Nel recinto dell’agone politico locale gli spazi
lasciati liberi dai partiti di opposizione vengono mano a mano occupati da
nuovi soggetti. Visto il “successo” ottenuto dai Comitati, è arrivato a
piantare le tende un altro Gruppo di Salute Pubblica formato da cronisti e
giornalisti nostrani che, in quattro e quattr’otto, hanno organizzato una conferenza stampa di 2 ore in diretta tv e a reti unificate. Due ore di interviste vicendevolmente
scambiate e rilasciate con tutta la competenza e le conoscenze di chi ogni
giorno tratta temi spinosi e delicati con
il supporto di documenti e video. Il portavoce del quarto potere che buca
lo schermo e ambisce a diventare il primo in un
articolo apparso qualche giorno dopo http://www.acrinrete.info/News.asp?id=7866, è raggiante nel tirare le somme del capolavoro
mediatico che probabilmente farà scuola. E mette in fila le ottime cose interessanti partorite nella conferenza stampa e lo fa con splendida e raffinata
ironia. Dai tempi dello Scudiscio di Angelo
Feraco non si toccavano cime così alte di giornalismo graffiante. Una gragnuola di sferzate sulla malcapitata Amministrazione Tenuta in cinque punti.
1°. L’acqua.
Grande successo della LICA, che ha
portato in piazza 5000 persone e costretto l’Amministrazione a rivedere la tariffa
fissa.
Vediamo cosa hanno richiesto quel
memorabile 19 febbraio, con l’aiuto dei video, i delegati del Comitato che
hanno incontrato gli assessori nella sede comunale.
Interviene il Presidente: “… io non parlo di costo della munnizza, TARES, TARI, TARSU, acqua o
quello che è…”
Poi tocca all’imprenditore artigianale del Comitato che dà lavoro a un sacco di gente. Non una parola su TARI, ACQUA, munnizza o quello che è. "Pensate solo ai propri interessi". "Siamo stati minacciati dall'Amministrazione comunale".
Un'altra colonna del Comitato. “Una domanda semplice semplice… Ma vi rendete conto che la cricca è finita?". Il simpaticissimo Divine Follie enumera una serie di incompiute, ma non fa riferimento alla tariffa dell’acqua.
Potremmo continuare, ma vediamo da chi proviene la proposta della riduzione della quota fissa della bolletta dell’acqua.
E la proposta della riduzione della
quota fissa dell’acqua viene poi trasformata dall’Amministrazione comunale
nella sua eliminazione totale.
Già da un anno alcuni consiglieri di maggioranza (e non altri) la mettevano in discussione perché non presente nel regolamento, anche se dal 2006 era stata applicata, per consuetudine, da tutte le amministrazioni che si sono susseguite (pur non essendo in dissesto…) senza che mai nessun cittadino o scaltro giornalista se ne fosse accorto. Forse perché allora era vietato disturbare il manovratore. Mentre oggi, improvvisamente e inaspettatamente, sono usciti tutti dal lungo letargo.
Già da un anno alcuni consiglieri di maggioranza (e non altri) la mettevano in discussione perché non presente nel regolamento, anche se dal 2006 era stata applicata, per consuetudine, da tutte le amministrazioni che si sono susseguite (pur non essendo in dissesto…) senza che mai nessun cittadino o scaltro giornalista se ne fosse accorto. Forse perché allora era vietato disturbare il manovratore. Mentre oggi, improvvisamente e inaspettatamente, sono usciti tutti dal lungo letargo.
E l'arguto portavoce, a nome dei
suoi competenti compagni di viaggio, diventa
sempre più splendido, accusando l’Amministrazione di aver fornito dati falsi sul
numero di bollette che non sono 500 ma forse sono 5/6000 e attribuendo ad essa giustificazioni mai addotte, quali disguidi di programmi informatici. E
allora, per completezza d’informazione
– regola deontologica sconosciuta a molti cronisti/portavoce – diciamo
che le bollette che riguardano la tassazione minima dell’acqua sono più di 7.000.
Qui sì che ci vuole uno splendido Accipicchia!
Per essere più precisi 1.170 sono le bollette a consumo zero e circa 6.000 quelle con consumo inferiore ai 140 metri cubi. Gli Uffici stanno provvedendo a notificare ai cittadini interessati che possono compensare questo credito con altri tributi da pagare al Comune. E non si tratta di bollette pazze, bensì di variazione in corso d'opera per il motivo di cui sopra. Il Comune avrà circa 400.000 € di introiti in meno con qualche problemino di
quadratura di bilancio. Cosa importa se si rischia di far arrivare il Commissario ad acta...
Faremo felici gli splendidi detentori del quarto potere, che potranno dire e scrivere che
Tenuta non è riuscito nel suo intento di tirarci fuori dal dissesto.
