Onorato di ospitare su Dagoberto uno
scritto brillante del mio caro amico e compagno di cammino Damiano Pisarra, di
cui apprezzo sensibilità, indipendenza di pensiero e radicalità critica.
“Chi guarda un vero amico, in realtà, è
come se si guardasse allo specchio.” Cicerone
IL CHIURITO
In alcuni momenti mi assale un pizzicorino, un
prurito, una curiosità, un vero e proprio chiurito, se mi è consentito fare
ricorso al vernacolo. Ma bando ai preamboli e veniamo quasi subito al sodo: la
piccola mente “che non ha mai prodotto nulla
di concreto per la realtà politica acrese”, se non solo qualche maldestro
tentativo di infilarmi tra le pieghe di un mondo malato e malsano con la
balorda intenzione di cambiare in meglio il sistema, ha partorito un modesto e
piccolo pensiero relativo alla vicenda FONDAZIONE MaB.
Lo scorso 6 settembre (e tutti penserete ca fina a mo è
dormutu) il consiglio comunale si è pronunciato positivamente (e aggiungo
finalmente) in merito all’adesione alla Fondazione MaB, riparando al torto ma
soprattutto alla mancanza di lungimiranza politica e amministrativa della
passata gestione. E tutti penserete: e quindi??? E mo chi vodissa diri??? Buanu
susutu!!! E guarda a Pisarra che sinapsi veloci!!! Bravo, applauso!!!
Però... e c’è un però, perchè ad Acri amiamo
complicarci la vita, anche perché se non ci fosse il però, vi chiederete, da
dove potrebbe nascere il mio CHIURITO. Ebbene credo che volendo fare una stima
esatta del tempo impiegato per discutere questo punto all’ordine del giorno e
relativa votazione si arriva a mezz’oretta scarsa, considerato che la vicenda
era nota a tutti e che in questo caso, giustamente, maggioranza e opposizione
erano pienamente concordi ad entrare nella Fondazione. Da quando conosco questa vicenda,
sponsorizzata dal mio amico Dott. Salvatore Ferraro (meglio conosciuto cum u
miadicu e du Scigheatu) all’epoca vice-sindaco (A.D. 2015), mi sono sempre
schierato fermamente a favore dell’adesione alla Fondazione, anche in virtù di
quell’amore viscerale che mi lega al territorio tanto da averne fatto una
ragione di vita, visto che ho la presunzione di occuparmi e qattru petri vecchi
o e rasti e ceramidi, cercando sempre di sensibilizzare quelli che mi
circondano ad apprezzare la nostra amata-amara terra.
Ma voi (se qualcuno dovesse leggere questo pensiero
notturno) vi chiederete, ma insomma su chiuritu??
In occasione del primo dibattimento in consiglio
comunale sulla questione Fondazione Mab (A.D. 2016) si era levato un capannello
di cittadini amanti delle arti venatorie (che avrebbero fatto meglio a spareari
metaforicamente allu Ghiegghiu...e doppu allu dupu, considerata la mia
discendenza di cui vado orgoglioso), capannello che si sentiva minacciato dalla
Fondazione Mab, definita in alcuni casi anche “Carrozzone”. Ed eccoci al
chiurito, vorrei chiedere agli oltre 1000 cittadini che all’epoca avevano
sottoscritto un documento contro l’ingresso della nostra amministrazione
comunale nella Fondazione, e principalmente al loro rappresentante Tullio
Capalbo (mio caro amico ed ex compagno di partito con cui ho militato nel PdCI)
come mai in questa circostanza non ci sono state proteste, asserragliamenti,
interviste, blablablablabla, contro
l’adesione alla Fondazione.
Un caro saluto
Damiano Pisarra
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