sabato 4 aprile 2015

FIERA PAESANA DELLA VANITA' .




Durante la settimana sui social locali, come in una sorta di fiera paesana della vanità, bloggers e giornalisti nostrani si esercitano nel tiro al bersaglio, tre palle un soldo, al limite della ludopatia, contro la mia persona, per cui anche durante questo weekend mi tocca dare una risposta... cumulativa.

Per certa gente il diritto di critica politica è un reato. Ti accusano subito di denigrazione, quando non ti querelano per diffamazione. Hai voglia a pubblicare atti, documenti, filmati, per loro è tutto manipolato. Ben quattro volte per altrettante querele i giudici mi hanno riconosciuto il corretto esercizio di critica politica, peraltro sempre documentata... Alla fine dell’articolo video-lezione di uno stimato avvocato acrese su Diritto di critica e giornalismo.

Ma veniamo agli esternatori settimanali più rappresentativi, incominciando dall’ultimo, lo splendido portavoce che si inalbera e risponde con la sua ironia sempre più carica di livore, solo perché mi sono permesso, punto per punto, di ribattere al suo articolo, con documenti, tabelle, video. Assessore alla disinformazione! Corbezzoli! Da sbellicarsi dalle risate.

Avevo citato solo fatti, niente di personale, tranne il vezzeggiativo affettuoso. Lui stesso si meraviglia di aver scritto tanti articoli (è consapevole della recidiva!) contro l’Amministrazione e che ancora non gli era toccato un mio scritto promozionale.

E allora, mi chiedo, come avrebbe reagito se avessi scritto che i suoi attacchi all’Amministrazione rappresentano una reazione risentita e rabbiosa per fatto personale e, diciamo, familiare. Almeno il buon, anzi ottimo, pasticciere Sweet Gate lo ha detto chiaramente che ha subìto una “ripicca” da parte di quest’Amministrazione (“anche se voi vi siete schierato con me ma non ci siete riuscito”?!?). Lui invece no, dissimula. Allora immaginatevi come avrebbe reagito se avessi spiegato quale sia stata, a mio parere, la colpa di questa Amministrazione per provocare una reazione così rancorosa. 

Una sola. E molto chiara. Questa. Aver interrotto il flusso di danaro che da anni affluiva dalle casse comunali  nell’Azienda Trasporti di cui non si capisce se Egli sia  amministratore delegato o cosa, insomma, ad ogni modo, uno che a nome di essa tratta gli affari.

Nel 2014 l’attuale amministrazione ha osato ricordare a questo splendido advisor che esiste un decreto legge, Codice Appalti D.Lgsl. 163/2006, che impedisce alle amministrazioni pubbliche di procedere all’assegnazione diretta di un appalto senza gara (a meno che la cifra sia inferiore ai 40.000 euro). Non solo, la delibera consiliare n° 6 del 24.01.2014, prevedeva, per motivi di dissesto, che per il trasporto scolastico 2014, la spesa complessiva non poteva superare i 180.000 €.
Capirete che al Nostro, fustigatore dei predicatori di legalità, abituato a cifre superiori ai 400.000 € annui, gentilmente offerti dalle vecchie amministrazioni, direttamente senza gara (e senza che nessuno gridasse allo scandalo come per Acritrasport),  al Nostro, dicevo, questa nuova condizione appariva come un affronto intollerabile. Cominciò purtuttavia a fare un andirivieni dal Comune, offrendo sempre meno, fino ai (mi voglio rovinare) 250.000 €, prendere o lasciare.

L’Amministrazione Tenuta lasciò. E procedette al bando di gara, che andò deserta. Oggi il  trasporto scolastico è gestito direttamente dal Comune, con ingente risparmio... e almeno per una volta facciamo contenti i nemici dell’esternalizzazione.  Quello che sicuramente non è rimasto contento è lo splendido Advisor che scrive proprio contro di me (ormai parafulmine di questa Amministrazione) che non ho messo mai piede o bocca nei suoi estenuanti incontri con l’amministrazione.

Ecco, se avessi scritto questo, come avrebbe reagito lo splendido portavoce?

Veniamo al  secondo.  Dopo le settimane che amici e conoscenti mi chiedevano “Dotto’, le dobbiamo pagare ‘ste bollette?”, è arrivata la settimana del “Dottò, ma chi è ‘sto Grimaldi”. Mi ero informato sul suo conto - non con la superficialità tipica dei giornalisti con portafoglio - subito dopo l’articolo col quale aveva fatto pelo e contropelo al sindaco: Il rantolo di Tenuta.

