“Per farsi dei nemici
non è necessario dichiarar guerra, basta dire quello che si pensa” M. L. King.
Aggiungerei, soprattutto
se si dice la verità.
Sono anni che da questo
Blog denuncio un sistema politico degenerato e scellerato che ha intossicato e
corrotto letalmente il tessuto civile e sociale della nostra comunità, e che è
favorito prima di tutto da un popolo omertoso, che preferisce il silenzio o il
bisbiglìo sottovoce.
Ho sempre cercato, però,
nelle mie denunce, di attenermi alla verità dei fatti e degli atti, evitando
quanto più possibile di esprimere giudizi personali, salvo in alcuni casi in
cui sono stato costretto a rispondere per le rime a provocazioni e calunnie.
Dopo la pubblicazione di
articoli “pesanti” ho sempre ricevuto, in privato, complimenti, informazioni
riservate o pettegolezzi che ad avviso dei denuncianti in autotutela,
avrei dovuto pubblicare sul mio blog, ma ovviamente non a loro nome.
Ho dovuto ascoltare le
soffiate di delatori che un tempo leccavano con grande dignità i loro padroni e
quando questi sono caduti in disgrazia li hanno attaccati o sbeffeggiati con un
coraggio da conigli.
Tutta gente che
probabilmente ha mal inteso l’oggetto del mio Blog, un diario personale sul
quale raccolgo le mie riflessioni e i miei ragionamenti, intesi come un modesto
contributo alla crescita culturale e sociale della mia comunità.
L’odio, il disprezzo e
il risentimento, come non albergano nella mia mente, così non hanno mai trovato
e mai troveranno spazio in questo Diario.
Ciò premesso, mi son
ritrovato oggi, con grande disappunto, ad essere firmatario di un articolo
apparso per la seconda volta sull’agguerrito Blog Iacchite di Gabriele Carchidi.
Il Carchidi, qualche
mese fa aveva pubblicato un mio scritto, tralasciandone una parte, e anteponevi
una lunga premessa, a mio nome, che non mi appartiene e che non ho mai autorizzato.
L’articolo riappare
oggi, proprio all’indomani della pronuncia con la quale un Giudice ha rinviato
a giudizio il dott. Michele Trematerra
nell’ambito nella ormai nota operazione “Acheruntia”.
E, come in altre
occasioni, in merito a questa vicenda, ho scritto che non si è colpevoli, se
non dopo il terzo grado di giudizio e che la dignità delle persone indagate non
va mai calpestata con affermazioni umilianti,
così adesso ripeto che
solo la magistratura può accertare i gravi fatti che vengono contestati.
Pertanto, ho diffidato
il Carchidi a rimuovere immediatamente l’articolo falsamente a me attribuito.
Nella lunga disputa che
mi vede involontariamente contrapposto ai Trematerra, ed in cui ritengo
di essere parte in causa come parte lesa, solo in un paio di occasioni mi è
capitato di trascendere il fatto politico reagendo malamente ad
affermazioni estremamente calunniose.
Alcune loro querele sono
state archiviate dai giudici aditi che mi hanno riconosciuto il corretto
esercizio del diritto di cronaca e critica politica.
Altre sono in corso, a
dimostrazione di un accanimento degno di miglior causa.
Ciononostante continuo a
non serbar rancore nei loro confronti, e voglio augurare, umanamente e solo
umanamente, al dottor Michele Trematerra, di uscire indenne da questa dolorosa
vicenda in cui…non l’ho cacciato io.