IL SISTEMA RIFIUTI AD ACRI
Premessa
La volontà dell’Amministrazione Tenuta è quella di operare sul nostro territorio per
sviluppare idee ed attività a favore di “una crescita culturale ambientale” dei cittadini che permetta finalmente di contrastare il degrado a cui siamo
costretti ad assistere ogni giorno. L’arretratezza
civica e culturale in questo campo ha determinato e
continua a determinare vere e proprie violenze, o addirittura crimini, nei confronti
della Natura, del Paesaggio, dell’Ambiente.
Dal momento che l’Educazione
Ambientale ha come obiettivo principale quello di formare negli individui una
nuova coscienza del rapporto esistente tra l’ambiente e l’uomo, la Scuola senza
dubbio rappresenta il luogo privilegiato per generare, sin dalla tenera età, comportamenti
più corretti per vivere in armonia
con l’ambiente fisico, sociale e individuale.
L’Amministrazione Comunale
intende promuovere uno specifico ambito di confronto e di programmazione
educativa con le scuole nel quadro di una più complessiva campagna di informazione
e sensibilizzazione ambientale pubblica.
Intendiamo così far compiere
al nostro territorio un salto “culturale” divenuto ormai non più rinviabile.
Nel nostro programma elettorale, presentato
ai cittadini, i temi ambientali occupano un posto prioritario, e fra essi
quello dei rifiuti rappresenta il più
urgente da affrontare ed attuare.
L’obiettivo immediato è la
riqualificazione del servizio della raccolta dei rifiuti solidi urbani
attraverso la raccolta differenziata. Questa importante iniziativa deve
coinvolgerci tutti, affinchè sia possibile migliorare la qualità della vita
della nostra città, ridurre gli sprechi e contribuire ai processi di sviluppo
consapevole e sostenibile che coinvolgono tutti i paesi del mondo nella sfida
contro l’inquinamento e lo spreco delle risorse.
La nostra visione del sistema di raccolta
differenziata dei rifiuti, che aspetta di essere dibattuta nella Commissione
Consiliare appena istituita e nel Consiglio Comunale, si è arricchita, in
questi tre mesi di studio e di lavoro, passando al vaglio le diverse esperienze
nazionali e prendendo in considerazione quelle che dimostrano di fornire maggiore attenzione alle esigenze
dei cittadini e che consentono di ottenere percentuali di raccolta
differenziata molto elevate.
Pertanto l’efficienza e il rendimento del
sistema è in funzione del modello di raccolta e del grado di recepimento delle
modalità esecutive di conferimento da parte delle utenze. Modalità che devono
garantire una chiara regolamentazione dei conferimenti, adottare sistemi di
minore impatto ambientale, migliorare le qualità operative e le attività in
termini di sicurezza e adottare una gestione il più possibile semplice ed
informatizzata.
E nel caso di un Comune, che presenta una
situazione finanziaria disastrosa, è necessario un sistema che possa utilizzare
le risorse umane e materiali di cui il Comune dispone, mirando
all’autogestione.
La
gestione dei rifiuti ad Acri (con
giustificati spunti polemici).
Negli ultimi anni il Comune di Acri ha visto un progressivo
aumento della produzione di rifiuti solidi urbani. Siamo passati dalle 6.000
tonnellate del 2006 alle 10.000 tonnellate del 2012. Nel 2012 la spesa solo per i costi operativi di gestione è stata di 2.200.000 €.
Acri è uno dei pochi Comuni della Calabria
che ancora non effettua la raccolta differenziata.
Da anni le direttive europee, statali e
regionali sono rivolte a realizzare nuove e più efficaci politiche di riduzione della
produzione dei rifiuti esclusivamente attraverso la raccolta differenziata.
Nel 2009 la Regione Calabria ha presentato un progetto pilota per incrementare
la raccolta differenziata dei rifiuti e per promuovere la partecipazione attiva
e consapevole dei cittadini alla gestione dell'ambiente e all'adozione di
comportamenti corretti per la salvaguardia del territorio e delle risorse.
