TEMPO SCADUTO
Stasera avrei dovuto scrivere una relazione medico-
legale che mi avrebbe permesso di riscuotere domani una considerevole parcella.
Rimandata.
Rimandata perché mi sento in dovere di intervenire
nel chiacchiericcio generalizzato, in parte generato da un difetto di
ricezione.
Mi sforzerò di chiarire in materia MaB, per l’ultima
ed ennesima volta – perché le altre volte troppa gente era distratta o troppo
impegnata a pensare ad altro .
Sarò molto sintetico perché non mi piace ripetermi.
IL FATTO.
Nell’agosto 2013 la nostra
Amministrazione con atto deliberativo della Giunta, ha partecipato alla
proposta di candidatura del Parco della Sila, di cui facciamo parte, per il
riconoscimento come “Riserva della Biosfera” da parte dell’UNESCO.
Questo riconoscimento è avvenuto nel mese di
giugno del 2014, dopo un lungo e complesso lavoro preparatorio
svolto dal Parco con un ampio processo di coinvolgimento degli stakeholder
(portatori di interesse) pubblici e privati presenti sul territorio.
Si è trattato del primo riconoscimento UNESCO alla Calabria.
Il 13 giugno pubblicai questo articolo e da allora non ho smesso più di
parlarne, anche se qualcuno mi accusa che c’è stata un’insufficiente
informazione sull’argomento.
E per i promotori della candidatura, fra cui il nostro Comune, è stato un motivo di
immensa soddisfazione, considerato anche che in Italia le Riserve della
Biosfera MaB, erano soltanto nove ed il nostro Parco costituisce la decima, e
tenuto conto che su 200 candidature, solo 2 hanno ottenuto il riconoscimento.
Questo
riconoscimento ha rappresentato un
evento di portata storica che ha dato una nuova dimensione al nostro territorio,
come occasione di promozione su un prestigioso circuito internazionale per
tutti gli operatori pubblici o privati presenti nell’area MaB, ma soprattutto per le più facili opportunità di accesso ai
finanziamenti nazionali, europei ed internazionali.
La
grandiosità di questa nuova istituzione è stata compresa da tutti i Comuni
circostanti del Parco che hanno fatto a gara per richiedere di aderire al MaB, cosicchè i Comuni che rientrano in quest’area
son diventati 64.
Hanno aderito
inoltre al Programma ben 48 soggetti di partenariato che vanno dalle
associazioni culturali, ambientaliste, agricole, del commercio e dell’industria,
alle Province, alla Regione, agli Ordini professionali, fino ad arrivare
all’Universita’ della Calabria e all’Universita’ della Tuscia, nonchè,
attraverso il Consorzio inter-universitario nazionale CUEIM, ad altri Atenei
italiani.
Con la firma, da
parte del Sindaco Nicola Tenuta, del Protocollo
d’intesa fra i 114 partner, avvenuta nel marzo 2015, il nostro Comune si è
già assunto l’impegno di attuare tutte le azioni funzionali al perseguimento
degli obiettivi del Programma MaB.
Obiettivi che sono
-
la conservazione dei paesaggi, degli habitat, degli
ecosistemi, delle specie, delle diversità;
-
- lo sviluppo armonico del territorio seguendo un approccio
eco-sostenibile:
-
- la logistica di supporto ad attività di ricerca e di
formazione, affinché la Riserva di Biosfera divenga un modello di buone
pratiche da emulare.
-
favorire il concreto sviluppo territorio, coniugando le
politiche territoriali con le straordinarie opportunità di crescita sociale ed
economica generate dal detto riconoscimento.
-
- determinare nuove linee di indirizzo sempre più vicine ai
fabbisogni sociali e ai cambiamenti richiesti dalle dinamiche del mercato del
lavoro, con evidenti, positive ricadute sulle popolazioni residenti e
vantaggiose offerte rivolte a quanti, nell’ambito di flussi turistici nuovi e
diversificati, sceglieranno l’Area MaB quale destinazione per i propri periodi
di vacanza (queste cose ve le hanno dette già in molti.)
