lunedì 7 ottobre 2013

ARRIVA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

IL SISTEMA RIFIUTI AD ACRI



Premessa
La volontà dell’Amministrazione Tenuta  è quella di operare sul nostro territorio per sviluppare idee ed attività a favore di “una crescita culturale ambientale” dei cittadini che permetta finalmente di contrastare il degrado a cui siamo costretti ad assistere ogni giorno.                                                                                                                        L’arretratezza civica e culturale in questo campo ha determinato e continua a determinare vere e proprie violenze, o addirittura crimini, nei confronti della Natura, del Paesaggio, dell’Ambiente.
Dal momento che l’Educazione Ambientale ha come obiettivo principale quello di formare negli individui una nuova coscienza del rapporto esistente tra l’ambiente e l’uomo, la Scuola senza dubbio rappresenta il luogo privilegiato per generare, sin dalla tenera età, comportamenti più corretti  per vivere in armonia con l’ambiente fisico, sociale e individuale.
L’Amministrazione Comunale intende promuovere uno specifico ambito di confronto e di programmazione educativa con le scuole nel quadro di una più complessiva campagna di informazione e sensibilizzazione ambientale pubblica.
Intendiamo così far compiere al nostro territorio un salto “culturale” divenuto ormai non più rinviabile.
Nel nostro programma elettorale, presentato ai cittadini, i temi ambientali occupano un posto prioritario, e fra essi quello dei rifiuti rappresenta il  più urgente da affrontare ed attuare.
L’obiettivo immediato è la riqualificazione del servizio della raccolta dei rifiuti solidi urbani attraverso la raccolta differenziata. Questa importante iniziativa deve coinvolgerci tutti, affinchè sia possibile migliorare la qualità della vita della nostra città, ridurre gli sprechi e contribuire ai processi di sviluppo consapevole e sostenibile che coinvolgono tutti i paesi del mondo nella sfida contro l’inquinamento e lo spreco delle risorse.
La nostra visione del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, che aspetta di essere dibattuta nella Commissione Consiliare appena istituita e nel Consiglio Comunale, si è arricchita, in questi tre mesi di studio e di lavoro, passando al vaglio le diverse esperienze nazionali e prendendo in considerazione quelle che dimostrano di  fornire maggiore attenzione alle esigenze dei cittadini e che consentono di ottenere percentuali di raccolta differenziata molto elevate.
Pertanto l’efficienza e il rendimento del sistema è in funzione del modello di raccolta e del grado di recepimento delle modalità esecutive di conferimento da parte delle utenze. Modalità che devono garantire una chiara regolamentazione dei conferimenti, adottare sistemi di minore impatto ambientale, migliorare le qualità operative e le attività in termini di sicurezza e adottare una gestione il più possibile semplice ed informatizzata.
E nel caso di un Comune, che presenta una situazione finanziaria disastrosa, è necessario un sistema che possa utilizzare le risorse umane e materiali di cui il Comune dispone, mirando all’autogestione.

