venerdì 8 aprile 2016

SULLA GOVERNABILITA' DI QUESTA AMENA CITTADINA.


   FOR WOULD-BE MAYORS


Dopo l’ultimo Consiglio Comunale, in cui tutti hanno potuto assistere all’uso inappropriato  che i consiglieri di maggioranza intervenuti fanno della politica, mi viene in mente il detto di quel gran genio del mio amico e collega Angelo Gaccione.
Parafrasando e sostituendo la malaparola: “Eramu picciudi e la politica era mmean’ alli ranni, mo sim’ ranni  e lla politica è mmean’ alli picciudi”.
Quasi trent’anni fa, quando fui eletto consigliere comunale, da giovane apprendista pensavo che ci fosse tanto da imparare da quelli che avevano in mano la politica e dell’esercizio che ne facevano in Consiglio: Angelo Rocco, Lorenzo Sammarro, Luigi Bonacci, Giuseppe Cristofaro… Oggi, che mi ritrovo un discreto bagaglio di esperienze e conoscenze in questo campo, in Consiglio la politica ce l’hanno in mano Basile, Bruno, Romagnino, Roselli…
Un po’ come la storia del petto di pollo, che cito a volte agli amici. 
Quando ero ragazzo, il pezzo del pollo che mi piaceva era il petto, ma poiché piaceva anche a mio padre, per il rispetto che portavamo ai genitori, mia madre lo metteva nel suo piatto. Passano i decenni e cambiano i tempi. Diventato genitore, il petto del pollo piaceva a mio figlio, per cui, gioia mia, facimu cuntiantu u guagliunu
Forse dovrei chiedermi a che razza di generazione appartengo o riflettere sull'evoluzione delle dinamiche relazionali.
Avverto i 16 followers del mio blog che, per quanto sembri apparire frivolo l’inizio di questo scritto, sta per diventare un po’ noioso per i non addetti ai lavori. 
Si tratta infatti di un discorso piuttosto tecnico, ma necessario perchè propedeutico ai prossimi articoli che mi prefiggo di pubblicare, e che, garantisco, saranno più avvincenti dell’articolo vietato ai minori che ha riguardato l’ex assessore regionale all’agricoltura, che incautamente nei giorni scorsi mi ha querelato.
Questo scritto, potrebbe essere destinato soprattutto a quei consiglieri, ma anche a qualche cittadino, che stanno profondendo tanto impegno e tanta diligenza a studiare da sindaco... ai corsi  CEPU.
La legge n° 81 del 25 marzo 1993 sull’elezione diretta del sindaco assegna al primo cittadino ampi poteri, che trovano, in parte, una giustificazione nella legittimazione diretta che i cittadini gli conferiscono con il loro voto.
La riforma elettorale, impostata essenzialmente sulla ricerca della stabilità politico-amministrativa dell’ente comunale, offre al sindaco gli strumenti e le prerogative per poter assumere in toto la responsabilità di governo per almeno 5 anni.
Uno dei princìpi teorici alla base della nuova impostazione giuridica dell’elezione diretta è che la governabilità dell’Ente è bene prezioso superiore. E come fatto superiore è tale da far soccombere qualsiasi altro criterio di rappresentatività.
Ma nella pratica non è infrequente che accada che un sindaco eletto, al quale è garantito il 60% dei consiglieri, non riesca a governare in consiglio comunale in modo tranquillo, chiaro, trasparente (governabilità sostanziale)  e non riesca a terminare la sua sindacatura (governabilità formale), perché i meccanismi perversi del voto di sfiducia possono essere promossi e messi in atto anche dagli stessi consiglieri di maggioranza.