Il 20/11/2009 il Dipartimento Politiche dell'Ambiente ha indetto un
bando pubblico per l’assegnazione di contributi
finanziari ai Comuni : “Azioni per Sostenere la Raccolta Differenziata dei
Rifiuti”, per raggiungere anche in Calabria le percentuali di differenziata
previsti dalla normativa nazionale.
Nella graduatoria
definitiva dei progetti ammessi, pubblicata il 20/02/2013, il Comune di Acri non è presente,
né risulta nell’elenco dei Comuni ai quali è stato revocato il progetto. Il motivo è molto semplice. La giunta Trematerra- Maiorano, quella, per
intenderci, che vantava il referente più influente a livello regionale, forse
troppo distratta o troppo occupata in altre faccende, ha ritenuto di non
partecipare al bando, dimostrando, in questa come in altre occasioni,
l’assoluta mancanza di consapevolezza, interesse e sensibilità nei confronti
dei temi ambientali .
Un serio progetto
di raccolta differenziata ha dei costi rilevanti. Per tale motivo la Regione
Calabria aveva disposto l’assegnazione di contributi finanziari.
Scorrendo la
graduatoria leggiamo che, per esempio, Castrovillari ha ricevuto un
finanziamento di 900.960 €, Bisignano 376.632 €
Il nostro Comune,
in proporzione alla popolazione avrebbe potuto ottenere 700.000 € (quanti
mancati guadagni, oltre ai venti milioni di debiti!) una cifra sufficiente per
avviare un serio progetto di raccolta differenziata che non è più differibile, ma
che ci tocca avviare con fondi del bilancio comunale. Giova
segnalare, ad onore e vanto della passata Amministrazione, che il Comune nel 2011 non ha pagato il tributo regionale,
95.221 € (debito in bilancio) che sono
diventati 125.664 € per le sanzioni di omessa e infedele dichiarazione del
pagamento. 30.000 € di sanzioni! Mentre le determine di compensi e premi di produttività e di
risparmio ai responsabili degli uffici si sprecano.
Superfluo
segnalare che lo stesso tributo non è stato pagato nemmeno nel 2012 e che sono
in arrivo altre multe. Ora diteci, cari (nel senso di costosi) predecessori, se l’indignazione giustifica la “polemica” ?
Fra tutte le azioni previste dall’Assessorato
all’Ambiente della Regione Calabria, si annovera, ai sensi dell’art.1 comma 3
della legge regionale 18/2013, la rimodulazione tariffaria in aumento o in diminuizione,
definendo appositi criteri, in ragione anche delle percentuali di raccolta differenziata
raggiunte, prevedendo premialità
ed incentivazioni di vario genere a favore di
coloro che già effettuano o effettueranno realmente e concretamente la raccolta
differenziata e aumento
di tariffe a discapito di coloro che conferiscono in
discarica.
Già nella
istituzione della Tares, sono presenti criteri di premialità per le città
virtuose che differenziano, e le associazioni come Legambiente premono per una
modifica restrittiva, secondo l’indirizzo ormai consolidato che chi
inquina paga, chi produce meno rifiuti risparmia. Più produci
rifiuti, più mandi in discarica e più paghi, sia come cittadino, sia come
Comune.
La discarica
Come è ormai noto, in data 11/06/2013, in
seguito ad ispezioni da parte dell’ARPACAL, organo tecnico di controllo della
Regione Calabria, veniva disposta la chiusura della discarica comunale sita in
località Manzi. L’ARPACAL
fa risalire tale decisione alla mancata presentazione di due certificazioni
richieste, la VIA e l’AIA, che avrebbero evitato la chiusura.
Dal 12 giugno il Comune di Acri conferisce i
propri rifiuti nell’impianto di Rossano ad un costo molto elevato e a rischio di fermi
continui, visto che a Rossano conferiscono quasi tutti i Comuni della provincia
di Cosenza.
A metà settembre il blocco, per una
settimana, imposto agli autocompattatori del Comune di Acri, ha creato tanto allarme
fra nostri concittadini (e tanta euforia fra dirigenti e iscritti uddiccì) per
una paventata emergenza rifiuti.
In questi giorni la situazione e ritornata
sotto controllo e stiamo gradualmente ma celermente aviandoci alla normalità,
grazie ad un intervento massiccio di rimozione dei rifiuti e all’istituzione
di doppi turni degli operatori. Paura ed…
euforia possono rientrare.
