Spett.le Redazione di Acrinrete,
Fermo restando che sono poco interessato al
tormentone sull’Estate Acrese che appassiona molto il cronista Saporito –
arrivato forse al decimo articolo da Voi pubblicato. E che non mi interessa
nemmeno tanto la sua guerra che conduce da un anno (lo testimoniano tutti gli
articoli apparsi su Acrinrete) contro l’amministrazione Tenuta. E fanno bene i
colleghi a non rispondere nemmeno, visto lo stato di confusione mentale che lo
ha portato ormai al punto che pretende di dettare la tabella di marcia della
giunta, dà le pagelle agli assessori, comunica, sostituendosi al sindaco, che
si farà il rimpasto e quali saranno gli assessori che verranno sbattuti fuori.
Annuncia defezioni e creazioni di gruppi misti. Lui ritiene di raccontare i
fatti, e forse ci crede pure. Il suo è un metodo, lo ha anche scritto, il metodo Saporito. Lanciare il sasso e
nascondere la mano. L’avete visto con il Consigliere Fuscaldo. Articolo
diffamatorio, pubbliche scuse in
ginocchio da te.
Ciò premesso ritengo che sia giunto il momento di
chiarire una questione in cui siete coinvolti anche Voi, con grande dispiacere
da parte mia. Per fatto personale mi vedo costretto a rendere pubblico il
motivo per cui qualche volta non sono stato civile,
educato e corretto nei riguardi del Vostro, ormai, cronista e perché per la
prima volta sono stato costretto a sporgere una querela.
Voi avete pubblicato, incomprensibilmente, un
articolo che è di una gravità assoluta, per il suo contenuto diffamatorio. Dico
incomprensibilmente, perché con la motivazione della corresponsabilità per
omesso controllo, mi avete rifiutato alcuni scritti di replica ad articoli
denigratori apparsi sul Vostro seguitissimo giornale on line.
Esempio. L’articolo “I primi 100 giorni di Tenuta”, comunicato UDC e articolo di Saporito annesso. Ci avete negato la risposta, e forse avete fatto bene, perché per quell’articolo apparso sul mio blog, sono stato querelato dall’ex vicesindaco Maiorano, ma alla fine il magistrato ha riconosciuto il mio corretto esercizio di critica politica ed ha archiviato, per sua (del Maiorano) fortuna. http://www.ferrarosalvatore54.com/2014/06/supposta-diffamazione.html .
Ci avete negato un articolo di risposta al comizio tenuto da Gino Trematerra il 10 gennaio a Palazzo Sanseverino, comizio trasmesso decine di volte da ACRI TV, in cui il raffinato oratore ha lanciato minacce al sottoscritto e ad altri amministratori del tipo: “se mi stuzzicate troppo la fantasia non dormirete sonni tranquilli” o “se parlate troppo, potrei distruggere voi e le vostre famiglie” ed altri paterni e preziosi avvertimenti. E nei miei confronti lanciava finalmente, alla luce del sole, la sua calunnia preferita, fino ad allora propalata sotterraneamente, in collaborazione col Saporito, e cioè che io ho fatto i palazzi rubando e non pagando le tasse.
Esempio. L’articolo “I primi 100 giorni di Tenuta”, comunicato UDC e articolo di Saporito annesso. Ci avete negato la risposta, e forse avete fatto bene, perché per quell’articolo apparso sul mio blog, sono stato querelato dall’ex vicesindaco Maiorano, ma alla fine il magistrato ha riconosciuto il mio corretto esercizio di critica politica ed ha archiviato, per sua (del Maiorano) fortuna. http://www.ferrarosalvatore54.com/2014/06/supposta-diffamazione.html .
Ci avete negato un articolo di risposta al comizio tenuto da Gino Trematerra il 10 gennaio a Palazzo Sanseverino, comizio trasmesso decine di volte da ACRI TV, in cui il raffinato oratore ha lanciato minacce al sottoscritto e ad altri amministratori del tipo: “se mi stuzzicate troppo la fantasia non dormirete sonni tranquilli” o “se parlate troppo, potrei distruggere voi e le vostre famiglie” ed altri paterni e preziosi avvertimenti. E nei miei confronti lanciava finalmente, alla luce del sole, la sua calunnia preferita, fino ad allora propalata sotterraneamente, in collaborazione col Saporito, e cioè che io ho fatto i palazzi rubando e non pagando le tasse.