2°. Se non dovesse bastare questo a farci
ripiombare nel dissesto… "non può essere
disatteso lo sconto dell’80% della TARI previsto dal fatidico art. 35 del
regolamento comunale. Sarebbe un abuso! C’è il certificato dell’ARPACAL." Dei
giornalisti di cotanto spessore potrebbero andare alla fonte e chiedere al
direttore scientifico dell’Agenzia quale importanza possa avere quel certificato. L’Amministrazione lo ha fatto. Per decenza non possiamo riferire cosa ci
hanno risposto su come possa essere utilizzato... quel certificato. Per far contenti cittadini e portavoce potremmo
sforbiciare un buon 80% di TARI (relativamente a quanti mesi poi?), se non fossimo coscienti
che i responsabili del settore tributi (dimenticano i giornalisti che la
gestione non appartiene a sindaco e giunta) rischiano di essere incolpati di danno erariale per ingiustificata riduzione
di tariffe previste dai regolamenti. Intanto sono giunti al
Comune già i procedimenti di cittadini che tramite avvocati chiedono la
riduzione dell’80% e il Comitato ha già deciso in questo senso e sta procedendo alla raccolta
di firme per una class action contro il Comune. Insomma quante cose
l’informatissimo portavoce non sa.
3°. La differenziata non decolla, hippy, hippy, urrah! La gioia diventa
giubilo. Grande tifo e preghiere affinchè, con l’intercessione dei santi locali,
questo nuovo sistema di raccolta rifiuti possa naufragare. Affezionatissimi ai
cassonetti stradali stracolmi di indifferenziato, insofferenti a regole ed ordinanze
volte alla riduzione dei rifiuti che vanno in discarica, insensibili alla
necessità di tutelare l’ambiente, vanno controcorrente. L’Amministrazione Tenuta non
ha avviato la differenziata perché è un obbligo di legge o perché è volta a
migliorare la qualità della vita, a ridurre gli sprechi e l’inquinamento o ad
abbassare i tributi, no, niente di tutto questo. L’Amministrazione Tenuta ha
avviato la raccolta differenziata per un solo motivo: per far assumere i propri
familiari. Ebbene sì, Illustrissimo giudice Cantone, invece di perdere tempo appresso
a sciocchezzuole quali la lotta alla mafia, venga a tenere una lezione di ripetizione a questi esperti
di diritto sulle Finalità del Piano di Prevenzione della Corruzione ai
sensi dell’art. 7 comma 5 del Regolamento per la Prevenzione e la Repressione
della Corruzione e dell’Illegalità nel Comune di Acri. Per loro l'interpretazione è molto ardua. E poi, erano abituati in passato a girare la faccia dall'altra parte o a mantenere il silenzio stampa davanti a Sindaci che assegnavano lautissimi incarichi ai propri figli (capperi! che sbadati, che distratti, che
smemorati s'ti giornalisti!). E però potrebbero approfittare della venuta di Cantone per chiedergli se nell'articolo 415 del codice penale che individua come reato l'istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato rientri anche l'istigazione a non pagare le tasse...
Purtroppo la magistratura non indaga, anche perché in pochi parlano e quasi nessuno denuncia, a meno che non si tratti di querelare chi denuncia. Viva l’omertà.
Purtroppo la magistratura non indaga, anche perché in pochi parlano e quasi nessuno denuncia, a meno che non si tratti di querelare chi denuncia. Viva l’omertà.
4°. L’Associazione
Trasparenza prende 35.000 €. Beh, lasciatemelo dire. Se fossi stato io al
posto del Professor Iorio, avrei preteso almeno 350.000 € dal Comune di Acri e
solo per la supervisione offerta a Sindaco, Segretario Comunale e Uffici (altro
che non è mai iniziata la formazione) per uscire dal dissesto. Ma lui, forse perché
professore universitario e, al contrario di me, di sinistra, si è accontentato
di pochi spiccioli e nel pacchetto ha messo anche la formazione del personale.
Le saremo per sempre grati Professore per la sua generosità, a dispetto di chi ha chiuso occhi e bocca e aveva la tastiera bloccata davanti a chi per tre anni ha sperperato decine di milioni di euro, di cui appresso si allega un documento.
5°. Siamo all’apoteosi. Lo splendore pervade ogni rigo e ogni parola del
testo. Tutto ruota intorno alla domanda cruciale che ogni giornalista di fama
vorrebbe porre: a quale Amministrazione
si deve imputare l’uso disinvolto del denaro pubblico?
Allora ripubblichiamo a mo’ d’esempio
l’elenco dei debiti fuori bilancio
riconosciuti dal Consiglio Comunale e pagati, insieme a quelli in bilancio,
dall’Amministrazione il 15 novembre 2014 chissà che questo possa dare l’idea ai
maghi Otelma del giornalismo nostrano su quale pista indirizzare le loro
ricerche.
Su 34 voci, per un cifra totale di 7.648.689 € (debito accumulato in 20 anni, dal 1994) 27 di esse, per una cifra di 7.066.258, riguardano i 3 anni dell’amministrazione
Trematerra-Maiorano. Capito bene. Si tratta del 92,4%. Mentre il 7,6% è stato creato dalle amministrazioni che si
sono succedute nei 17 anni precedenti.
Una domanda semplice semplice... Ma vi rendete conto che la cricca è finita?!