Subito dopo la chiusura della discarica,
l’Amministrazione Comunale ha incaricato uno Studio di ingegneria per valutare
lo stato di fatto della discarica, la condizione delle opere di adeguamento
alle normative tecniche del settore e per stimarne la convenienza al suo
utilizzo.
In data 02/10/2013, lo Studio incaricato ha
consegnato una relazione tecnica che,
dopo un’attenta analisi dei costi/benefici e valutazione delle alternative,
conclude consigliando la chiusura
definitiva dell’impianto (capping), per come auspicato anche dall’ARPACAL.
L’isola ecologica
Altro grosso ostacolo sulla via della
raccolta differenziata è costituito dall’isola ecologica in via di ultimazione.
La passata amministrazione ha partecipato ad un bando regionale per la
costruzione di un’isola ecologica.
L’isola ecologica è un impianto di supporto
alla raccolta differenziata, dove i cittadini dovrebbero portare i cosiddetti rifiuti ingombranti – materassi, frigoriferi, mobili, ecc – che non possono andare in
discarica né possono essere raccolti con la differenziata.
E’ stato quindi come mettere il classico
carro davanti ai buoi.
E’ il motto che contraddistingue la passata
amministrazione nei lavori pubblici: fare poche cose ma sbagliate.
In ogni città d’Italia le isole ecologiche si
trovano nel centro o nelle immediate periferie per rendere facile il
raggiungimento e motivare il cittadino a recarvisi. Il nostro impianto è stato
allocato, incredibilmente, in località Manzi, nei pressi della discarica, a
circa 6 km di distanza dal centro urbano, a 900 metri di altitudine, a monte
della città anziché a valle, per cui i mezzi del recupero provenienti dall’autostrada devono percorrere avanti e
indietro le nostre strade, con relativi problemi di inquinamento e aggravio di
costi. In sostanza, 178.000 € buttati al
vento.
Inoltre, a causa di una malinterpretazione
delle normative, l’isola, a parere di chi l’ha progettata, dovrebbe servire per
depositare non solo gli ingombranti, ma anche i materiali raccolti dalla
differenziata. In ogni caso, qualsiasi possa essere il suo utilizzo, l’isola ecologica
si rivelerà inefficiente, inefficace e dispendiosa.
A breve la ditta che ha effettuato i lavori dovrebbe
consegnare finalmente l’impianto. Purtroppo i ritardi nella consegna dei lavori
non vengono mai sanzionati da parte del Comun, per cui i tempi di consegna si
dilatano a dismisura. Utilizzeremo subito l’isola per il conferimento dei
rifiuti ingombranti, che attualmente formano discariche abusive su diversi punti
del nostro territorio. Un senso civico latitante di molti nostri concittadini
fa sì che quotidianamente nei pressi dei cassonetti, in aree abitualmente
utilizzate allo scopo, nei boschi, si accumula questo tipo di materiali.
Per porre fine a tale scempio, confidiamo
nella nostra campagna di alfabetizzazione e sensibilizzazione ma anche nelle
misure di vigilanza e nelle sanzioni che saranno previste per i comportamenti incivili
e violenti nei confronti del nostro ambiente.
Assessore all’Ambiente
Dott. Salvatore Ferraro
vorrei segnalarvi questo sito: io li ho acquistati e mi hanno reso più semplice il tutto
ReplyDeleteGLI ADESIVI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Non riconoscete mai il vostro bidone della raccolta differenziata?
Non vi ricordate mai quando metterlo fuori?
Noi abbiamo risolto il vostro problema!!! Potete acquistare il singolo omino con i giorni della settimana ed il cognome della famiglia oppure potete acquistare il KIT COMPLETO in cui , oltre ai simboli per differenziare i bidoni ( più semplici per i bambini) troverete il nome ( Secco, vetro,plastica ...) , avrete i giorni della settimana (doppi) da attaccare per evitare di confondervi ed il cognome della famiglia per i 5 contenitori !
condividete grazie fatelo girare
http://www.attakkalo.com/9-adesivoraccoltadifferenziata