lunedì 29 giugno 2015

TRANNE UNO








Uno stimato ingegnere acrese, esperto di temi ambientali e di energie alternative, il 19 giugno ha postato questo invito su FB: 



"Invito tutti i membri di questa amministrazione (di Acri) sia di maggioranza tranne uno, che di minoranza a leggere cio che scrive il Papa in tema di salvaguardia dell'ambiente. Forse ne saprete un pochino in più! in tema di energie alternative e del beneficio che portano all'ambiente e per le generazioni future. Un persona, meno ignorante, in materia, sicuramente fa pochi danni.".

E rimanda, anzichè all'Enciclica del Papa , Laudato si', ad un estratto, davvero riduttivo dei tanti temi toccati da Francesco I. 
http://www.direttanews.it/2015/06/19/laudato-si-banche-salvate-col-sangue-dei-poveri/

E questo, forse, perchè i destinatari, con l'amore per la lettura che c'è in giro, davanti alle 200 pagine dell'Enciclica, avrebbero fatto subito marcia indietro.
Ma anche questo breve estratto, nonostante l'accorato appello, non sarà letto da nessuno. Tranne uno. Proprio quello che l'ingegnere aveva condannato all'ostracismo. Proprio quello che, al contrario dell'ingegnere, l'Enciclica se l'è sorbita tutta, anche se alla fine ho dovuto mandare giù un Brancamenta ghiacciato per digerire quella vagonata di luoghi comuni e banalità, riprese acriticamente dalla propaganda che da decenni semi-analfabeti pseudo-scientifici propalano per il mondo. 
E così chi è ignorante resterà ignorante e... continuerà a fare danni. 

Avendo letto la Lettera Enciclica, mi permetto, con tutto il rispetto per un papa tanto amato da tutti - tranne uno - di fare alcune inutili, immagino, considerazioni.

Il papa si appella al "consenso scientifico" per puntare l'indice contro il "preoccupante riscaldamento climatico... la maggior parte del quale... è dovuto alle attività umane". Bufala che continuiamo a leggere nei più approssimativi documenti di associazioni che su questa bufala lucrano miliardi di dollari. Siamo a fine giugno, il giugno più freddo degli ultimi 50 anni, le calotte polari aumentano di volume, vabbe', lasciamo perdere...

Il consenso scientifico... scrive il papa. 
Innanzitutto, mai ci si può appellare al consenso scientifico per sostenere l’attendibilità di qualsivoglia affermazione. Anzi, a dire il vero, è contro il consenso che la scienza fa progressi, ma questa è un’altra storia. 

Al consenso s’appellò papa Urbano VIII, che indusse all’atto di abiura Galileo Galilei, e fu incarcerato per venti anni, perchè osò confutare - solo lui (tranne uno avrebbe detto l'ingegnere, se fosse vissuto in quel tempo) - una fesseria come la concezione tolemaica del sistema solare, per essere poi riabilitato dopo 500 anni (vi rendete conto, anzichè chiedere perdono, e sciogliersi per la vergogna, riabilitano!) .


E Galileo non fu solo vittima della Chiesa ma dei suoi stessi colleghi e del consenso cosiddetto scientifico.

Bisogna appellarsi, invece, ai fatti. E i fatti, inconfutabili, sono, per chi è interessato e ama leggere (gli altri possono saltare la parte in blu):

Il pianeta vive da milioni d’anni in una sorta di perenne stato glaciale, interrotto ogni centomila anni, da diecimila anni di - detta in gergo scientifico - optimum climatico
Orbene, questa nostra umanità sta vivendo nell’ultimo di questi favorevoli periodi. Ed è da ventimila anni, cioè da quando il pianeta cominciò a uscire dall’ultima era glaciale, che i livelli dei mari si sono elevati: di oltre cento metri rispetto ad allora. 
Né l’attuale optimum climatico ha raggiunto ancora i massimi di temperatura che raggiunsero, in assenza di attività umane, i precedenti. 
Una volta usciti da un’era glaciale, il clima del pianeta non resta immobile in un ideale plateau termico. 
Per esempio, durante l’ultimo optimum climatico, i periodi caldi olocenico, romano e medievale, sono stati intervallati da cosiddette piccole ere glaciali, l’ultima delle quali durò qualche secolo ed ebbe il suo minimo 400 anni fa, quando il clima riprese  a riscaldarsi, e sta continuando a farlo fino ad oggi. 
Ma 400 anni fa, quando cominciò il processo, le attività umane che avrebbero potuto influire sul clima erano assenti, e assenti rimasero per almeno tre secoli. 

