domenica 18 agosto 2013

Le responsabilità del disastro finanziario del Comune.


I mottettusi in conferenza stampa: saremo al vostro fianco.

L’Amministrazione Comunale in questo periodo, come già riferito in un precedente comunicato, è al lavoro per determinare esattamente l’ammontare del debito dell’Ente.                                   
E’ un compito arduo , perché ogni giorno si presenta in Comune qualcuno che vanta crediti o spuntano dai cassetti degli Uffici determinazioni di spesa senza copertura finanziaria, e la cifra della situazione debitoria che si ritiene definitiva un giorno - e che attualmente viaggia verso i 20 milioni di euro - l’indomani viene superata da ulteriori passività latenti che rendono poco attendibile  il conteggio dei debiti censiti il giorno prima.          
L’esattezza della determinazione dei debiti del nostro Comune si impone per valutare se ci sono strade percorribili prima del dissesto per dare avvio ad un reale processo di risanamento economico finanziario del nostro Ente.                                                                  
Il nostro Comune rischia il dissesto finanziario, soprattutto per la presenza di ingenti debiti fuori bilancio, debiti contratti senza deliberazione e oltre il limite di spesa autorizzato, debiti che falsano le scritture contabili del Comune, evidenziando avanzi di amministrazione di fatto inesistenti o, al contrario, occultando disavanzi sommersi.
Debiti che, è bene precisare, sono stati creati - e di questo daremo ampia facoltà di prova -  dalla gestione finanziaria dissennata degli ultimi anni, i cui strateghi adesso cercano di nascondersi dietro un dito indicando pateticamente come causa “i numerosi punti luce istallati” dall’Amministrazione Tenuta di 13 anni fa.                        

Il rischio del dissesto, con tutte le sue conseguenze negative per la cittadinanza, è reale, se si pensa che, quest’anno, Comuni più grossi del nostro, come Vibo Valenzia, con un debito di molto inferiore,  sono stati costretti a chiedere il dissesto finanziario.
Una volta quantizzato l’importo della massa  passiva e stabilita la parte dei debiti con copertura finanziaria e la parte dei debiti fuori bilancio, l’Amministrazione oltre ad informare i cittadini della reale e senz’altro disastrosa situazione finanziaria del Comune, ritiene che debbano essere accertate eventuali responsabilità che a nostro avviso non sono solo politiche ma anche legali.
Pertanto, tutti gli atti che dovessero presentare delle irregolarità sia amministrative che contabili, per prassi – e non per richiesta dell’UDC che non vogliamo avere al nostro fianco - saranno trasmessi alla Corte dei Conti, e, se sarà il caso, anche alla Procura della Repubblica per verificare se sussistano o meno ipotesi di reato relative alla ravvisata distrazione di fondi.
Riteniamo infatti che non sia giusto che per la (ir)responsabilità di pochi debbano pagare tutti i cittadini di questo paese.


mercoledì 14 agosto 2013

MASSIMA CONSIDERAZIONE PER IL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE ACRESE


L'ARCHIVIO STORICO DI ACRI COME CE LO HANNO LASCIATO LE PASSATE (per fortuna) AMMINISTRAZIONI.




lunedì 5 agosto 2013

MOTTETTUSI


Una montagna di debiti


 “Quella degli affari comunali era una specie di scienza occulta; pochi adepti ne sapevano qualche cosa, e l’ignoranza degli altri cittadini agevolò i furti e le usurpazioni, e tolse via la possibilità di denunciare quelle usurpazioni, e di rivendicarle.” Cosi scriveva il Padula il 5 marzo 1864 .   
Son passati 150 anni e quegli adepti, di ultima generazione, pensano ancora che i cittadini continuino a essere ignoranti e possano essere raggirati facilmente con chiacchiere e  mottetti (*).
Non passa giorno che sulla stampa o sul web non appaiano articoli e commenti di esponenti delle gloriose amministrazioni Coschignano e Trematerra che accusano la giovane giunta Tenuta di perdere tempo sulle incompatibilità (come se la legalità e la trasparenza fossero un optional) per evitare di affrontare i problemi urgenti della città.
Nicola Tenuta e la sua giunta hanno iniziato subito ad affrontare i mille piccoli e grandi problemi che travagliano la nostra collettività dovendo però fare i conti con le casse del Comune prosciugate e l’impossibilità di accedere a mutui poiché è stato superato il tetto massimo del loro utilizzo. 
Non solo, è stato necessario quasi un mese di lavoro perché cominciasse ad essere nitido il quadro della montagna di debiti lasciata dalla saggia e onesta amministrazione Trematerra-Maiorano e perché fosse chiaro il metodo scientifico messo in pratica da lorsignori per indebitare fino al collo il Comune: SPENDERE molto e soprattutto per opere inutili, PAGARE poco o per niente gli enti pubblici e i privati che hanno erogato servizi essenziali e fornito materiali indispensabili per mandare avanti la macchina comunale.
Il sindaco e gli assessori, sono stati impegnati anche in decine di incontri con creditori e fornitori, che tempestivamente hanno deciso di venire a chiedere alla nuova amministrazione, quello che non avevano chiesto per anni alle precedenti.
Caso strabiliante, fra i tanti, quello del debito Enel.
La giunta Trematerra aveva ereditato da quella precedente (Coschignano) un debito nei confronti dell’Enel di 200.000 €, facendo un baccano per l’enormità di questa cifra.
In tre anni, la saggia e onesta giunta Trematerra-Maiorano, è riuscita nel capolavoro contabile di far lievitare questa passività fino a 4.100.000 € (!?). Forse non basterebbe una conferenza stampa per illustrare le manovre messe in atto da questi fantasiosi amministratori per portare a termine questa impresa.
E allora nel tanto reclamato (da oppositori e cronisti) e atteso Consiglio Comunale, quando il sindaco esporrà tutti i problemi ereditati e le soluzioni per superarli, staremo a vedere con quali salti mortali, con quali equilibrismi verbali, con quali mottetti, gli artefici del disastro, gli scienziati occulti, si giustificheranno.

(*) Il mottetto è una composizione musicale, vocale, con o senza strumenti, di ispirazione sacra. Una sua caratteristica è la politestualità. Il mottetto privilegia il gioco sonoro polifonico, adottando la politestualità, rinuncia a rendere comprensibile il messaggio linguistico. Mottettusu: termine usato nel nostro dialetto per definire una persona che nel linguaggio e nei gesti fa sceneggiate per confondere gli interlocutori.