martedì 28 marzo 2017

INUTILI CONSIDERAZIONI



SUL RINVIO DELLE ELEZIONI COMUNALI E SULLA CONFERMA DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO PER 5 ANNI.



Cinque anni, il tempo necessario per recidere il patto perverso di complicità fra un elettorato perennemente pronto a chiedere (elemosinare) il favore personale in cambio del voto e una classe di mestieranti politici ben disposta a promettere, cinicamente sicura che non manterrà.
L’unico modo per resettare un sistema politico corrotto, affaristico e arrogante che ha trasformato ogni articolazione elettiva dello Stato, – Governo, Regione, Provincia, Comune -  in un “bottino su cui mettere le mani, per dare e per avere.” Per distribuire favori, raccomandazioni, incarichi, appalti e per concedere piccoli e grandi abusi di potere continuando a perpetuare un rapporto feudale fra amministrati questuanti e amministratori  accumulatori di ricchezza.
Cinque anni perché il cittadino elettore riacquisti dignità e consapevolezza di titolarità di diritti e apprezzi i vantaggi di un’amministrazione libera da vincoli perversi che uccidono la democrazia.
Democrazia che continuerebbe ad esistere, e forse più compiutamente, con un Commissario, perché lo Statuto Comunale prevede partecipazione e trasparenza.
Vi sarebbe più gente libera di pensare, di riflettere, di sognare, di intuire, di dare un valido contributo al territorio (così sconosciuto a tutti i politicanti passati e presenti) e alla nostra comunità.
Imparerebbe, il cittadino, che per fare l’elettore deve essere Informato, Consapevole, Responsabile, per poter eleggere un sindaco che oltre ad avere le stesse qualità, dovrà anche essere Onesto, Competente, Capace. Se poi è anche dotato di Immaginazione civica e Intuizione creativa, sicuramente sarà un buon sindaco.

INFORMATO.

ELETTORE AVVISATO, CANDIDATO MEZZO ROVINATO.
Largo ai giovani. E’ uno dei tanti motivi per cui mi sono ritirato dalla politica attiva.
Stefano Ritacco è uno di questi. Anche se di rigorosa scuola di partito, è pur sempre un giovane di belle speranze, dinamico, espansivo, comunicativo.  E’ anche il più agguerrito anti 5 Stalle (come li chiama lui) rispettoso delle direttive nazionali, attento e pronto a esultare e a inzuppare il biscottino in notizie di rilevanza internazionale, quando i TG nazionali, tutti di fede PD, danno l’ennesima notizia di una grana per la sindaca Raggi.
L’ultima di oggi, le firme irregolarmente autenticate su una lista che sosteneva la sindaca capitolina, scoperte dalle Iene e denunciate dal PD (che di questi tempi ha pari autorevolezza della Suprema Corte di Cassazione).
Ora, anche chi se ne vorrebbe stare per i fatti suoi, ma simpatizza per la verità, non riesce a tacere quando l’esuberante spirito di parte porta taluni a spingere sul pedale sbagliato rischiando pericolosi testa-coda.  
Basta che clicchiate su “Condannati per firme false elettorali” e troverete decine e decine di condanne definitive comminate quasi tutte a esponenti del PD.  Verona, Torino, Chieti, Savona, Carbonia, Faenza, ecc. ecc.
Si potrebbe aggiungere Acri.
In pochi infatti sanno che nel 2013 - elezioni comunali – i rappresentanti di una lista che sosteneva il candidato a sindaco di sinistra, per accelerare i tempi di presentazione, pensarono bene di copiare le firme da documenti d’identità, in loro possesso, appartenenti ad ignari cittadini.
Alcuni malcapitati che avevano firmato legittimamente per altre liste, ma inconsapevolmente per la lista di cui sopra, passarono un grosso guaio.
Infatti la norma del Testo Unico che prevede che “Nessun elettore può sottoscrivere più di una dichiarazione di presentazione di lista” dal 2011  è diventata reato penale.
 Undici cittadini acresi subirono, innocentemente, una condanna penale, che si risolse, grazie alla clemenza di un giudice, con un’ammenda di 200 euro e la non menzione.
Ecco, caro Stefano, ti chiedo come candidato, quale posto occupa la legalità nel tuo programma elettorale?
Posso stare tranquillo che non mi beccherò una condanna penale, se dovessi firmare per la presentazione della tua lista, sapendo che qualcuno potrebbe copiare la mia firma su un’altra lista?
Riuscirete a trovare 175 cittadini pronti a sacrificarsi e a rischiare con una firma da apporre sotto ognuna delle tante liste già pronte?

Per questo e altri motivi continuerò ad esporre altri argomenti a favore della permanenza di un Commissario ad Acri. Intanto un pensierino sulla opportunità di un rinvio delle lezioni sine die e della conferma del Commissario io, al posto tuo, ce lo farei.

Salvis Iuribus.