È stato, l’ultimo scorso, un secolo di monotono crescente riscaldamento, corrispondente all’inconfutabile monotona crescente immissione di gas-serra? La risposta è no.
Nel periodo 1945-1970, in pieno boom di emissioni, il clima visse un periodo d’arresto, ed è da almeno 14 anni che sta accadendo la stessa cosa: a dispetto di una crescita senza sosta delle emissioni d’anidride carbonica, la temperatura media del pianeta è al momento stabilizzata ai livelli di 14 anni fa. 

Ma, a fronte delle preoccupazioni, fra l'altro immotivate, nella Lettera del santissimo padre, non si leggono corrispondenti, logiche esortazioni o proposte.

Per esempio,  punta il dito contro «il crescente aumento dell’uso dei climatizzatori» (sic), circostanza che chiama addirittura «suicida».

Allora perché il papa non va fino in fondo e non esorta i potenti della terra a vietare la produzione e l’uso di queste macchine? 
E perché non procede fino in  fondo e non esorta la chiusura di tutte le fabbriche d’auto e l’interruzione progressiva, fino al loro totale esaurimento, di tutte le automobili del mondo? 
Ci sarebbe una drastica riduzione delle emissioni che lui considera nefaste.

E immaginiamo, per un attimo, che con un miracolo sparissero in un istante tutti gli impianti nucleari, a carbone e a gas dell’Europa (fonti che generano più del 90% dell'energia utilizzata) e, sempre con lo stesso miracolo, fossero sostituiti da impianti eolici e fotovoltaici di pari potenza. Il papa e i suoi suggeritori non si soffermano a pensare cosa accadrebbe?

Si fermerebbero gli odiati climatizzatori, ma anche i frigoriferi e gli impianti degli ospedali, si fermerebbero le fabbriche e si spegnerebbero tutte le luci. Per farla breve: si smetterebbe di essere Paesi ricchi. (Resterebbe ricco un solo Stato, quello Vaticano).

A dire il vero, il santissimo padre una proposta l'ha avanzata,  ma se attuata condannerebbe i poveri del mondo, e per sempre, alla povertà. 

I poveri del mondo sono poveri perché non hanno a disposizione l’energia sufficiente per produrre beni che allevino la condizione di quasi schiavitù che sono costretti a vivere per il proprio sostentamento. 

Proporre, come il papa ha proposto, che i Paesi ricchi del mondo (che comprendono la minoranza della popolazione) costruiscano in quelli poveri (che comprendono la maggioranza della popolazione) gli impianti cosiddetti alternativi di produzione energetica, significa, di fatto, negare ai poveri l’unico bene – l’energia abbondante e a buon mercato – che solleverebbe la misera condizione in cui essi vivono. 

Proporre che i Paesi poveri usino solo quegli impianti per il proprio fabbisogno energetico, significa negare loro l’energia, cioè significa condannarli alla povertà. 

Proporre, poi, che siano i Paesi ricchi a sostenere l’enorme, quanto inutile, sacrificio economico, significa impoverire le popolazioni di questi Paesi a vantaggio di quella ristrettissimaa minoranza che, unica, si avvantaggerebbe del miserabile affare. 

La ristrettissima minoranza, che, fino a quando continuerà a trovare gratuiti ed ignari sponsor di grande prestigio, continuerà a fare danni.


mercoledì 24 giugno 2015

DOPPIAMENTE BALORDI: INQUINANO E FAVORISCONO IL BUSINESS DELL'EMERGENZA.



