venerdì 18 gennaio 2013

LA FAMIGLIA


NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE


Il gregge degli elettori continuerà ad eleggere senatori nel solco della tradizione familistica.
 "Ahi serva Acri, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!"
Ad Acri dall'Unità d'Italia, in più di 150 anni, si sono succeduti solo 5 sindaci, o loro preposti, appartenenti alle fazioni politiche più diverse, segno dell'asservimento pecorile di una popolazione.
Ognuno di loro ha regnato per decenni, mantenendo il potere con gli stessi mezzi e gli stessi metodi. 
Acri è stata depredata da usurpatori di terreni comunali e cloroformizzata da pervenus arrichiti con  furbe e miserevoli tecniche di gestione di potere. .

SPROVIERI,  dal 1861 al 1894, mega-usurpatore agrario
FERAUDO, dal 1895 al 1914 alternato o contornato da medesimi usurpatori agrari (Giannone, Sprovieri, Baffi, Berlingieri, Spezzano, Guzzolini.
MANES (Potestà) dal 1922 al 1945, preceduto da altri fascisti.
SPEZZANO dal 1948 al 1976 , e l'erede Rocco fino al 1989,  l'erede Zanfini dal 2005 al 2009,  l'erede Coschignano dal 2005 al 2009
TREMATERRA dal 2000 - pausa 2005/2009 - in poi. Monumento vivente alla cultura e all'onestà.

PARENTELA ED EMIGRAZIONE, Einaudi Editore, della prof. Fortunata Piselli, studio socio-antropologico sulla comunità acrese, meglio che IL PRINCIPE di MACHIAVELLI, descrive i reticoli sociali e politici in cui i politicanti hanno tenuto e tengono stretto un popolo con la vocazione del servilismo autolesionistico. Inutile cercarlo nelle librerie, perchè è stato imposto all'editore (comunista) di non ristamparlo. Presso la libreria GERMINAL di Acri, è possibile trovare  le fotocopie.

martedì 8 gennaio 2013

INVESTIMENTI A PERDERE


IL PESO DELLE ENERGIE RINNOVABILI SULL'ECONOMIA.
UN COLOSSALE BUCO ECONOMICO. UN GIGANTESCO FIASCO ENERGETICO.




Nei giorni precedenti il capodanno un po' tutti avete seguito l'approvazione o meno da parte del Congresso degli Stati Uniti del bilancio federale; i rischi di default di quella, che senza dubbio alcuno possiamo ormai definire ex super potenza politica, economica, industriale e militare sembrano solo rimandati, ma forse inevitabili. 
Strane coincidenze, che uniscono il destino di Europa e amici d'oltre oceano, strani fili conduttori sembrano legare Grecia, Spagna, Portogallo, Italia e Stati Uniti. 
Peccato la stampa nostrana reciti un copione noioso e scontato, limitandosi al "compitino", senza mai eccedere nelle dichiarazioni e negli approfondimenti. Veniamo però ai numeri di questo fallimento annunciato. 
Ovviamente non possono solo le sovvenzioni mostruose donate alle energie verdi ad uccidere l'economia di una Nazione, ma non si può tacere davanti ad un investimento a perdere di 25 miliardi di dollari l'anno ridotto quest’anno a 18, con una spesa di 330 miliardi di dollari in 10 anni, capace di far lievitare di ben 4000 miliardi di dollari il debito pubblico statunitense. Ecco il peso delle energie rinnovabili sull'economia, un colossale buco economico, un colossale fiasco energetico. 
Nonostante la crisi il Governo Obama non pensa di meglio, che ad incentivare ulteriormente tali fonti, che chi produce non utilizza se non marginalmente, alimentando un mercato morto sul nascere e creato opportunamente per gli speculatori del nulla.
Ma il sole ed il vento, non erano gratis?

http://www.energytribune.com/69761/a-late-christmas-gift-for-renewable-energy