Dal 22 luglio 2013 gli operai AFoR che svolgevano proficuamente
ad Acri la loro attività di cura del verde pubblico, pulizia delle cunette del
centro e delle periferie, ecc. ecc., sono stati all’improvviso trasferiti in
Sila Greca, contrada Iulia.
Le motivazioni sono state a quel tempo illustrate su
questo blog http://www.ferrarosalvatore54.com/2013/07/allevato-per-servire-il-capo.html
In sintesi, un dirigente dell’AFoR, tale ing.
Allevato, intimò all’Amministrazione appena insediata, il pagamento delle
spettanze arretrate e la sottoscrizione della convenzione, pena il ritiro degli
operai, tempo massimo un giorno.
Il sindaco si recò presso l’ufficio del tempestivo
ingegnere, facendo notare che l’amministrazione precedente non aveva pagato le
spettanze (6,250,74 €) del 2011, e che
per il 2012 e 2013 non solo non le aveva pagate, ma non le aveva nemmeno messe
in bilancio. Per cui la nuova Amministrazione avrebbe dovuto semmai pagare solo
per il 2011. E sembrava davvero singolare che il solerte ingegnere non avesse
fatto mai la stessa richiesta a chi aveva amministrato in quegli anni.
Comprensibile, non poteva disturbare chi aveva amministrato n precedenza: il sindaco del
Comune era il papà del suo capo assessore.
Vabbè, disse,
pagate almeno quelle e poi sottoscriviamo il protocollo d’intesa e mettiamo
tutto a posto. Il sindaco pagò.
Da allora, nonostante le continue richieste di incontro per la stipula del protocollo d’intesa, il ligio ingegnere si è dato alla fuga
come già verificatosi in un esilarante servizio de Le Iene
I forestali acresi furono rinchiusi nel lager di
contrada Iulia e da allora non tornarono più.
Formidabile la logica capovolta delle pubbliche
amministrazioni.
Quando la vecchia Amministrazione non pagava le
spettanze all’AFoR, i forestali lavoravano per il Comune - svolgendo attività non previste, quali cura dei giardinetti e dei viali pubblici e soprattutto delle ville private, in particolare due site in contrada Castrati - da quando invece la
nuova Amministrazione ha pagato le spettanze, i forestali non lavorano più per
il Comune, nemmeno per la pulizia delle cunette e dei pozzetti intasati, causa anche di dissesto idrogeologico.
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