SOLO CHI CREDE PUO' ESSERE INGANNATO
Ogni anno 12 milioni di Italiani si rivolgono per problemi di salute anche gravi a maghi, guaritori, astrologi.
Ogni giorno 33 mila cittadini fanno la fila da improbabili sensitivi, taumaturghi e veggenti per risultati inesistenti a caro prezzo.
Il giro d’affari di questi ciarlatani è di 6 miliardi di euro annui (evasione fiscale 98%).
Il bisogno di credere è insito nel cervello umano, che dovrebbe essere invece l’organo deputato a pensare.
Lo hanno capito ancora meglio i produttori di farmaci.
Le case farmaceutiche, scoperta questa sconfinata necessità di credere, si sono dette: figuriamoci come crederanno a noi che, al contrario dei ciarlatani, per giungere alla commercializzazione di un farmaco, dobbiamo far fronte alla ricerca e alla sperimentazione clinica, sottostare a una filiera di autorizzazioni e pareri da parte di organismi preposti (Ministero della Salute, Istituto Superiore della Sanità, AIFA; ecc).
Hanno capito, fra l’altro, che chi ha bisogno, chi soffre, consuma. E allora, perché ricercare, produrre e commercializzare farmaci che curano realmente.
Importante è far credere e far consumare.
"Nessuno desidera la vostra felicità, perché chi è felice non consuma".