sabato 2 settembre 2017

INCENDI. LA GRANDE RESPONSABILITA’ DEI COMUNI.




 Di fronte alla violenza e allo stupro perpetrato quotidianamente ai danni di Madre Natura c'è solo da incazzarsi... e ognuno si sfoga a modo suo. E chi ci càpita ci càpita.
In due mesi migliaia di incendi in Calabria hanno cancellato 30.000 ettari di territorio. E’ andato distrutto il 10% dell’intero patrimonio boschivo, con tutti i danni diretti e indiretti correlati.
Una catastrofe ambientale che non ha impedito a quegli “impediti” che occupano indegnamente le poltrone del Consiglio Regionale di andarsene in ferie per 43 giorni (dal primo agosto all’11 settembre). Un Consiglio Regionale da recordman di fannullonismo: la bellezza di sei Consigli convocati in otto mesi, per un totale di 20 ore di aula,scatrejerebbero” di fatica dei tori figuriamoci degli “impediti”. Visto che un Consigliere prende minimo intorno a 20.000 euro al mese, cadauno hanno guadagnato 8.000 euro all’ora. Forse nemmeno Neymar … 
Vabbè, a fare in quel posto vi ci manderò in un prossimo articolo, questo ha un altro oggetto.
Anche se resta il fatto che il Presidente della Regione Oliverio, la sua giunta e il Consiglio tutto, non hanno mosso un dito di fronte ad una emergenza così catastrofica. La tutela del territorio non è affare loro, anche perché entrerebbero in conflitto con chi il territorio lo devasta - tagliando abusivamente e bruciando boschi - e li vota. Ma la prima loro preoccupazione è il consenso, non importa la provenienza. I voti, come la pecunia, non puzzano.
Abbiamo scritto un po’ tutti delle responsabilità che, al netto dei piagnistei di quanti non amano informarsi, risalgono dai più alti vertici dello Stato, fino ai singoli cittadini che dovrebbero avvertire il senso dello stato, o senso civico, e collaborare.
La sciagurata legge Madia, il ministro che non ne ha azzeccata una, che ha smantellato il Corpo Forestale dello Stato, unico corpo dotato di uomini e mezzi capaci e competenti in materia di prevenzione e spegnimento degli incendi. Corpo Forestale al quale erano già stati sottratti compiti da parte delle Regioni. Come si fa a non pensare che dietro a questo smantellamento non vi sia un disegno ordito dai malaffaristi che stanno dietro la distruzione dei boschi…
Poi abbiamo le centrali a biomassa, che non solo inquinano con i loro fumi e le loro ceneri, ma sono i mandanti dei predatori delle nostre foreste che sottraggono salute a noi e al nostro ambiente e che creano danni irreparabili al paesaggio e al patrimonio naturale.
Qualcuno, mal informato dice che c’è bisogno di una legge… che Oliverio ha preparato una legge… che forse no… potrebbe rivederla se...
Palle (nomen omen: Palla Palla). Non esiste uno Stato che abbia più leggi dell’Italia. In tema ambientale siamo i primi in assoluto. In materia di incendi poi siamo all’avanguardia. Ci sono le leggi e basterebbe solo applicarle, e farle rispettare da parte di chi ne ha il compito/dovere. Ma non è mai così. Ecco un esempio.

Le responsabilità dei Comuni.
Allego a titolo esemplificativo un’ordinanza che tutti i Comuni devono obbligatoriamente emettere nella primavera di ogni anno. Pochi Comuni ottemperano, quasi nessuno destinatario le rispetta, quasi nessun comando incaricato le fa rispettare.

L’ordinanza dell’8 maggio 2014, sollecitata dal sottoscritto (sì, mi autoreferenzio!) ed emessa da un valente (non ironico) responsabile di settore (negli ultimi due anni purtroppo c’è stata una crisi mnesica),

VISTO tutti quei Decreti Legislativi e Leggi dello Stato elencati in premessa, fa obbligo
“Ai proprietari e/o conduttori di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte, ai proprietari di terreni edificabii, ecc., di effettuare i relativi interventi di pulizia a propria cura e spese dei terreni con la creazione di fasce di pulitura di larghezza minima di 10 metri e di almeno venti metri lungo le strade che confinano con i boschi”.
Avete letto bene. Venti metri lungo le strade che confinano con i boschi! Tenuto conto che quasi tutti gli incendi partono dal bordo delle strade, provate ad immaginare quanto sia fondamentale nella prevenzione degli incendi il rispetto di queste disposizioni!
Il problema è che, mentre nei Comuni del Trentino o del Veneto, queste ordinanze vengono rispettate e fatte rispettare, da noi, quando vengono emesse, non le rispetta quasi nessuno. Né tantomeno viene in mente a chi le deve far rispettare di utilizzare tutti i propri poteri per persuadere chi se ne sbatte delle leggi e delle regole. E purtroppo l’unico mezzo di persuasione, per chi non ha senso civico, è quello che… te lo facciamo venire con una sanzione, che già 500 euro sono poche, ma l’anno prossimo, se non ottemperi, te la facciamo del doppio.
Ne oso chiedere - perché qualcun altro dovrebbe farlo - come mai non sono state emesse ordinanze sulla creazione di fasce di pulitura di recente.
Non oso chiede - perché qualcun altro dovrebbe farlo - a quella onesta e bella persona (non è ironico) che ha il comando della Polizia Municipale quante multe sono state elevate a quanti trasgressori.
Purtroppo viviamo nel paese del Bengodi, dove tutti gli amministratori del passato, del presente e forse de futuro, hanno fatto passare il messaggio e dato anche disposizioni di non vessare i cittadini contravventori della legge, dalle più gravi forme di abusivismo alle più banali trasgressioni di ordine ambientale, per il nobile motivo che riguarda la ricerca del consenso. E che rappresenta uno degli aspetti della degenerazione del sistema sociale di tutto il Sud in generale, e della nostra Regione in particolare: clientelismo, assenza di senso civico, mafie.
Poi ci sono anche motivi di opportunità, diciamo così, relazionale. Ricordo un brigadiere del Corpo di Polizia Municipale che alla mia domanda sul perché fosse così ridicolo l’introito proveniente dalle multe, mi rispose che lui, personalmente, da quando ne aveva fatta una e il sanzionato gli aveva tolto il saluto, non ne aveva fatte più.
Altra grande responsabilità del Comune negli incendi dei boschi la potete trovare, se non vi siete già sfastidiati di leggere, aprendo questo link




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