Il consigliere regionale del PD Pino Aieta, nel suo intervento al Convegno sull'Amianto, tenutosi ad Acri il 2 maggio scorso, li aveva definiti balordi.

http://www.ferrarosalvatore54.com/2015/05/balordi-criminali.html

Visto che la legge non ammette ignoranza, aggiungevo io, questi balordi che arrecano un danno enorme alla collettività contravvenendo alle leggi e alle ordinanze, possono anche definirsi criminali e, se riflettiamo su questo articolo

http://www.robertosaviano.com/emergenza-rifiuti-in-calabria-in-fondo-allo-stivale-la-spazzatura-si-paga-a-peso-doro/

anche collaboratori esterni delle cosche mafiose del business dell'emergenza spazzatura.

Le discariche della provincia di Cosenza sono vicine alla saturazione, quella di Celico, dove la Ditta E-log conferisce la nostra spazzatura indifferenziata, ha vita breve, per cui dobbiamo lanciare, oggi più che mai, il nuovo allarme per il rispetto delle ordinanze sindacali, in quelle zone del territorio comunale dove ancora non si effettua la raccolta differenziata. Rischiamo una nuova emergenza.

Assistiamo ogni giorno ad atti di inciviltà inaudita, in spregio ad ogni disposizione.

Da un anno e mezzo, stiamo informando la popolazione, con ogni mezzo, quali siano i tempi e le modalità di conferimento dei rifiuti.

C'è un numero verde - 800.014.715 - che dovrebbe servire soprattutto per le richieste di ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti. 
Frigoriferi, materassi, apparecchiature elettroniche, rifiuti speciali di ogni genere vengono abbandonati ovunque o, preferibilmente, nei pressi dei cassonetti.

La signora della foto in alto, sabato scorso - il sabato non si può conferire nessun tipo di rifiuti - in via della Resistenza, è stata da me sorpresa e fotografata mentre riversava in un cassonetto, televisori, computer, monitor, stampanti...



Si è rimessa solo due televisori nel portabagagli ed è scappata via prima che arrivassero i vigili. Non penso che la fuga le abbia risparmiato la multa.
Siamo stati costretti ad assumere guardie ambientali e a rafforzare la vigilanza da parte della Polizia Municipale. A breve entrerà in funzione una rete di videosorveglianza per far fronte ad un esercito di nemici della civiltà e dell'ambiente.
Sempre sabato, pochi minuti dopo la fuga della signora col vestito fiorito, con i vigili intervenuti abbiamo verificato il contenuto dei sacchi di spazzatura nella vicina via Cesare Battisti.

Bisogna ricordare e sottolineare che domenica, lunedì, martedì, giovedì e venerdì, secondo ordinanza e dove non si fa ancora la differenziata, si conferisce solo l'umido.



In questi sacchi e in questi cartoni c'era di tutto tranne l'umido. Per fortuna c'erano anche chiare indicazioni sulla provenienza. Un esercizio commerciale che ha già ricevuto i contenitori per la differenziata, ma che preferisce utilizzare cassonetti e dintorni. 
Fra l'altro il titolare ha fatto ricorso per ottenere l'80% di sconto per il disservizio del 2014...

Ritornando ai cassonetti di via della Resistenza, vengono utilizzati dall'esercizio commerciale di fronte, 



che finge di ignorare che gli esercizi commerciali sono serviti nei giorni stabiliti dalla Ditta E-log. Mentre i cittadini devono posizionare il cartone ripiegato vicino ai cassonetti solo il lunedì sera. 
Ricordo che ogni cittadino sensibile ai temi ambientali e amante dell'igiene e del decoro della propria città, dovrebbe intervenire quando assiste ad episodi come quelli succitati. La tutela del bene comune passa anche attraverso una partecipazione attiva dei cittadini nella vigilanza.

