sabato 28 maggio 2016

QUANDO LA SOLIDARIETA’ E’ MAL APPLICATA E SCONFINA NELL’INCIVILTA’ E NEL REATO.


POST LEGGERO.


Ieri pomeriggio, partito da Acri per Cosenza, appena fuori paese tutti (dico tutti) gli automobilisti che incontravo mi lampeggiavano. Dopo 6 chilometri (pensate quanti lampeggiatori) c’era il posto di blocco dei  carabinieri, che fra l’altro stavano smontando.
Ora, egregi concittadini che su FB piagnucolate sui furti e sulla mancanza di vigilanza da parte delle forze dell’ordine, questa sorta di solidarietà che si stabilisce fra automobilisti (che poi sparisce di colpo se rispetti il limite di velocità e quello di dietro ti suona perché ha fretta e ti mostra il dito medio), vi sembra proprio normale, proprio civile, proprio legale?
Non vi passa per la mente, che potreste lampeggiare e perciò avvisare non solo chi sta parlando al cellulare (quasi tutti) ma che potreste mettere sull’avviso e far fare dietro front al tizio che vi ha appena svaligiato casa, o allo spacciatore che ha venduto la dose a vostro figlio (sì lo so che vostro figlio non si droga, ci mancherebbe altro, proprio vostro figlio poi…. era generico, come i farmaci). Insomma non vi sembra che possiate essere complici di chi contravviene alle regole e alla legge?
Sì, perché, oltre che un atto di inciviltà autolesionistica, lampeggiare con gli abbaglianti per segnalare una pattuglia o un autovelox ai sensi dell’art. 153, comma 11 del Codice della strada “Uso improprio degli abbaglianti”, costa una multa e  un punto in meno sulla patente.
Per cui quando sentite questo incontenibile impulso solidale di segnalare la presenza di una pattuglia dei carabinieri, state attenti a chi segnalate…. Potreste farlo a una seconda pattuglia che vi fermerà e si complimenterà con voi.



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