Vi dico subito. Ha scritto un bel libro, Il giovane Emilio”, Dati Editore, 10 €, se lo prendete su IBS 8,5 €. (Non ti preoccupare Emilio, non voglio niente per la promozione, non ho mai preso soldi da nessuno!). Sconsigliato a cattolici praticanti. Una tragedia umana narrata con passione, una denuncia scottante e catartica. Persino stilisticamente elegante. Ometto quello che non mi è piaciuto, dopotutto è stata la sua prima pubblicazione, ma, dopo aver letto il libro Acri mon amour (pubblicità per tutti oggi… però mai spesi peggio 15 €!) penso che anche Franco Bifano potrebbe scrivere un libro. …. Tutta la comprensione umana e personale con l’Emilio bambino, e anche con l’Emilio giovane che manda un messaggio chiaro che condivido, infatti ho scritto anch'io, pur non avendo il portafoglio, qualcosa al riguardo: il silenzio è mafia. In seminario chi è che non è stato sottoposto alle violenze e agli abusi che ha subito lui? Il dramma è che quasi nessuno ha denunciato.

Ma una cosa non si comprende, e la domanda cruciale è: perché per le sofferenze patite nel seminario di Crotone devo pagare io (che fra l’altro sono non-credente) o il sindaco che non è un prete pedofilo?

E mentre io ho cercato informazioni in maniera legittima, lui è andato solo a scartabellare nella mia pagina FB per tirare fuori questa foto di molti anni fa, disconoscendo, il giornalista etico, cosa sia la netiquette.

Per uno che ha un debole per la verità e che la cerca spasmodicamente, nel mio caso, non si è sforzato molto nella ricerca. Mi accusa di passione per il potere e attaccamento alla poltrona e che la mia carriera è appena iniziata.

Vediamo. 1994, il giovane Emilio era in seminario, io ero assessore al personale del nostro Comune (ero stato il consigliere comunale primo eletto), sindaco era il suocero di Emilio (sarebbe stato facile informarsi), al quale indirizzai la lettera di dimissioni per motivi che il giornalista con il portafoglio dovrebbe leggere.
 

 

Inchiodato alla poltrona dice lui. Beh, qualche attinenza c'è. Siamo nella settimana di Passione. Mi chiamo Salvatore...

Andiamo avanti. 2005, Acri Nostra, Lontano dai partiti, vicino alla gente. Vengo eletto consigliere comunale. Subito dopo lascio il posto ad un giovane candidato, primo dei non eletti, con la motivazione che dovrebbe leggere il giornalista con portafoglio per farsi un’idea di quanto io sia inchiodato alle poltrone. E per stabilire chi è che vende feccia per vino.
 
Ho vissuto gran parte degli ultimi 30 anni al servizio dei miei concittadini, nella vita professionale, nelle associazioni di volontariato, nelle istituzioni, con grande dispendio di tempo, energie, risorse. Non faccio politica per interesse personale né per fabbricare consenso, per cui mi posso permettere il lusso di esprimere il mio libero pensiero liberamente, e perché no, caro giovane Emilio, sono responsabile di quello che dico e scrivo, non di quello che capiscono i miei splendidi detrattori, perché ho la coscienza a posto.

Appendice. Giornalismo nostrano.

Esercitazione per l’esame di giornalista con o senza portafoglio. Il candidato legga la seguente dichiarazione testuale:

“La città ha votato a maggioranza Tenuta ed è legittimato ad amministrare per 5 anni… Mi auguro che i giornalisti che hanno organizzato quella conferenza stampa si limitino in futuro a fare un resoconto dettagliato dei fatti e non di diffondere delle opinioni che avevano delle finalità politiche ben precise… Invito poi quelli che fanno critica di presentarsi alle prossime elezioni e vedremo quale risultato conseguiranno”

Il candidato ha 30 secondi per indicare se la suddetta dichiarazione:

1)      È un’intervista a un consigliere di maggioranza notoriamente nemico dei giornalisti che persegue l’obiettivo di tappar loro la bocca.

2)      E’ un esternazione  intimidatoria di un assessore senza portafoglio della giunta Tenuta che scivola sempre nella manipolazione e nel cattivo gusto perché a corto di argomenti.

3)      È l‘estratto di un intervento di un consigliere di opposizione all’Amministrazione Tenuta.

Soluzione:
 
 

Nessun commento:

Posta un commento