La gestione dei rifiuti ad Acri (con giustificati spunti polemici).
Negli ultimi anni  il Comune di Acri ha visto un progressivo aumento della produzione di rifiuti solidi urbani. Siamo passati dalle 6.000 tonnellate del 2006 alle 10.000 tonnellate del 2012. Nel 2012 la spesa solo per i costi operativi di gestione è stata di 2.200.000 €.
Acri è uno dei pochi Comuni della Calabria che ancora non effettua la raccolta differenziata.
Da anni le direttive europee, statali e regionali sono rivolte a realizzare nuove e più efficaci politiche di riduzione della produzione dei rifiuti esclusivamente attraverso la raccolta differenziata.
Nel 2009 la Regione Calabria ha presentato un progetto pilota per incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti e per promuovere la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini alla gestione dell'ambiente e all'adozione di comportamenti corretti per la salvaguardia del territorio e delle risorse.
Il 20/11/2009  il Dipartimento Politiche dell'Ambiente ha indetto un bando pubblico per l’assegnazione di contributi finanziari ai Comuni : “Azioni per Sostenere la Raccolta Differenziata dei Rifiuti”, per raggiungere anche in Calabria le percentuali di differenziata previsti dalla normativa nazionale.
Nella graduatoria definitiva dei progetti ammessi, pubblicata il  20/02/2013, il Comune di Acri non è presente, né risulta nell’elenco dei Comuni ai quali è stato revocato il progetto.                                                                                                                    Il motivo è molto semplice. La giunta Trematerra- Maiorano, quella, per intenderci, che vantava il referente più influente a livello regionale, forse troppo distratta o troppo occupata in altre faccende, ha ritenuto di non partecipare al bando, dimostrando, in questa come in altre occasioni, l’assoluta mancanza di consapevolezza, interesse e sensibilità nei confronti dei temi ambientali .
Un serio progetto di raccolta differenziata ha dei costi rilevanti. Per tale motivo la Regione Calabria aveva disposto l’assegnazione di contributi finanziari.
Scorrendo la graduatoria leggiamo che, per esempio, Castrovillari ha ricevuto un finanziamento di 900.960 €, Bisignano 376.632 €
Il nostro Comune, in proporzione alla popolazione avrebbe potuto ottenere 700.000 € (quanti mancati guadagni, oltre ai venti milioni di debiti!) una cifra sufficiente per avviare un serio progetto di raccolta differenziata che non è più differibile, ma che ci tocca avviare con fondi del bilancio comunale.                                                              Giova segnalare, ad onore e vanto della passata Amministrazione, che il Comune  nel 2011 non ha pagato il tributo regionale, 95.221 € (debito in bilancio)  che sono diventati 125.664 € per le sanzioni di omessa e infedele dichiarazione del pagamento. 30.000 € di sanzioni! Mentre le determine  di compensi e premi di produttività e di risparmio ai responsabili degli uffici si sprecano.
Superfluo segnalare che lo stesso tributo non è stato pagato nemmeno nel 2012 e che sono in arrivo altre multe. Ora diteci, cari (nel senso di costosi) predecessori,  se l’indignazione giustifica la “polemica” ?
Fra tutte le azioni previste dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Calabria, si annovera, ai sensi dell’art.1 comma 3 della legge regionale 18/2013, la rimodulazione tariffaria in aumento o in diminuizione, definendo appositi criteri, in ragione anche delle percentuali di raccolta differenziata raggiunte, prevedendo premialità ed incentivazioni di vario genere a favore di coloro che già effettuano o effettueranno realmente e concretamente la raccolta differenziata e aumento di tariffe a discapito di coloro che conferiscono in discarica.

Già nella istituzione della Tares, sono presenti criteri di premialità per le città virtuose che differenziano, e le associazioni come Legambiente premono per una modifica restrittiva, secondo l’indirizzo ormai consolidato che chi inquina paga, chi produce meno rifiuti risparmia. Più produci rifiuti, più mandi in discarica e più paghi, sia come cittadino, sia come Comune.

La discarica

Come è ormai noto, in data 11/06/2013, in seguito ad ispezioni da parte dell’ARPACAL, organo tecnico di controllo della Regione Calabria, veniva disposta la chiusura della discarica comunale sita in località Manzi.                                      L’ARPACAL fa risalire tale decisione alla mancata presentazione di due certificazioni richieste, la VIA e l’AIA, che avrebbero evitato la chiusura.
Dal 12 giugno il Comune di Acri conferisce i propri rifiuti nell’impianto di Rossano  ad un costo molto elevato e a rischio di fermi continui, visto che a Rossano conferiscono quasi tutti i Comuni della provincia di Cosenza.
A metà settembre il blocco, per una settimana, imposto agli autocompattatori del Comune di Acri, ha creato tanto allarme fra nostri concittadini (e tanta euforia fra dirigenti e iscritti uddiccì) per una paventata emergenza rifiuti.
In questi giorni la situazione e ritornata sotto controllo e stiamo gradualmente ma celermente aviandoci alla normalità, grazie ad un intervento massiccio di rimozione dei rifiuti e all’istituzione di  doppi turni degli operatori. Paura ed… euforia possono rientrare.
Subito dopo la chiusura della discarica, l’Amministrazione Comunale ha incaricato uno Studio di ingegneria per valutare lo stato di fatto della discarica, la condizione delle opere di adeguamento alle normative tecniche del settore e per stimarne la convenienza al suo utilizzo.
In data 02/10/2013, lo Studio incaricato ha consegnato una relazione  tecnica che, dopo un’attenta analisi dei costi/benefici e valutazione delle alternative, conclude consigliando  la chiusura definitiva dell’impianto (capping), per come auspicato anche dall’ARPACAL.