Dopo tutta una serie
di incontri che hanno definito il modello di gestione del MaB Sila, e ai quali ho
avuto l’onore di partecipare, è stato stabilito che entro il 14 febbraio era
necessario approvare in Consiglio Comunale, l’adesione alla “Fondazione In Partecipazione denominata
Riserva Area MaB Sila”, adesione necessaria perché i Comuni potessero
effettivamente essere soggetti attivi nella Fondazione.
Il futuro per le nostre realtà,
come stabilito nelle linee guida della strategia Europa 2020 per rilanciare
l’economia, sta nel partenariato, nella sinergia pianificata tra enti pubblici
ed attori sociali su svariati progetti che spaziano dall’agricoltura, al
turismo, ai beni culturali, alle
piattaforme logistiche, ecc.
Per poter partecipare nei prossimi
bandi la logica del “mi faccio la domanda
e la presento” è finita perché bisogna lavorare di concerto, per cui quella
che è stata creata come Fondazione di Partecipazione Mab Sila, rappresenta un’opportunità
imperdibile perchè è un veicolo su cui possiamo salire tutti e da cui tutti
possiamo trarre benefici.
Il progetto della Fondazione MaB è così aderente alle
linee guida europee, nazionali e regionali, che l’intero Consiglio Comunale,
all’unanimità avrebbe dovuto approvare la delibera poiché il riconoscimento
ottenuto può determinare per il territorio un’opportunità straordinaria di
sviluppo per comunità e imprese.
La peculiarità del Mab Sila, rispetto agli
altri MaB d’Italia, la cui area corrisponde al Parco, consiste nel fatto che, in
conseguenza dell’adesione di tantissimi Comuni esterni, l’area MaB si è estesa oltre
i confini del Parco della Sila, raggiungendo una superficie tripla (vedi
cartina).
E mentre nell’area
del parco vige luna legislazione nazionale che impone delle restrizioni, nell’area
esterna la gestione e la giurisdizione appartiene esclusivamente ai Comuni,
alle Province e alla Regione.
INUTILI
CONSIDERAZIONI
In data 4 febbraio
2016, ho avuto modo di far presente al Sindaco e al Presidente del Consiglio che nella sciagurata
ipotesi che tale delibera non dovesse essere approvata in tempo utile (il
termine era il 14 febbraio), questa
Amministrazione si sarebbe assunta una gravissima responsabilità, per aver
fatto perdere al nostro Comune l’occasione unica e irripetibile di partecipare
da soggetti attivi ad un progetto di sviluppo economico, sociale, culturale
senza precedenti.
Infatti alcuni
consiglieri di maggioranza avevano espresso delle “riserve” – in democrazia non
deve per forza esserci condivisione – che portarono ad una serie di incontri/scontri
che in questi giorni si stanno amplificando sempre più in seno alla
cittadinanza.
A tale proposito,
visto che ho la presunzione di aver lavorato assiduamente per un anno sulla
materia, mi permetto, per chiarire meglio a chi ancora non ha capito o fa finta
di non capire, ricorrendo ad una frequente forma di informazione.
FAQ
Su tutto il
territorio MaB si estenderanno i vincoli esistenti nel Parco?
No. I vincoli
esistenti saranno limitati esclusivamente alle due aree Core e Buffer che
corrispondono al Parco della Sila. Fuori dalla perimetrazione del Parco – Area Transition
– come chiarisce una nota del Ministero Ambiente: “non vi sarà alcun limite ad attività venatorie”.
Però se poi la
Fondazione MaB decide di mettere dei vincoli?
Nell’Assemblea
Ordinaria del Partenariato, convocata per lunedì 21 marzo, sarà deliberata la
modifica dello Statuto, con la seguente aggiunta: “Le attività sopra elencate non andranno in nessun caso ad incidere su
limitazioni relative all’attività venatoria”. (Vedi Allegato)
Si però…
Vabbe’, lasciamo
perdere. Purtroppo essere intelligenti non è obbligatorio per legge.
