AVVOCATI DELLE CAUSE PERSE
“La cosa
peggiore che possa capitare alle domande è la risposta” diceva Romain Gary.
Specie quando le domande sono strumentali e capziose e fanno a pugni una con
l’altra. L’articolo del signor Marcello Perri pubblicato su Acrinrete ne è un
esempio.
Il signor Perri si chiede chi abbia strangolato
l’Ospedale di Acri. Forse non sa che la Sanità è programmata e gestita dalla
Regione e non dal Comune. Ignora anche le risposte, soprattutto quelle date nelle
ultime tornate elettorali, di tutta la comunità acrese che ne ha attribuito
inequivocabilmente la responsabilità ai Trematerra, junior e senior, assessore
regionale e parlamentare europeo nel periodo in cui “il delitto” è stato
commesso.
Ma al solo pensiero che possa essere data la colpa
al Trematerra Gino, il signor Perri se ne “rattrista”. E si chiede “dove sono gli attuali amministratori” e
“politici”, fingendo di ignorare gli
articoli apparsi su Acrinrete, a firma dell’assessore
Benvenuto, che tanto si è speso per questa causa presso dirigenti e
responsabili ASP.
Nella sua difesa ad oltranza del Trematerra, si
inventa una mia soddisfazione per le
vicende giudiziarie, dentro le quali sono stato incolpevolmente tirato dal suo
idolo, per faccende personali, scrive
lui, ignorando ancora che i giudici hanno riconosciuto gli argomenti delle mie
critiche di grande rilevanza sociale.
Quando si è costretti a lavorare giorno e notte per
la nostra comunità, resta poco tempo per dare risposte alle domande di
disinformati e disinformatori, specie quando si cavalca il malcontento di chi
paga le tasse (tutti noi), per cui un surplus di sforzo è necessario. Allora vediamo perché paghiamo le tasse
comunali più salate del solito. L’abbiamo già detto, ma c’è chi fa finta di non
aver inteso.
La nostra Amministrazione, qualche mese fa, ha fatto
ricorso alla dichiarazione di dissesto
che ci era stata imposta dalla Corte dei
Conti. La stessa Corte ha accettato il ricorso a patto che l’Amministrazione
metta in atto un piano di rientro
che deve prevedere: 1.
Pagamento di tutti i debiti che il Comune aveva al 31/12/2013 (già fatto
entro il 15 novembre 2014). 2. Dismissione
dei beni dell’Ente (sono state già avviate le procedure ed il bando). 3. Aumento
di tariffe e tributi comunali . Riteniamo che la Corte a breve, visto
come abbiamo ottemperato alle sue disposizioni, ci svincolerà dalla morsa del
dissesto e potremo abbassare i tributi.
L’aumento sproporzionato delle tasse su rifiuti,
acqua, ecc. è dovuto in parte a questo motivo, ma in gran parte agli aumenti imposti
dalle recenti leggi statali e regionali. Infatti basta verificare e confrontare
le nostre bollette con quelle che pagano i cittadini dei comuni limitrofi,
anche di quelli che non sono in dissesto, per rendersene conto.
Certo l’unico modo che è rimasto oggi, in questa
epoca di sonnolenza e apatia, per provocare una reazione, è quello di sentirsi toccati, come si dice,
nella tasca. Diventa facile allora cavalcare la protesta tenendosi aggrappati
alla disinformazione e al bisogno della gente.
Al signor Perri, difensore d’ufficio del signor
Trematerra, ricordo il motivo che mi ha portato a subire quattro querele da
parte di Trematerra e del suo clan, risultate prive di fondamento, motivo che risiede proprio nell’aver detto, scritto e
descritto (ed averne avuto il coraggio) metodi e modalità di una gestione
clientelare e fallimentare che ha portato in dissesto il Comune con l’accumulo di
25 milioni di euro di debiti.
Quella gestione scellerata ha procurato non solo un
danno erariale all’Ente, ma anche grave nocumento a tutti i cittadini, compreso
il signor Perri Marcello, e questo
dovrebbe essere il vero motivo di indignazione, non una delle tante conseguenze
(leggi bollette salate). Quei debiti,
secondo la Corte dei Conti, sono stati contratti “artatamente” e “dolosamente”.
Verificare il significato dei due termini su un buon dizionario.
Con un’Anticipazione
di Cassa di 15.500.000 di euro, che pochissimi sindaci in Italia sono
riusciti ad ottenere, l’Amministrazione Tenuta, ha pagato tutti i debiti del
Comune, che giustamente, come ho scritto in un articolo per il quale Trematerra
mi ha querelato, non avremmo dovuto pagare noi cittadini, ma il signor ex-sindaco
Trematerra & Company , sia amministratori che (ir)responsabili di settore.
Fra questi debiti, non c’è solo il milione di euro, che tanto ha fatto scandalo, delle parcelle degli avvocati – quasi tutti
risalenti al periodo 2010-2013 – o il
milione di euro ad Acritrasport
(non pagato nel 2011-2012-2013) oppure ancora i 2.900.000 euro saldati all’Enel,
solo per bollette non pagate degli anni 2011/2012. Ma quello più interessante, dal mio punto di
vista, risulta il milione e 700 mila
euro di tariffe regionali per i rifiuti
solidi urbani non pagati negli anni 2010, 2011, 2012 e 2013. Morosità che
tanto ha pesato sull’emergenza rifiuti sofferta dal nostro Comune nell’ultimo
anno..
