IL
CORRETTO ESERCIZIO DEL DIRITTO DI CRITICA POLITICA
RICONOSCIUTO AL SOTTOSCRITTO DA UN MAGISTRATO
RICONOSCIUTO AL SOTTOSCRITTO DA UN MAGISTRATO
Nel novembre 2013 l’ex vicesindaco Maiorano proponeva alla Procura della Repubblica
formale querela per il reato di
diffamazione nei miei confronti per un comunicato stampa diffuso
dall’amministrazione comunale ed apparso su questo blog e su altri organi di
stampa.
Il comunicato rappresentava una risposta ad un
volantino denigratorio nei confronti dell’amministrazione del sindaco Tenuta e
della sua persona. Elencava alcuni fatti riferiti alla passata amministrazioneTrematerra-Maiorano
e concludeva con : “se questo è il
livello sotto il quale l’UDC vuole misurarsi in politica eccoli accontentati,
ma loro con le chiacchiere, noi con i fatti”.
Il 24 marzo 2014, assistito dal mio difensore di
fiducia Avv. Giuseppe Andrea Ferraro,
del foro di Cosenza, venivo ascoltato, quale indagato, da un Ufficiale di P.G.,
Sostituto Commissario Polstato, della Procura di Cosenza, per rendere sommarie
informazioni ritenute utili riguardo al reato contestatomi.
Protestandomi innocente, dichiaravo che il contenuto del comunicato faceva riferimento
a fatti riscontrabili e documentati e non presentava alcun riferimento
ascrivibile ad ostilità personale nei confronti del Maiorano. A tale
proposito, nel comunicato in questione venivano riportate testualmente espressioni utilizzate dalla Corte dei Conti nella Delibera n° 24 del
27/05/2013 che veniva esibita e consegnata in copia. Non veniva ritenuto
necessario, a parere del P.G., aggiungere ulteriori prove documentali, che avevo
portato con me, come quelle dimostranti,ad
esempio, che la gran parte “dei candidati
delle liste di Maiorano ha ricevuto compensi e incarichi durante il triennio
2010-2013”.
In data 26/03/2014 il Pubblico Ministero
considerato
“che non emerge dai fatti di causa il reato di diffamazione, trattandosi
nel caso di specie di un comunicato
stampa che non travalica i limiti di un corretto esercizio del diritto di
critica politica, da inquadrare in un contesto di aspro scontro ormai
insorto tra la maggioranza e la minoranza in seno al consiglio comunale di
Acri. Tra l’altro il comunicato in relazione al quale è stata proposta querela
costituisce immediata e proporzionata
reazione ad un volantino diffuso dall’Udc di Acri, anch’esso contenente
aspre critiche politiche nei confronti della maggioranza del citato Comune e in
cui tra l’altro si adombrava di promozioni che l’attuale maggioranza avrebbe
chiesto per i suoi amici. Per il resto…molti
dei termini utilizzati effettivamente erano pedissequamente ripresi dalla
deliberazione n’ 24/13 della Corte dei Conti di Catanzaro, con cui appunto
l’organo contabile rilevava forti
criticità nella gestione finanziaria del Comune di Acri durante la precedente
amministrazione, di cui appunto l’odierno querelante era esponente. Su
queste basi il reato di diffamazione non può ritenersi sussistere perché trattasi di corretto esercizio del diritto
di critica politica non trasmodante in gratuiti attacchi alla persona,
senza contare che nel caso di specie può ritenersi operante la causa di non
punibilità di cui all’art. 599, 2° comma, c.p.;
P.Q.M.
Chiede al Gip in indirizzo l’archiviazione
del procedimento in epigrafe con conseguente restituzione degli atti a
questo Ufficio.”
In data 05/05/2014il G.I.P. del Tribunale Ordinario di
Cosenza disponeval’archiviazione del procedimento.
Da quando pubblico
articoli su questo blog, penso di aver
esercitato il mio diritto di critica nei
limiti della verità del fatto narrato, dell’interesse pubblico alla sua
conoscenza e della correttezza con cui il fatto viene riferito. Per cui non
avevo dubbi che questo diritto mi venisse riconosciuto.
Così come ero sicuro di
non aver diffamato l’avv. Maiorano, che continuo, nonostante tutto, a stimare
come professionista, ma che nella sua attività politica ha avuto la
disavventura di frequentare cattive compagnie, che tanto danno stanno
arrecando, queste sì, alla sua onorabilità.
Gli auguro di uscire a
testa alta dalla vicenda che in questi giorni lo vede indagato, senza risentimento per avermi fatto vivere ingiustamente tal ruolo per
qualche mese e per la prima volta.
Nessun commento:
Posta un commento