Ma perché dobbiamo
regalare il nostro territorio a una Fondazione, a un Carrozzone?
Sia nel protocollo d’intesa
del Partenariato che nello statuto della Fondazione: “l’inclusione in tali zone non comporta, assolutamente, l'applicazione
di norme e/o vincoli di tipo giuridico e/o urbanistico, ma solo l'applicazione
della pianificazione urbanistica vigente a livello comunale, provinciale e
regionale.”. La Gestione e la giurisdizione del territorio appartiene
esclusivamente al Comune e la Fondazione non può interferire.
Ma perché dobbiamo
regalare il nostro territorio al Parco, quando il Parco in 20 anni non ci ha
mai dato niente?
Vedi risposta
precedente. Il parco non ti ha mai dato niente perché in vent’anni non sei mai
andato a una sola assemblea dell’Ente, né hai mai presentato un progetto al suo
consiglio di amministrazione.
Ma perché il
territorio di Acri deve essere della Fondazione e non del “mio sindaco”?
Vabbè lasciamo
perdere un’altra volta, come prima.
Ma perché dobbiamo
pagare 500 € per entrare in questa Fondazione.
Perché una
Fondazione in Partecipazione, formata da un così alto numero di soci, ha delle
spese di gestione, anche se non sono previsti indennizzi per nessuno dei suoi
rappresentanti. Pensate che la Fondazione Padula riceve annualmente dal Comune
10.000 €.
Ma se non aderiamo
alla Fondazione cosa succede.
Resteremo comunque
nell’area MaB, solo che non avremo voce in capitolo non figurando nell’assemblea
dei soci ed eventualmente nel consiglio di amministrazione. Grave rinuncia per
il Comune di Acri che poteva contare su due rappresentanti, dato che la
Fondazione Padula ha già votato, all’unanimità,
a favore dell’adesione.
Chiudiamo qui le
FAQ. Tutte domande rispettabili che nascondono preoccupazione, ma alle quali mi
sembra che corrispondano risposte rassicuranti.
Ormai come potete
leggere nella convocazione dei rappresentanti del Partenariato (Vedi medesimo Allegato)
il termine di presentazione dell’adesione alla Fondazione è scaduto il 14
marzo, a meno che vi sia un improbabile ulteriore rinvio. Per cui sospendete di
accapigliarvi tutti quanti siete. Siamo fuori tempo massimo.
I sostenitori del no all’adesione hanno
conseguito un ottimo risultato, più che altro politico.
Paradossalmente
infatti i sostenitori del no adesso sono dichiaratamente quasi tutti i
consiglieri di maggioranza. Maggioranza che aveva approvato la candidatura per
il riconoscimento MaB con una delibera di giunta, il cui sindaco aveva sottoscritto
il protocollo d’intesa di Partenariato e il cui assessore all’ambiente aveva
partecipato a tutte le fasi di preparazione dello statuto.
Rispettabilissima e
degna di nota è stata la dichiarazione di un consigliere di maggioranza che in
una riunione ha chiarito le sue motivazioni sul no all’adesione con due
lapidarie affermazioni estemporanee ma di grande effetto evocativo: “Il MaB non si deve portare in Consiglio perché
l’assessore Ferraro mi fa schifo! Per me il vice sindaco non esiste!”
La platea non tributò un applauso forse dovuto.
Overdose di libidine,
invece, per qualche lettore.
Egregio Vice Sindaco, preciso e chiaro, questo post lo trovo piacevole da leggere, cosi come altri suoi articoli. Effettivamente, dal momento in cui del MaB il Comune di Acri ne fa parte, dire no alla Fondazione è di una doppia, allucinante stupidità (eccetera). Glielo scrivo, sperando che malgrado la scadenza, si possa aderire alla Fondazione.
RispondiEliminaNinnillu