martedì 14 febbraio 2017

QUELLA FIRMA NON MI APPARTIENE




“Per farsi dei nemici non è necessario dichiarar guerra, basta dire quello che si pensa” M. L. King.
Aggiungerei, soprattutto se si dice la verità.
Sono anni che da questo Blog denuncio un sistema politico degenerato e scellerato che ha intossicato e corrotto letalmente il tessuto civile e sociale della nostra comunità, e che è favorito prima di tutto da un popolo omertoso, che preferisce il silenzio o il bisbiglìo sottovoce.
Ho sempre cercato, però, nelle mie denunce, di attenermi alla verità dei fatti e degli atti, evitando quanto più possibile di esprimere giudizi personali, salvo in alcuni casi in cui sono stato costretto a rispondere per le rime a provocazioni e calunnie.
Dopo la pubblicazione di articoli “pesanti” ho sempre ricevuto, in privato, complimenti, informazioni riservate o pettegolezzi che ad avviso dei denuncianti in autotutela, avrei dovuto pubblicare sul mio blog, ma ovviamente non a loro nome.
Ho dovuto ascoltare le soffiate di delatori che un tempo leccavano con grande dignità i loro padroni e quando questi sono caduti in disgrazia li hanno attaccati o sbeffeggiati con un coraggio da conigli.
Tutta gente che probabilmente ha mal inteso l’oggetto del mio Blog, un diario personale sul quale raccolgo le mie riflessioni e i miei ragionamenti, intesi come un modesto contributo alla crescita culturale e sociale della mia comunità.
L’odio, il disprezzo e il risentimento, come non albergano nella mia mente, così non hanno mai trovato e mai troveranno spazio in questo Diario.
Ciò premesso, mi son ritrovato oggi, con grande disappunto, ad essere firmatario di un articolo apparso per la seconda volta sull’agguerrito Blog Iacchite di Gabriele Carchidi.
Il Carchidi, qualche mese fa aveva pubblicato un mio scritto, tralasciandone una parte, e anteponevi una lunga premessa, a mio nome, che non mi appartiene e che non ho mai autorizzato.
L’articolo riappare oggi, proprio all’indomani della pronuncia con la quale un Giudice ha rinviato a giudizio il dott. Michele Trematerra nell’ambito nella ormai nota operazione “Acheruntia”.
E, come in altre occasioni, in merito a questa vicenda, ho scritto che non si è colpevoli, se non dopo il terzo grado di giudizio e che la dignità delle persone indagate non va mai calpestata con affermazioni umilianti,
così adesso ripeto che solo la magistratura può accertare i gravi fatti che vengono contestati.
Pertanto, ho diffidato il Carchidi a rimuovere immediatamente l’articolo falsamente a me attribuito.
Nella lunga disputa che mi vede involontariamente contrapposto ai Trematerra,  ed in cui ritengo di essere parte in causa come parte lesa, solo in un paio di occasioni mi è capitato di trascendere il fatto politico reagendo malamente ad affermazioni estremamente calunniose.
Alcune loro querele sono state archiviate dai giudici aditi che mi hanno riconosciuto il corretto esercizio del diritto di cronaca e critica politica.
Altre sono in corso, a dimostrazione di un accanimento degno di miglior causa.
Ciononostante continuo a non serbar rancore nei loro confronti, e voglio augurare, umanamente e solo umanamente, al dottor Michele Trematerra, di uscire indenne da questa dolorosa vicenda in cui…non l’ho cacciato io.






Nessun commento:

Posta un commento