2 commenti:

  1. "Utili Considerazioni"
    Acri merita FIDUCIA

    Amico mii, mi voglio rivolgere così a te che mi hai dedicato uno spazio sul tuo blog sempre molto seguito nella realtà di Acri. Ci sarebbe tanto da scrivere, ma voglio soffermarmi su alcuni punti chiave partendo dal fatto che, ad oggi, non sono candidato con nessuno. Per quanto riguarda il mio rapporto con la politica, o meglio, la mia storia politica voglio ricordare che il mio attivismo ha radici antiche. Il mio impegno si è rafforzato negli ultimi mesi grazie all'avvento nel panorama politico di una figura nuova, capace di riportare un minimo di speranza. Capace di ammettere i propri errori e trarne le conseguenze. Sto parlando di Matteo Renzi. Proprio il suo operato mi ha spinto al passo di prendere la tessera del Pd, (se prima non è stato così un motivo ci sarà) ...
    Un partito che rispecchia i miei ideali.
    Anche se il mio primo ideale in senso assoluto è la legalità e, per quanto riguarda il nostro territorio, sono fermamente convinto che i nostri concittadini siano maturi per esprimere le loro scelte che, sono convinto, saranno indirizzate al meglio nelle liste Pd. Come scrivevo prima, ad oggi non sono candidato con nessuno, ma al di là di ogni discorso relativo alla presenza in una lista, posso garantire la mia presenza costante tra la gente per esserne un portavoce, per essere un punto di riferimento affinché tutto si svolga in maniera corretta.
    Perché, in fondo, la politica non è solo nelle liste, ma è un servizio quotidiano da svolgere con passione e trasparenza. Concludo con il tema delle "5stalle", una definizione ironica, perché spesso dietro l'ironia si nasconde la verità. Per il resto sono i fatti a parlare per il M5S, è la gestione di Roma che palesa enormi lacune. Perché siamo tutti bravi a contestare, ma per risolvere i problemi servono idee. Non favole.



    Inoltre , chiedo venia se approfitto della (sua) disponibilità sul suo blog per un ultimo appunto, ovvero quello di voler invitare i miei concittadini ( lettori ) a scegliere il candidato migliore, affinché usino un corretto metro di giudizio nella scelta della prossima assise comunale con i seguenti valori : MORALITÁ , COMPETENZA e CAPACITA.
    Solo così RIUSCIREMO a cambiare le disastrate sorti della nostra AMATA comunità!

    Cordiali Saluti, un suo amico ...
    Stefano Ritacco

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  2. Abbiamo un diario personale, Dagoberto, che testimonia il mio impegno pieno di sostanza nei tre anni che sono stato assessore (gli assessori non sostengono le amministrazioni, semmai i consiglieri lo fanno) e che solo pochi miopi non ne hanno visto i frutti per la nostra comunità. La riprova della stima e del riconoscimento del mio operato l’ho avuta in questi ultimi mesi. Continue, insistenti ed entusiaste richieste da parte di tanta gente perché mi candidassi a sindaco. Gente che ho dovuto deludere non senza dolermene. Non dimenticherò mai l’amarezza che ho letto sul volto del caro Angelo Arena, ‘mbeseatu dalla sua masseria in Sila e giunto nel mio studio su due stampelle, per offrirmi tutto il suo aiuto perché aveva saputo della mia candidatura. E non penso che sia stato solo per ricambiare quanto da me fatto per riscattare la memoria del fratello.
    Ho tranquillizzato i pretendenti all’alto scranno comunale dicendo a tutti che il mio impegno diretto in politica era terminato, che dormissero sonni tranquilli (vero, Stefano?).
    Ho sempre rifiutato di ricorrere a tecniche di gestione di potere, dalle più elementari alle più sofisticate.
    Mi son sempre rifiutato di utilizzare “U panearu ccu la glianna”, come consigliato da vecchie volpi paesane, per portare il maiale al macello.
    Ho sempre amato la libertà, la bellezza e la giustizia non solo per me ma anche per il mio prossimo.
    Non ho mai attraversato periodi di purghe o disintossicazione, o di mea culpa.
    Respiravamo benzene come in nessun’altra località della Calabria e ho lavorato per sottoporlo a controllo e limitarlo, essendo una delle cause accertate di tumore. Ma c’è gente che ignora totalmente, o fa finta di ignorare, le mie denunce e il mio impegno nella tutela dell’ambiente. Ripeto ho un diario che testimonia ogni mia azione.
    Non ho sentito mai una denuncia, anche velata, da parte di nessun esponente di partito o militante in proprio, sulla devastazione che la mafia dei boschi sta portando a termine sul nostro territorio, con conseguenze catastrofiche.
    L’omertà regna sovrana di fronte a fenomeni in cui cosche mafiose e politiche impongono le loro leggi, e le mie denunce mi sono costate solo querele e chissà cos’altro ancora.
    Non mi resta che continuare a dare sfogo alla mia indignazione continuando a cantarvi la “pampina”, anche a voi ignavi che potreste fare qualcosa.
    Ringrazio Giacinto le Pera per il suo esplosivo commento al mio articolo, e cercherò di evitare dibattiti, deprimenti per me, come questo.
    P.S. Caro Stefano, quando andrete a governare, spero che vogliate mantenere la promessa di re-internalizzare il servizio di raccolta dei rifiuti urbani. La coerenza mi sembra che sia una delle doti di cui si pregia il tuo partito. Anche se in tutti i Comuni rossi d’Italia tutti i servizi (rifiuti, acqua, gas, manutenzione, ecc.) sono affidati ai privati, solo nel nostro Comune il tuo partito e alcuni intellettuali hanno condotto una battaglia vetero-ideologica, perchè la raccolta differenziata venisse effettuata direttamente con mezzi e operai del Comune. Buonanotte.

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