LE INIZIATIVE DELL'AMMINISTRAZIONE TENUTA.
In pochi mesi la nostra Amministrazione ha studiato
e adottato una serie di iniziative per risolvere definitivamente la gravissima
emergenza rappresentata dal randagismo.
In questo come in altri ambiti, quando si tratta di
problemi che riguardano la salute e la sicurezza dei cittadini, un ruolo
fondamentale spetta alla prevenzione.
La legislazione in materia risale al 1978, quando la
legge 833 che istituiva il S.S.N. collocava i Servizi Veterinari pubblici tra i
servizi deputati ad attività di
prevenzione che rappresentano l’aspetto fondamentale della lotta al
randagismo.
Le normative europee, statali e regionali che si
sono succedute in tutti questi anni sono andate tutte nella direzione della
prevenzione.
Le passate amministrazioni, invece, per far fronte a
questo problema , si sono affidate esclusivamente ad un canile privato
convenzionato con l’ASL, la ditta Cinosport,
che si è occupata soltanto del mantenimento e della custodia dei cani randagi
catturati nel nostro Comune.
In data 06/02/2013 la ditta
Cinosport comunicava all’amministrazione
in carica la sospensione del servizio, a causa del mancato pagamento delle
spettanze arretrate.
Il problema randagismo, già presente prima di quella
data per il motivo che questo problema non si risolve senza la prevenzione,
cominciò ad aggravarsi finendo per diventare quel fenomeno drammatico e
allarmante che è sotto gli occhi di tutti.
Le iniziative studiate e messe in campo dalla nostra
Amministrazione sono basate soprattutto sulla prevenzione
Abbiamo preparato Il regolamento comunale per la tutela degli animali e per la
prevenzione del randagismo, strumento concreto ed efficace per affrontare e
risolvere seriamente e definitivamente il problema.
Il regolamento, richiamando la
vasta legislazione in materia, ribadisce e specifica i diritti e i doveri dei
proprietari di cani. Stabilisce gli adempimenti a cui deve attenersi chiunque
sia o entri in possesso di un cane.
Dalla identificazione e
registrazione all’anagrafe canina da
eseguirsi presso le sedi competenti dei Servizi Veterinari dell’ASP o presso i
medici Veterinari autorizzati dall’ASP, alla denuncia del possesso, presso il
Comune, che rileva i dati anagrafici del denunciante e i dati segnaletici
dell’animale con il numero del microchip e la certificazione di registrazione
all’anagrafe canina. Da tutte le responsabilità che si assumono i detentori di
un cane e che concernono la salute, il benessere e la custodia, ai
comportamenti da tenere nelle vie e nei luoghi pubblici.
Inoltre il regolamento contempla
tutte le norme volte al benessere degli animali e dà tutte le informazioni
riguardo ai trattamenti sanitari, quali vaccinazioni,
sterilizzazioni, ecc., a cui i cani possono essere sottoposti.
Le disposizioni legislative sulla condotta da tenere da parte
dei proprietari di cani, sono oggetto dell’ordinanza sindacale pubblicata
questa mattina nell’albo pretorio comunale e saranno portate a conoscenza dei
cittadini per mezzo di campagne di divulgazione e sensibilizzazione, per
assicurare una migliore convivenza uomo/animale/ambiente.
Abbiamo preparato un progetto di educazione sanitaria nella scuola
primaria.
In base alle normative
vigenti le scuole possono promuovere e partecipare ad accordi e convenzioni per
il coordinamento delle attività di educazione sanitaria in collaborazione con
enti pubblici, provvedendo alla realizzazione dell’offerta formativa
autonomamente e pertanto possono consentire che tale importante strumento sia
utilizzato per affrontare i problemi dei cittadini.
La scuola rappresenta
nel nostro caso il luogo migliore per i temi da trattare sia perchè sede di
formazione, sia perché attraverso gli studenti si possono raggiungere i nuclei
familiari ed agire indirettamente su una fascia di popolazione più ampia.
Stabilito il controllo
della popolazione canina attraverso l’anagrafe, si ridurrà il numero dei cani
randagi, risultando questi, in parte, cani abbandonati.
Il cane, così come altri animali, sono spesso soggetti al consumismo e alle mode,
infatti non vengono scelti in base alla loro adattabilità a persone ed
ambiente, e soprattutto non vengono considerate le necessità dei singoli
animali. Spesso una volta diventati adulti, vengono abbandonati da chi non ha
la necessaria sensibilità o capacità per accudirli.
L’assessore all’ambiente sta mettendo a punto uno
staff di collaboratori, fra cui un veterinario, che si occuperà dei cani
randagi.
D’accordo con il servizio provinciale sul randagismo, che fornisce il personale per
la cattura e le strutture per le conseguenti procedure sanitarie:
microcippatura, sterilizzazione, vaccinazioni, cure. Una volta effettuate tutte
queste operazioni, il cane verrà riammesso sul territorio.
Sarà avviata una campagna di sensibilizzazione sulle adozioni personali o al mantenimento alimentare sul territorio.
La campagna adozioni riguarderà anche i circa 100
cani che ancora risultano in custodia nel canile rifugio della ditta Cinosport e che non possono essere riammessi sul
territorio. E fino a quando questi cani resteranno in vita, il Comune dovrà
pagare circa 60.000 € all’anno.
La custodia in canile è costata finora al Comune
circa 600.000 €. Se si fosse percorsa la strada della prevenzione e della
sterilizzazione avremmo potuto risolvere definitivamente il problema, e
risparmiare almeno 500.000 €
Riteniamo di aver imboccato la strada giusta, che è
anche la più economica, per poter risolvere una volta per tutte il problema
randagismo. Pensiamo così di liberare i
nostri concittadini dalla grande preoccupazione per la loro sicurezza e la loro
incolumità e di riaffermare, finalmente,
l’igiene ed il decoro nella nostra
Città.