Il Saporito, che aveva sempre negato di aver detto
cose del genere, prese coraggio e vergò l’articolo in discussione. Leggere per
credere come si possano “raccontare i fatti senza andare sul
personale”. http://www.acrinrete.info/News.asp?id=6922&p=8
Eccone alcuni estratti: “gli assessori di questa amministrazione hanno vissuto sempre di
soprusi e favoritismi”. “Hanno la coscienza sporca e puzzolente come
il letame”. “Sono conosciuti solo per
affari poco puliti nella vita privata”. “Hanno una reputazione al di sotto dello zero e la stima nei loro
confronti è scarsissima”. “Sono
trogloditi, primitivi e rozzi”. E così via delirando con affermazioni
tipiche di uno che preferisce “un
confronto civile, educato e corretto”.
La querela è stata un obbligo morale per me. E
permettetemi di spiegarne la ragione.
Vedete, gentili responsabili della Redazione, io ho
ricevuto da mio padre, deceduto trent’anni fa, un’unica eredità: l’onestà.
Un’eredità scomoda, specie in un mondo ad alta densità abitativa di affaristi,
carrieristi, faccendieri, speculatori, truffatori, imbroglioni, malfattori,
furfanti, galoppini, servi di partito.
In un mondo così l’onestà sembra addirittura un disvalore, un luogo comune
addirittura vuole l’onesto associato al fesso. In un mondo così l’onestà costa,
e la strada è tutta in salita. Non solo perché rinunci alle lusinghe del potere
e ai suoi benefici, ma perché in ogni momento della tua vita devi fare delle
scelte tenendo davanti lo specchio della tua coscienza. Sarebbe stato comodo
militare in uno dei partiti del magna
magna, che equivale a farsi un’assicurazione sulla vita che prima o poi ti
permette di passare alla cassa per riscuotere il premio. Invece ho sempre fatto
“politica dal basso”, offrendo idee, tempo, risorse e disponibilità ai miei
concittadini, in associazioni di volontariato e di tutela dei diritti delle
persone più sfortunate, in associazioni civiche, nella vita professionale, nel
privato e, prove alla mano, combattendo sempre il malaffare.
Stavo per cedere alle pressioni trasversali di
consiglieri di maggioranza e minoranza, amici, parenti, che mi chiedevano
caldamente di non querelare lo sventurato, perché “è l’anello debole di una catena”,
perché “obbedisce agli ordini del suo capo”, perché
“ ‘u sta bbuonu cculla cheapa”
e così via compassionevolmente.
Ma, purtroppo, ho incontrato il diktat dei miei due
figli, emigrati in Inghilterra per ragioni di lavoro, che mi hanno ricordato
che se loro sono a Londra, lontano dagli affetti più cari è anche per “colpa”
della mia onestà. E nessuno può permettersi di infangarla. Per cui la querela
andrà avanti.
Forse potrà interessarVi la notizia che il signor
Gino Trematerra, visto che non l’ho querelato io per minacce e calunnia, ha
pensato bene di querelare lui me. Aspetto con ansia di essere ascoltato.
Intanto a lui avete pubblicato un articolo: “Non mi intimoriscono i quaquaraqua della diffamazione” http://www.acrinrete.info/News.asp?id=6763&p=12 e a me avete negato la pubblicazione della
risposta “Quaquaraqua e anime nere” http://www.ferrarosalvatore54.com/2014/01/quaquaraqua-e-anime-nere.html
.
Ritornando al punto di partenza, ripeto, mi
interessano poco o niente le polemiche e i tormentoni, ad essi preferisco i
fatti e il loro resoconto. Siamo al 24 di agosto. Ho dedicato le mie ferie
esclusivamente all’azione amministrativa, senza fare un solo giorno “di
mare o di Sila”. Abbiamo assegnato
l’appalto definitivo alla ditta E-Log, con i cui responsabili abbiamo fatto dei
sopralluoghi sul territorio. A settembre partirà la raccolta differenziata
porta a porta. Abbiamo risolto quasi del tutto il problema randagismo con
decine di catture nell’ultimo mese. Abbiamo realizzato gran parte delle linee programmatiche del mio settore, e messo in cantiere diverse opere, di cui
parlerò più estesamente e dettagliatamente appena rientreranno tutti, beati loro, dalle meritate vacanze.
Tanto dovevo.
Cordiali Saluti
Salvatore Ferraro