mercoledì 22 aprile 2015

ACRI: CONVEGNO SULLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA AMIANTO.







Si tratta del secondo convegno sui rischi per la salute causati dall’amianto che si tiene ad Acri, dopo quello svolto nel dicembre 2013.

L’evento del prossimo 30 aprile è stato organizzato dall'ONA (Osservatorio Nazionale Amianto) di Cosenza in collaborazione con l’Istituto Tecnico Commerciale “Giambattista Falcone”, l’ARPACAL ed il Comune di Acri, con l'obiettivo di rivolgere verso le giovani generazioni quell'attenzione necessaria all'acquisizione di una sensibilità e di una  cultura ambientale che oggi è carente nella società. Una carenza che porta a considerare come inevitabili le conseguenze dei danni alla salute e alla vita umana.

L'intenzione è quella di affidare ai giovani il compito di riappropriarsi del proprio territorio sotto l'aspetto della tutela ambientale, tenendo presente l'equazione  AMBIENTE PULITO = SALUTE.

Il Comune di Acri ha aderito circa un anno fa, con delibera di giunta, all’ONA di Cosenza che rappresenta ormai una struttura di riferimento, in Calabria, per Istituzioni, Associazioni, Enti Locali, Aziende e Cittadini che denuncino od evidenzino problematiche legate alla presenza di amianto e di inquinanti ambientali, in genere, al fine di concorrere alla salvaguardia della salute dei cittadini e alla tutela e valorizzazione dell’ambiente.  

In questi giorni la ditta E-log, che svolge il servizio di raccolta rifiuti nel Comune di Acri, sta provvedendo alla bonifica dei siti ove diversi manufatti di amianto sono stati abbandonati e allo smaltimento delle coperture in amianto delle scuole di Guglielmo e Cutura.

Restano sul territorio ancora 234 coperture in eternit di abitazioni di privati cittadini. Il Comune, con la collaborazione di ONA e Arpacal, sta avviando le procedure per ottenere una riduzione dei costi, a carico dei cittadini, per lo smaltimento o la messa in sicurezza.

Che cos’è l’amianto: L’asbesto, o amianto, in natura è un materiale molto comune. La sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa lo hanno reso adatto come materiale per costruzioni e manufatti, per indumenti e tessuti da arredamento a prova di fuoco, ma la sua accertata nocività per la salute ha portato a vietarne l’uso dal 1992. Le polveri di amianto, respirate, provocano infatti l’asbestosi, nonché tumori della pleura, ovvero il mesotelioma pleurico e dei bronchi, e il carcinoma polmonare.

I danni dell’amianto: L’amianto provoca la morte di migliaia di persone ogni anno; i siti da bonificare sono oltre 27mila, solo tra le province di Alessandria e Vercelli più di 74mila ettari di terreno sono inquinati. Si prevede che il picco massimo di morti causati dall’esposizione all’Eternit si avrà tra il 2015 e il 2020.

A Casale Monferrato, sede dello stabilimento più grande d’Italia che fu chiuso nel 1986, la dispersione delle polveri sottilissime di amianto causarono migliaia di morti. In molti casi, donne si sono ammalate e sono decedute semplicemente per aver lavato le tute usate dai loro mariti o compagni che lavoravano negli stabilimenti Eternit.

Avendo la malattia un periodo di incubazione di circa 30 anni, coloro i quali risiedevano nelle zone intorno alla fabbrica negli anni ’80 corrono tutt'oggi rischi per la salute: ad esempio, tra il 2009 e il 2011 sono stati registrati 328 nuovi casi di persone ammalate.









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