sabato 26 dicembre 2015

SPIRITI SAPIENZALI: RAFFAELE CIRINO.




Grazie Raffaele per questo pregevole e originale contributo alla storia della filosofia e della scienza che illumina a giorno i secoli bui (il vero Medioevo fu nel '500-'700), i "tempi maligni", come li definisce il Barrio nella sua "Antichità e Luoghi della Calabria". Hai davvero srotolato una mappa della Calabria scientifica e filosofica, mostrando "tutta la ricchezza di una tradizione di pensiero locale dai contorni sempre più larghi...". Pensatori più o meno sconosciuti, alcuni perchè "irriverenti", scomodi diremmo oggi, verso il potere costituito, anche quello contemporaneo, e perciò occultati anche nei secoli successivi. E come scrivi Tu "sono testimonianze di uno spirito sapienziale che comunque vive e risiede, diremmo geneticamente, nelle tradizioni, nelle usanze, nel costume e nella memoria biologica” dei Calabresi, cioè di “contadini, boscaioli, artigiani, musicanti, viticoltori i quali se si sanno ascoltare, osservare e considerare attentamente esprimono attraverso gesti, abitudini e consuetudini sedimentati come rocce, una eruttante vitalità d’ingegno impregnata di clima e umore mediterraneo”. Uno spirito sapienzale la cui traccia genetica ha attraversato secoli di ignoranza, di sottomissione, di barbarie ed è giunta fino ai nostri giorni anche impregnando un libro eccellente come il Tuo.

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