Ma l’elemento cruciale e determinante che dovrebbe garantire la governabilità dell’Ente è costituito dalla redazione delle Linee Programmatiche di Governo del sindaco per il quinquennio, alla cui redazione dovrebbero partecipare i consiglieri di maggioranza, i quali poi le approvano ad inizio consiliatura.
Se il sindaco non si discosta da esse, non dovrebbe trovare giustificazione nessuna motivazione di sfiducia da parte dei consiglieri di maggioranza.
La realizzazione di queste teoriche e succinte premesse, dipende quasi esclusivamente dall’autorevolezza, dal coraggio di assumersi autonomamente le proprie responsabilità e dalle capacità di governo del sindaco.
Se il sindaco demo-eletto, come il nostro sindaco, si spoglia delle proprie prerogative e della propria autonomia (per una malintesa interpretazione della partecipazione) e mette la…, pardon, una cosa seria, come la governabilità, mmean’ alli quathrarialli, addio stabilità ed addio Amministrazione.
Se aggiungiamo poi, sempre restando al caso nostro, che il sindaco si ritrova consiglieri che masticano politica come una chewingum, senza digerirla e rimanendone digiuni – quanto è importante trovare nuovi criteri di selezione delle candidature, ricordatelo aspiranti provetti sindaci!  – e che non conoscono l’abc delle innumerevoli tecniche e strategie relazionali e dialettiche da utilizzare nel fronte contrappositivo maggioranza-opposizione, quali sono le sedute del Consiglio comunale, l’instabilità assume aspetti sussultori-rotatori.
Apro parentesi. In due anni e mezzo di consiglio comunali ho visto più volte un sindaco sconfortato ed interdetto, perché un suo consigliere è intervenuto con una bestialità quando poteva stare zitto, prestando il fianco all’opposizione, e magari non è intervenuto standosene zitto quando la minoranza dava spunto per poter intervenire e mettere in difficoltà l’avversario. Chiudo parentesi.
Mettiamo ancora che il sindaco si ritrova dei consiglieri che non solo non hanno letto le sue linee programmatiche – d’altronde a me sembra che anche il sindaco dopo averle scritte, forse non le abbia più rilette – ma che profondono il loro energico impegno soprattutto nel disbrigo di pratiche di una certa nobiltà, come la spartizione degli scrutatori da nominare, giusto per fare l’esempio meno virale..
Aggiungiamo infine, che la peculiarità del Comune di Acri è rappresentata da una struttura tecnica amministrativa, con responsabili di settore e di servizi che ogni giorno si ammazzano di fatica, per vanificare qualsiasi iniziativa e proposta di realizzazione del programma del sindaco, o si fanno in quattro per far finire l’amministrazione sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti o dell’ANAC di Cantone.
Ecco, per concludere, ho voluto fare un proemio, imitando indegnamente il buon Dagoberto,  a quanto spiegherò prossimamente, con un vasto corredo di esempi pratici, che spero possano essere utili ai consiglieri (e ai cittadini) che studiano da sindaco, mettendoli sull’avviso su quanto potrebbe prospettarsi molto dura, una volta eletto, la governabilità di questa amena cittadina.
Angelo Gaccione Mayor Fans Club.
Salvis Iuribus


