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QUANTA DIOSSINA ABBIAMO RESPIRATO STAMATTINA?
Le accuse di immobilismo e negligenza non solo sono ingiuste nei confronti di chi opera costantemente per limitare i danni dell’emergenza
rifiuti che, da quasi un mese, investe tutta la Calabria, ma generano disinformazione e di
conseguenza possono provocare reazioni violente che aggiungono danno a danno.
Questa notte è stato dato fuoco a cumuli di
spazzatura in numerosi punti della nostra città. Ringraziamo i Volontari della
Protezione Civile che, con il loro tempestivo intervento, hanno evitato gravi
conseguenze.
Ricordiamo alle persone disinformate e sprovvedute
che incendiare i rifiuti costituisce un crimine ambientale. Nella scala di
gravità il reato è perseguito, a giusta ragione, più pesantemente che quello di
provocare l’incendio di un bosco. Infatti dalla combustione dei rifiuti si sprigiona
la temibile diossina che oltre ad essere un potente tossico è anche cancerogeno.
Sul nostro territorio sono già presenti diversi fattori nocivi molto pericolosi
per la nostra salute e che non sarà facile bonificare. Della diossina se ne può
fare proprio a meno.
Vogliamo ricordare alla cittadinanza che l’emergenza
rifiuti che stiamo vivendo è causata in parte da errori di valutazione da parte
degli organismi regionali, che riappropriandosi della gestione del sistema
rifiuti nell’aprile 2013, dopo 18 anni di commissariamento, hanno chiuso quasi tutte
le discariche non a norma, fra cui la nostra, prima ancora di avviare il piano di completamento e
ammodernamento degli impianti programmati. Creando così un'emergenza senza precedenti.
Questa è la sola accusa che il PD regionale muove
alla giunta Scopelliti , in difesa dei Comuni che stanno subendo il disastro.
Ma è doveroso ricordare che l’Assessore all’Ambiente
della Regione Calabria non sbaglia quando afferma che una parte delle
responsabilità è da ricondurre al mancato avvio o potenziamento da parte di
quasi tutti i Comuni, della raccolta differenziata, che permette prima di tutto la riduzione dei
rifiuti che vanno in discarica.
Per il PD locale, per non parlare di SEL, invece, le
responsabilità vanno ricondotte esclusivamente alla negligenza e all’incapacità
degli Amministratori di Acri nel fronteggiare il problema.
Con tutto il rispetto ricordiamo che da quando sono
iniziate le difficoltà di conferimento nella discarica di Pianopoli, abbiamo avuto contatti serrati con il Dipartimento
Regionale Ambiente, con il Prefetto e con altre autorità, con la richiesta di
una riapertura della nostra discarica, trovando sempre un netto rifiuto
autorizzativo.
In subordine, il 27/01/2014, avevamo ottenuto la
concessione di conferire 50 tonnellate al giorno nella discarica di Pianopoli.
Ma dopo quattro giorni, questa discarica è stata chiusa per lavori, e nessun
Comune calabrese ha potuto più lì conferire fino ad oggi.
Intanto non siamo stati con le mani in mano, perché con
ostinazione, abbiamo perseverato sulla strada della richiesta di utilizzare la nostra
discarica come sito di accantonamento temporaneo dei rifiuti. In seguito ad un
incontro in prefettura con l’assessore regionale Pugliano ed il Prefetto,
avvenuto il 12 febbraio, il Sindaco Tenuta, dopo aver acquisito i pareri (tecnico,
tecnico-sanitario e tecnico-ambientale), ha emesso l’ordinanza contingibile e urgente di
stoccaggio provvisorio, il 24 febbraio, ma su un sito diverso dalla discarica:
l’isola ecologica.
Soluzione provvisoria che ci sta permettendo di
svuotare i cassonetti che si trovano in prossimità di scuole, ospedale, mercati,
ecc., ma non sufficiente per eliminare l’enorme massa di spazzatura presente
sul territorio.
In quest’ultima settimana siamo ripartiti alla
carica con la richiesta di apertura della discarica comunale e dopo due
incontri con il Direttore Generale del Dipartimento Ambiente, Ing. Gualtieri, giovedì
27 è stata presentata e accettata la richiesta di autorizzazione all’abbanco
dei volumi già autorizzati nella discarica comunale in variante al
provvedimento n 194864 dell’11/06/2013, corredata da una dettagliata relazione
tecnica sulla sua idoneità. L’autorizzazione potrà essere concessa solo dopo il
sopralluogo ed il parere favorevole dell’Arpacal.
La discarica, contrariamente a quanto affermato nel
comunicato PD, è ancora capiente di oltre 2.500 MC e, in caso di completamento del
progetto di ampliamento sospeso con la chiusura, potrebbe essere ricettiva per altri due anni.
Ieri, venerdì 28, a Lamezia Terme abbiamo
partecipato ad un’Assemblea urgente convocata dall’ANCI regionale, che aveva
come oggetto proprio l’emergenza rifiuti. L’assessore Pugliano, invitato, non
si è presentato. E’ stato stabilito, da parte di tutti i sindaci, di chiedere
un incontro, massimo entro tre giorni, con il Presidente Scopelliti per trovare delle soluzioni immediate al caos rifiuti.
Intanto, pur non avendo discariche ove conferire da quasi un mese, questa Amministrazione, grazie alle disposizioni dell’ordinanza
sindacale del 12/12/2013 sulla raccolta del cartone, del vetro e degli
ingombranti, ha fatto sì che l’emergenza fosse meno drammatica che in altri
Comuni, dove sono state chiuse persino le scuole.
Gli operatori continuano a ritirare il cartone
presso gli esercenti e a sottrarlo ai cumuli di spazzatura.
In venti giorni sono stati raccolti decine di
tonnellate di ingombranti presenti sul territorio. Ancora molti cittadini non sanno che possono evitare di scomodarsi per abbandonare per strada questi materiali, chiamando al Comune (0984.921413) per il ritiro gratuito a domicilio.
Da pochi giorni è iniziata la vigilanza delle
Guardie Ambientali che stanno svolgendo anche un meritorio lavoro di
informazione e sensibilizzazione.
Rinnoviamo la richiesta alla cittadinanza di
pazientare e collaborare attenendosi alle disposizioni ed a cercare, quanto più
possibile, di concorrere a ridurre i volumi di spazzatura.
Raccomandiamo invece ai malaccorti incendiari di
desistere da atti sconsiderati che arrecano solo gravi danni alla salute di tutti, anche alla loro.
Beh, onestamente, non pensiamo che tutto quello che
stiamo facendo in merito alla questione emergenza rifiuti possa definirsi
immobilismo, o che in esso si possa ravvisare negligenza.
Comunicato Stampa Amministrazione Comunale - ACRI