L’isola ecologica


Altro grosso ostacolo sulla via della raccolta differenziata è costituito dall’isola ecologica in via di ultimazione. La passata amministrazione ha partecipato ad un bando regionale per la costruzione di un’isola ecologica.
L’isola ecologica è un impianto di supporto alla raccolta differenziata, dove i cittadini dovrebbero portare i cosiddetti rifiuti ingombranti – materassi, frigoriferi, mobili, ecc – che non possono andare in discarica né possono essere raccolti con la differenziata.
E’ stato quindi come mettere il classico carro davanti ai buoi.
E’ il motto che contraddistingue la passata amministrazione nei lavori pubblici: fare poche cose ma sbagliate.
In ogni città d’Italia le isole ecologiche si trovano nel centro o nelle immediate periferie per rendere facile il raggiungimento e motivare il cittadino a recarvisi. Il nostro impianto è stato allocato, incredibilmente, in località Manzi, nei pressi della discarica, a circa 6 km di distanza dal centro urbano, a 900 metri di altitudine, a monte della città anziché a valle, per cui i mezzi del recupero provenienti  dall’autostrada devono percorrere avanti e indietro le nostre strade, con relativi problemi di inquinamento e aggravio di costi.  In sostanza, 178.000 € buttati al vento.
Inoltre, a causa di una malinterpretazione delle normative, l’isola, a parere di chi l’ha progettata, dovrebbe servire per depositare non solo gli ingombranti, ma anche i materiali raccolti dalla differenziata. In ogni caso, qualsiasi possa essere il suo utilizzo, l’isola ecologica si rivelerà inefficiente, inefficace e dispendiosa.
A breve la ditta che ha effettuato i lavori dovrebbe consegnare finalmente l’impianto. Purtroppo i ritardi nella consegna dei lavori non vengono mai sanzionati da parte del Comun, per cui i tempi di consegna si dilatano a dismisura. Utilizzeremo subito l’isola per il conferimento dei rifiuti ingombranti, che attualmente formano discariche abusive su diversi punti del nostro territorio. Un senso civico latitante di molti nostri concittadini fa sì che quotidianamente nei pressi dei cassonetti, in aree abitualmente utilizzate allo scopo, nei boschi, si accumula questo tipo di materiali.
Per porre fine a tale scempio, confidiamo nella nostra campagna di alfabetizzazione e sensibilizzazione ma anche nelle misure di vigilanza e nelle sanzioni che saranno previste per i comportamenti incivili e violenti nei confronti del nostro ambiente.

Assessore all’Ambiente
Dott. Salvatore Ferraro






1 commento:

  1. vorrei segnalarvi questo sito: io li ho acquistati e mi hanno reso più semplice il tutto

    GLI ADESIVI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
    Non riconoscete mai il vostro bidone della raccolta differenziata?
    Non vi ricordate mai quando metterlo fuori?
    Noi abbiamo risolto il vostro problema!!! Potete acquistare il singolo omino con i giorni della settimana ed il cognome della famiglia oppure potete acquistare il KIT COMPLETO in cui , oltre ai simboli per differenziare i bidoni ( più semplici per i bambini) troverete il nome ( Secco, vetro,plastica ...) , avrete i giorni della settimana (doppi) da attaccare per evitare di confondervi ed il cognome della famiglia per i 5 contenitori !
    condividete grazie fatelo girare
    http://www.attakkalo.com/9-adesivoraccoltadifferenziata

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