E qui veniamo al problema rifiuti che il signor
Perri, abbagliato forse dalla devozione al Trematerra, si ostina a non voler
vedere nella sua reale dimensione e risoluzione.
Punto qualificante del programma di Tenuta Sindaco
era la Raccolta Differenziata porta a
porta. In data 24 novembre 2014 è stato stipulato il contratto fra il Comune
e la Ditta E-log. La gestione del
sistema rifiuti è passata dal Comune alla Ditta, alla quale abbiamo offerto la
nostra collaborazione, auspicando che venga offerta anche quella dei cittadini.
Uno degli obiettivi dovrà essere la riduzione dei rifiuti indifferenziati che
vanno in discarica. Le bollette Tares derivano totalmente e sono correlate
proporzionalmente alla quantità di indifferenziato che va in discarica. Più
tonnellate di “tal quale” va in discarica più sono salate la bollette della
spazzatura.
La ditta E-log secondo il capitolato d’appalto, che
fa parte del contratto, entro la fine dell’anno corrente dovrà raggiungere il 65% di raccolta differenziata.
Percentuale che, in base alle direttive regionali, i Comuni avrebbero dovuto raggiungere già alla
data del 31/12/2012.
Notevole ostacolo all’avvio è stato rappresentato
dall’isola ecologica che per contratto abbiamo consegnato alla ditta.
L’isola
ecologica è un centro di raccolta a supporto della raccolta
differenziata.
Gli amministratori del passato, sempre loro, nel
2010, hanno pensato bene di partecipare ad un bando regionale per il
finanziamento della realizzazione di un’isola ecologica, prima ancora che fosse
avviata la raccolta differenziata. Per cui… a supporto di cosa?
Non solo, ma l’isola ecologica serve per potervi
conferire, anche da parte dei cittadini, i materiali differenziati, come carta,
vetro, plastica e ingombranti. In ogni città d’Italia le isole ecologiche sono
accessibilissime ai cittadini perché si trovano allocate in centro città. Nel
2010 quegli amministratori, chiamiamoli così, hanno individuato come sito e
realizzato l’isola in contrada Manzi, distante 7 chilometri dal centro e a 1000 metri di altitudine. Ai nostri concittadini possiamo chiedere di
essere virtuosi, non temerari. Vi si accede dalla SS 660, inerpicandosi per uno
strada sterrata e scoscesa, molto pericolosa, per cui la Ditta ha chiesto al
Comune la sistemazione e la messa in sicurezza di questo percorso, sul quale
devono transitare anche mezzi pesanti. Questa isola è una delle insensate opere
di trematerrestre memoria, misteriosamente allocata in posizione infelicissima,
tanto che il Dipartimento ambiente della Regione in questi giorni ha richiesto
la trasmissione di tutti gli atti inerenti all’iter di realizzazione.
Si sono persi invece l’occasione, sempre gli
amministratori del passato, di partecipare al bando per il finanziamento della
raccolta differenziata, che avrebbe potuto far ottenere dalla Regione una cifra
a fondo perduto di almeno 1.000.000 di euro. Ma lasciamo perdere, ne abbiamo
già parlato, inutilmente, più volte. E’ acqua passata. Importante è aver
riavviato dopo 8 anni la raccolta differenziata.
Tornando alla Ditta, a fine dicembre, in anticipo
sulla data del 2 gennaio, ha distribuito i carrellati agli esercizi commerciali
del centro e alle scuole e si sta occupando di ripulire i tanti cumuli
pregressi sparsi sul territorio, soprattutto nelle contrade. Sta avviando la
distribuzione dei kit di pattumelle, i
calendari di ritiro e gli opuscoli esplicativi, alle utenze domestiche dalle
contrade più a nord, poi a tutte le altre contrade e infine al centro.
La Ditta ha avviato tutta una serie di iniziative
che riguardano la sensibilizzazione e l’informazione su tutti i servizi che
saranno offerti. E’ attivo un numero
verde gratuito, al servizio di tutti gli utenti del Comune di Acri: 800 014 715
Siamo fiduciosi in questa Ditta e pensiamo che
adesso bisogna lasciarla lavorare in pace, perché gli obblighi e le responsabilità sono fissati e sottoscritti nel
contratto di appalto e nei suoi allegati, atti che possono essere visionati
presso il Comune. A noi, amministratori e cittadini, deve garantire un
territorio pulito ed il 65% di raccolta differenziata a fine anno. Che
significa anche drastica riduzione delle tariffe sulla spazzatura.
In conclusione, l’Amministrazione Tenuta ha messo in
cantiere uno dei progetti più concreti e
qualificanti delle sue linee programmatiche, che innalzerà notevolmente il livello
di pulizia, di decoro e di civiltà del nostro territorio.
Con buona pace di gufi, detrattori… e del signor
Perri Marcello.
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