SUL RINVIO DELLE ELEZIONI
COMUNALI E SULLA CONFERMA DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO PER 5 ANNI.
Cinque anni, il tempo
necessario per recidere il patto perverso di complicità fra un elettorato perennemente
pronto a chiedere (elemosinare) il favore personale in cambio del voto e una
classe di mestieranti politici ben disposta a promettere, cinicamente sicura che non manterrà.
L’unico modo per resettare
un sistema politico corrotto, affaristico e arrogante che ha trasformato ogni
articolazione elettiva dello Stato, – Governo, Regione, Provincia, Comune - in un “bottino
su cui mettere le mani, per dare e per avere.” Per distribuire favori,
raccomandazioni, incarichi, appalti e per concedere piccoli e grandi abusi di
potere continuando a perpetuare un rapporto feudale fra amministrati questuanti
e amministratori accumulatori di
ricchezza.
Cinque anni perché il
cittadino elettore riacquisti dignità e consapevolezza di titolarità di diritti
e apprezzi i vantaggi di un’amministrazione libera da vincoli perversi che
uccidono la democrazia.
Democrazia che continuerebbe ad esistere, e forse
più compiutamente, con un Commissario, perché lo Statuto Comunale prevede
partecipazione e trasparenza.
Vi sarebbe più gente libera di pensare, di riflettere,
di sognare, di intuire, di dare un valido contributo al territorio (così sconosciuto a
tutti i politicanti passati e presenti) e alla nostra comunità.
Imparerebbe, il cittadino, che per fare l’elettore deve
essere Informato, Consapevole, Responsabile, per poter eleggere un sindaco che
oltre ad avere le stesse qualità, dovrà anche essere Onesto, Competente, Capace.
Se poi è anche dotato di Immaginazione civica e Intuizione creativa, sicuramente
sarà un buon sindaco.
INFORMATO.
ELETTORE AVVISATO, CANDIDATO MEZZO ROVINATO.
Largo ai giovani. E’ uno dei tanti
motivi per cui mi sono ritirato dalla politica attiva.
Stefano Ritacco è uno di questi. Anche se di rigorosa
scuola di partito, è pur sempre un giovane di belle speranze, dinamico,
espansivo, comunicativo. E’ anche il più
agguerrito anti 5 Stalle (come li chiama lui) rispettoso delle direttive
nazionali, attento e pronto a esultare e a inzuppare il biscottino in notizie
di rilevanza internazionale, quando i TG nazionali, tutti di fede PD, danno l’ennesima
notizia di una grana per la sindaca Raggi.
L’ultima di oggi, le firme irregolarmente
autenticate su una lista che sosteneva la sindaca capitolina, scoperte dalle
Iene e denunciate dal PD (che di questi tempi ha pari autorevolezza della
Suprema Corte di Cassazione).
Ora, anche chi se ne vorrebbe
stare per i fatti suoi, ma simpatizza per la verità, non riesce a tacere quando
l’esuberante spirito di parte porta taluni a spingere sul pedale sbagliato
rischiando pericolosi testa-coda.
Basta che clicchiate su “Condannati per firme false elettorali” e
troverete decine e decine di condanne definitive comminate quasi tutte a
esponenti del PD. Verona, Torino, Chieti,
Savona, Carbonia, Faenza, ecc. ecc.
Si
potrebbe aggiungere Acri.
In pochi infatti sanno che nel
2013 - elezioni comunali – i rappresentanti di una lista che sosteneva il
candidato a sindaco di sinistra, per accelerare i tempi di presentazione,
pensarono bene di copiare le firme da documenti d’identità, in loro possesso, appartenenti ad ignari cittadini.
Alcuni malcapitati che avevano
firmato legittimamente per altre liste, ma inconsapevolmente per la lista di cui sopra, passarono un
grosso guaio.
Infatti la norma del Testo Unico
che prevede che “Nessun elettore può sottoscrivere più di una dichiarazione
di presentazione di lista” dal 2011 è diventata reato
penale.
Undici cittadini acresi subirono,
innocentemente, una condanna penale, che si risolse, grazie alla clemenza di un giudice, con un’ammenda
di 200 euro e la non menzione.
Ecco,
caro Stefano, ti chiedo come candidato, quale posto occupa la legalità nel tuo programma elettorale?
Posso
stare tranquillo che non mi beccherò una condanna penale, se dovessi firmare
per la presentazione della tua lista, sapendo che qualcuno potrebbe copiare la
mia firma su un’altra lista?
Riuscirete
a trovare 175 cittadini pronti a sacrificarsi e a rischiare con una firma da
apporre sotto ognuna delle tante liste
già pronte?
Per questo e altri motivi continuerò ad esporre altri argomenti a favore della permanenza di un Commissario ad Acri. Intanto un pensierino sulla opportunità di un
rinvio delle lezioni sine die e della conferma del Commissario io, al posto
tuo, ce lo farei.
Salvis Iuribus.