Continua il quotidiano e meschino ciarlare di questi
cacasenno alla ribalta che hanno trovato un appropriato sfogatoio nella vetrina
compiacente e connivente, a denominazione incontrollata, chiamata Acri In Rete.
Ogni mattina uno
stercorario si sveglia e sa che deve trasportare la sua pallottola fatta di escrementi
verso il sito che la metterà in rete senza filtro e senza controllo. La
Redazione del seguìto giornale on line, in un comunicato del 26/02/2015,
ribadiva:
“La
Redazione di Acri In Rete… non pubblica commenti
lesivi della dignità altrui. Gli articoli in esso pubblicati, devono attenersi,
quanto più possibile, al criterio di oggettività e non contenere attacchi
personali.”
Non chiederò mai più alla redazione di Acri In Rete
di pubblicare un mio scritto, e la diffido dal farlo autonomamente, visto che i
miei post di risposta, tutti felicemente circostanziati (come direbbe qualcuno)
e meticolosamente documentati, per attenermi all’oggettività dell’informazione, visto che i miei post, dicevo, vengono sistematicamente
decimati, mentre la produzione stercoraria, fatta esclusivamente di indecenti calunnie
e insulti gratuiti, senza uno straccio di oggettività, viene pubblicata in
palese contraddizione del codice di condotta della Redazione.
Dal 26/02/2015, data della conferma del codice
morale, in un mese e mezzo, su quel sito sono stati pubblicati 20 (diconsi
venti) articoli, contenenti attacchi alla mia persona.
Quello che eccelle in questa pratica cialtronesca è il venditore di aria fritta Franco
Bifano, che continua a fare lo gnorri, propalando ingiurie e calunnie vergognose
che vengono messe sullo stesso piano dei miei “splendido e arguto portavoce” o “giornalista di cotanto spessore”. Stratega della disinformazione - disinformazione che attribuisce agli
altri - evita di toccare i fatti oggettivi per paura di restarvi fulminato.
In risposta alle sue velenose cialtronate, tipiche
di chi fa accuse senza portare argomenti, ho scritto riportando fatti incontestabili - sui
quali lui sorvola - che dimostrano la sua partecipazione al prosciugamento
delle casse comunali per i costi stratosferici del trasporto scolastico. Anzi,
qualcuno mi ha rimproverato di essere stato troppo delicato perché ben altre
cose si potevano scrivere in merito.
Poi lo stercorario (visto che i complimenti sono
riconosciuti leciti...), che sprizza malafede da ogni rigo, ha imparato a portare
pure lui documenti, ma mette un dito nella piaga della Redazione (che omette il
controllo, ma a senso unico) e del giornalista Saporito, per uno sciagurato articolo
del 16/03/2014 sul quale pendono tre
querele per diffamazione di altrettanti assessori. Il Saporito ha riconosciuto privatamente
di aver commesso uno sproposito imperdonabile, la Redazione imperterrita persevera
nella condotta omissiva.
Intanto ieri il Commissario alla Sanità Massimo
Scura ha visitato il nostro Ospedale ed ha confermato quanto aveva promesso
nell’incontro che i sindaci del nostro comprensorio, Tenuta in testa, avevano avuto con lui a Catanzaro: l’Ospedale
di Acri sarà potenziato.
Erano presenti rappresentanti di partiti politici,
medici dell’Ospedale, giornalisti che hanno pubblicato la notizia stamattina.
E’ stata smentita la serie di articoli dei cronisti
con portafoglio di Acri in rete, soprattutto i soliti noti nientologi, quelli
de “L’Ospedale non si tocca!” , che dormivano sonni tranquilli quando chi
governava la Regione smantellava l’Ospedale,
inventandosi una farsa spoke, che permetteva il potenziamento del nosocomio di Castrovillari
e il depauperamento di quello di Acri.
I cronisti di Acrinrete hanno fatto a gara, nelle
ultime due settimane, a chi la sparava più grossa, ma rigorosamente sempre
addosso all’Amministrazione Comunale (come se questa avesse la titolarità del Dipartimento della Salute): Chiude il reparto di Dialisi, Chiude il Laboratorio
Analisi, La scure di Scura, Il pesce di aprile, Un incontro di cui non c’è
testimonianza… Per loro questa è l’informazione. L’altra è disinformazione
principesca
E allora fermi tutti, nessuno faccia niente, né il
Commissario, né Oliverio, neanche il Sindaco, ci penseranno loro a potenziare l’Ospedale
di Acri con una bella protesta al grido di “L’Ospedale non si tocca!”.
Questa è gente che fa sul serio. E poi ha l’appoggio
dell’UDC, ricambiato dagli applausi, l’appoggio di quelli che proprio ieri,
senza pudore, sempre su Acri in rete, volevano ricordare, che lo Spoke era
stato realizzato ed ottenuto grazie all’impegno ed alla tenacia dei nostri
rappresentanti politici. Senza sapere minimamente di cosa stessero parlando ammettono le loro colpe.
E ti viene il dubbio: ma è ignoranza o malafede? Ma sì, l’una non esclude l’altra.
Repetita iuvant per chi finge di non aver ben capito chi ha dissestato il Comune di Acri, creando i grossi problemi collegati, tipo tassazione elevata. Es.: Debiti Fuori Bilancio. Tabelle già altre volte presentate. Su 7.648.689 € (debito accumulato in 20 anni dal 1994) 7.066.258 € riguardano i tre anni dell'amministrazione Trematerra-Maiorano. Il 92,4%. Il restante 7,6% è stato creato dalle amministrazioni che si sono succedute nei precedenti 17 anni.
Altro applauso.
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