venerdì 1 aprile 2016

FINANZIATO IL PROGETTO PER LA BIBLIOTECA


SENZA "POTERE CONTRATTUALE" MA CON CAPACITA' PROPOSITIVA.


Il Progetto proposto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Acri per il Bando Regionale a sostegno delle biblioteche, è stato finanziato. 
Il finanziamento è concesso nella misura dell'80% delle spese ammissibili sostenute per le attività culturali programmate per il 2016. 
L'ammontare massimo del contributo non poteva superare i 15.000 euro e non poteva essere inferiore ai 5.000.
Questa mattina è stata pubblicata la graduatoria definitiva dei partecipanti.
Il nostro Comune si è collocato al 9° posto su 94 partecipanti. 
Saranno finanziati i primi 20 classificati. 
Dal 20° al 34° sono ammessi per effetto scorrimento graduatoria. 
Dal 35° al 94° non sono stati ammessi per mancanza di requisiti o per incompletezza della documentazione. 
In allegato la graduatoria.
Bando molto competitivo che ha visto la bocciatura di grandi biblioteche come La Biblioteca Civica di Cosenza, quella di Vibo Valenzia, le due di Reggio Calabria.

La proposta progettuale del Comune di Acri prevede la realizzazione delle seguenti attività, alcune delle quali già avviate, e tutte finalizzate ad incrementare, valorizzare e promuovere la diffusione del patrimonio librario della Biblioteca Vincenzo Padula:

1)   Evento “Autori in biblioteca”, incontri con cadenza mensile che vedranno la partecipazione di autori locali e/o autori che hanno dedicato le proprie opere a temi di rilievo per la cultura e la storia di Acri in particolare e della Calabria in generale. L’iniziativa sarà realizzata in partenariato con l’Università della Calabria e con l’Associazione Acri nel Cuore
2)   Indagine conoscitiva per la ricognizione su tutto il territorio comunale e presso biblioteche provinciali e regionali  dei volumi di proprietà di privati e di istituzioni pubbliche inerenti gli autori di Acri (volumi storici dal 1800 in poi). L’attività avrà una durata di 3 mesi e sarà coordinata dal responsabile del Servizio Cultura del Comune, a condurre l’indagine saranno 2 addetti della biblioteca e 4 giovani volontari appartenenti ad associazioni del territorio.
3)    Acquisizione dei volumi rari e di interesse storico culturale. Una volta acquisiti i risultati dell’indagine conoscitiva si provvederà ad individuare i volumi più rari e di maggior interesse storico culturale, si provvederà all’acquisto degli stessi laddove vi sia disponibilità da parte degli attuali proprietari o alla scansione digitale  degli stessi nel caso in cui l’acquisizione diretta non sia possibile. L’attività, che avrà la durata di due mesi sarà coordinato ed attuata dal Servizio Cultura del Comune, con la collaborazione degli studenti impegnati nel progetto “Alternanza Scuola Lavoro”
4)   Catalogazione attraverso software dedicato dei nuovi volumi acquisiti e dei volumi non ancora inseriti digitalmente nel catalogo generale della Biblioteca; l’attività sarà implementata dai 3 addetti della biblioteca ed avrà una durata di 3 mesi.
5)   Evento “Le notti della lettura” iniziativa di apertura serale della Biblioteca con la presenza di autori che trattano tematiche legate al mondo dei giovani; nel periodo incluso tra gennaio e giugno 2016 saranno realizzate 4 notti della lettura, la biblioteca ospiterà autori di opere su temi di rilevanza per i giovani, l’attività sarà realizzata in partenariato con le associazioni di giovani del territorio ed in particolare con l’Associazione “L’alternativa”.
6)   Laboratori di educazione alla lettura, le attività realizzate in partenariato con le istituzioni scolastiche del territorio saranno rivolte a giovani di diverse età con l’obiettivo di stimolare l’interesse per la lettura nei più piccoli e di consolidare l’interesse dei più grandi; gli studenti delle classi aderenti all’iniziativa parteciperanno all’interno della scuola a 3 incontri di educazione alla lettura ed al termine del percorso parteciperanno ad un evento conclusivo all’interno della sede della Biblioteca comunale. I laboratori saranno condotti da insegnanti delle scuole, operatori della biblioteca comunale e giovani volontari delle associazioni del territorio. 
7)   Concorso “Acri da scrivere”, sarà proposta la seconda edizione del Concorso, avviato con grande successo lo scorso anno e rivolto agli studenti delle scuole primarie di Acri ai quali viene chiesto di elaborare un testo sulla storia e sui personaggi di Acri nonché di illustrare attraverso disegni ed immagini il racconto scritto. Il racconto vincitore sarà pubblicato da una casa editrice specializzata nella stampa di libri per ragazzi. Ad attuare l’iniziativa saranno gli addetti del settore cultura del Comune in partenariato con le istituzioni scolastiche del territorio.

8)   Ricerche sulla protostorie e sulla storia di Acri, attraverso una convenzione fra Università la Sapienza, UNICAL, MinisteroBeni Culturali e Comune di Acri, sarà avviata la realizzazione di studi e ricerche si protostoria e storia locali. Inoltre grazie al partenariato con l’Associazione Acri nel Cuore, sarà avviato uno studio concernente i giochi popolari al fine di documentarli in maniera adeguata e preservarne la conservazione nel tempo.