L’Amministrazione TENUTA per salvare il Comune dal
FALLIMENTO, è stata costretta ad aumentare le tariffe e i tributi comunali. Per
uscire dal dissesto, intimato dalla Corte dei Conti che ne ha attribuito la
causa alla sciagurata giunta Trematerra, la nostra Amministrazione ha pagato i
debiti pregressi, di cui più di 8 milioni fuori bilancio, e sta ottemperando a
tutte le disposizioni intimate dalla Corte stessa.
Il legittimo malcontento dei cittadini per l’aumento
delle tasse comunali - comprensibile perché l’aumento arriva in un periodo di grave crisi economica
- viene oggi cavalcato e strumentalizzato irresponsabilmente anche da chi, come
l’UDC, ne è stato l’artefice.
Vediamo allora perché la richiesta di alcuni
cittadini e commercianti di ridurre la TARI (Tassa Rifiuti) 2014, per il
disservizio causato dall’emergenza rifiuti, non può essere accettata.
L’emergenza rifiuti, con i conseguenti gravi disagi,
registrata in alcuni periodi del 2014 è stata causata dalla chiusura delle
discariche regionali e ha visto coinvolti tutti i Comuni della Calabria.
L’aumento della TARI, determinato anche da indirizzi
generali di governo, si è registrato in tutti i Comuni calabresi, anche in
quelli che non hanno problemi di dissesto, e in alcuni di essi il caro bollette
è stato più pesante che ad ACRI. Questo risulta da informazioni pervenute da
Corigliano, Castrovillari, Rossano, Cariati, facilmente verificabili.
In nessun Comune della Calabria è stata fatta formale
richiesta al sindaco, da parte di gruppi di cittadini o partiti politici, di una
riduzione dell’80% della TARI per i disservizi verificatisi nel 2014 in
conseguenza dell’emergenza rifiuti, anzi alcune Amministrazioni comunali, come
quella di Cosenza, hanno fatto richiesta di risarcimento danni alla Regione e
al Governo.
La polemica innescata, soprattutto da chi cerca di
ostacolare l’Amministrazione Tenuta, per le COMUNICAZIONI dell’Azienda
Sanitaria Provinciale che avrebbero certificato il danno alla salute dei
cittadini e all’ambiente, è stata confutata dall’Azienda stessa, che con un Comunicato di un suo Dirigente, ha
scritto chiaramente che quelle comunicazioni non certificavano un danno alla
salute e all’ambiente, in quanto il compito di rilevare e certificare il
pericolo per la salute spetta all’ARPACAL, che nel caso di ACRI, non lo ha né rilevato né
certificato.
E allora non si può utilizzare quello che scrive
l’Azienda Sanitaria quando si suppone che vada contro l’Amministrazione Tenuta
e negarne la veridicità quando va a suo favore.
In seguito ai solleciti dell’ASP, mai negati dal
Sindaco Tenuta – ascoltare bene la prova tv tanto falsamente pubblicizzata dai detrattori
- che segnalavano la presenza di cumuli di rifiuti sul territorio,
l’Amministrazione ha sempre preso provvedimenti per la riduzione dei rifiuti,
come l’utilizzo, autorizzato dall’ASP e dall’ARPACAL, dell’isola ecologica quale sito di stoccaggio
provvisorio, provvedimenti resi poco efficaci dalla serrata delle discariche
regionali.
Inoltre l’Amministrazione TENUTA, pagando 1.700.000
€ di tributi regionali, mai versati dal 2010 dalla morosa giunta Trematerra, e
avviando la raccolta differenziata, si è messa in regola con la legislazione
vigente, e sicuramente nel prossimo anno potrà abbassare la TARI.
E allora manifestate pure per richiedere un
abbassamento di tariffa che il Comune, fra l’altro, giuridicamente non può
attuare, ma sappiate che l’Amministrazione Tenuta ha salvato Acri da un nefasto
commissariamento e che, contrariamente a quanto avvenuto nel passato, si sta
preoccupando ed occupando concretamente della salute dei
cittadini.
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