Abituati al tanto democratico hoc volo, sic jubeo, i potentissimi detentori
del potere contrattuale, adesso che
vengono sospinti dai cittadini, ad ogni tornata elettorale, lungo le
sdrucciolevoli creste del precipizio, quando possono si ingegnano in atti di
ritorsione, secondo uno schema ben consolidato.
Pur di far dispetto a questa
Amministrazione, l’implacabile l’assessore
regionale di punta, com’è stato definito a piazza Sprovieri da Scopelliti,
non si cura di provocare gravi danni alla cittadinanza.
Lo ha fatto con gli operai dell’Afor, confinati in contrada Iulia da un anno http://www.ferrarosalvatore54.com/2014/02/afor-associazione-forestali-organizzati.html creando problemi all’amministrazione, ai cittadini (così imparano a saper votare) e ai medesimi operai Afor, costretti ogni giorno a percorrere decine di chilometri per pulire i sentieri ai porcospini.
Stesso metodo, perché di metodo si tratta, per quanto riguarda i 5 dipendenti della Comunità Montana, che lavoravano presso il CUP di Acri centro, S. Giacomo e La Mucone e che erano gratificati dall’essere utili e utilizzati, anziché starsene a braccia conserte nella sede della ormai ex Comunità Montana.
A nulla sono servite le suppliche del Direttore Generale e del Direttore del Distretto dell’Azienda Sanitaria, (che poi sono di un’altra parrocchia).
Nossignori, i 5 dipendenti devono
restare nella sede che ora è di Calabria Verde – una chimera – a girarsi i pollici, e
dei problemi di carenza di personale dell’azienda sanitaria me ne frego. Hoc volo, sic jubeo. Questo voglio, comando io.
Intanto l’assessore ha raggiunto il suo scopo. Punire gli impertinenti cittadini che odia sinceramente e svisceratamente.
Ma il capolavoro, come al solito, è quello che giustamente va attribuito al papà dell’assessore. Leggete il titolo di questo articolo dell’8 agosto 2014: “Trematerra, vergognoso quello che accade al CUP!” http://www.acrinrete.info/News.asp?id=7274&p=1
Scusa… cos’è vergognoso?
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