Per ultimo non mi faccio problemi a denunciare pubblicamente il comportamento di un altro titolare di un esercizio commerciale - anche lui distintosi nella lotta dura per la riduzione della TARI 2014 - che ha ricevuto i carrellati per la differenziata dal mese di dicembre, ma preferisce conferire nei cassonetti, tutte le sere, grossi quantitativi di materiali indifferenziati che vanno a finire in discarica, contribuendo ad appesantire i tributi regionali e la tassa per la spazzatura, che tutti noi dovremo pagare.
















sabato 20 giugno 2015

...al Luogo Comune, alla Disinformazione della gente.





L'altro film che ha visto Piero Cirino. Sorvegliato da un gruppo di nove persone.

http://www.ilquotidianoweb.it/news/cronache/738346/Non-ci-sono-posti-per-il.html#.VYRPDoKd5Us.facebook  

http://www.salute.gov.it/.../c_17_paginearee_3146...

Scusami Piero Cirino, ma allego questo link governativo, molto esplicativo, perché tu, o 


chiunque ne abbia voglia, possa informarsi meglio su funzioni e compiti dei referenti 

istituzionali (Sanitari, Sindaco, Polizia municipale, ecc.) previsti dalla legge 833/78. 

Scopriresti per esempio che La Polizia Municipale ha un ruolo ben preciso nella procedura 

non, come scrivi, che “ad un certo punto son dovute intervenire pure le Forze 

dell’Ordine: Polizia Municipale e Carabinieri”, perché, poi, “nessuno ha dimostrato di 

potersi far carico del problema” (?!?). 

La procedura è stata avviata regolarmente con la certificazione di un sanitario alle 21:00 del


 mercoledì 17, è stata convalidata da altro sanitario subito dopo. Il Comandante dei Vigili ha

 informato il Sindaco per la firma dell’ordinanza. In sua assenza mi sono presentato io, 

come vicesindaco, presso il comando della Polizia Municipale, ed ho firmato l’ordinanza. Il

 paziente, preso in custodia da 2 Vigili, doveva essere accompagnato con l’ambulanza del

118, presso il SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) di Cetraro. Mentre si 

avviavano, Ambulanza e mezzo della Polizia Municipale, da Cetraro arrivava un comunicato

 che il posto letto non era più disponibile. Iniziava così una nottata, che vedeva il 

Comandante dei Vigili e i Sanitari del 118 e anche il sottoscritto, interpellare gli SPDC di 

mezza Italia, senza esito positivo. Sorvolo sulle preoccupazioni e il trambusto per la 

travagliata situazione di malasanità, che si è risolta alle 11 del mattino di giovedì, con il 

trasporto del paziente a Cetraro. "NESSUNO HA DIMOSTRATO DI POTERSI FAR 

CARICO 
DEL PROBLEMA", non mi sembra che descriva l’operato di chi ha fatto il proprio 

dovere per 16 ore.. 

Io non so i particolari del tuo resoconto da chi ti siano stati passati - dato che, per 

tutto il tempo, non ti abbiamo visto, così come non abbiamo visto i Carabinieri. “Il paziente 

è stato costretto tutta la notte su una sedia a casa”. Noi abbiamo visto un altro film. Il 

paziente ha trascorso la notte e il mattino presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Acri, 

piantonato da due vigili, senza creare alcun problema né mostrare segni di sofferenza. Non 

voglio farla più lunga. Resta il fatto che condivido appieno il tuo sconcerto per la 

deprecabile condizione dei servizi sanitari e ospedalieri sul nostro territorio.

Fra le richieste che la nostra Amministrazione ha avanzato al Commissario Straordinario 

Scura vi è quella di riaprire il reparto di Psichiatria del nostro Ospedale. Abbiamo addotto

una serie di motivazioni sociali, sanitarie e tecniche (fra cui la necessità di avere un SPDC

che eviti i disagi e i costi dei tanti episodi come quello vissuto ieri) che ci fanno ritenere che 

il Commissario possa accettarne la proposta. Con immutata stima. Salvatore Ferraro 


P.S. Piero, mi hai chiesto cosa significasse blog "Deluogocoministizzato". E' un neologismo 

che non ha niente a che vedere con il comunismo, come sospetti, ma con i luoghi comuni,

che cerco di bandire da questo blog, al pari della disinformazione.