venerdì 13 giugno 2014

ACRI E LA CALABRIA CHE VOGLIAMO!

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L’Unesco riconosce il Parco Nazionale della Sila 
10ª Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale

Il Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma MAB, nel corso della sua 26° sessione in corso di svolgimento a Jönköping in Svezia, ha approvato l’iscrizione della Sila come 10° Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’UNESCO.
Tale risultato è il frutto dell’intenso e lungo lavoro di coordinamento avviato dal Parco Nazionale della Sila con la presidenza della Prof.ssa Sonia Ferrari e sul quale c’è stata grande sinergia tra tutti gli Enti coinvolti: la Regione Calabria,  le Province di Cosenza, Catanzaro e Crotone e i 21 Comuni dell’Ente Parco, fra cui Acri.
Il nostro Comune, con Delibera di Giunta n° 103 del 30 agosto 2013, Riserva Mondiale della Biosfera – Programma MaB Unesco “Sila”,  ha aderito alla proposta di inclusione del territorio comunale esterno all’area protetta compresa nel Parco Nazionale della Sila.
Il processo di candidatura è stato guidato dal Comitato Nazionale Tecnico MAB, che ha preso parte all’incontro con una delegazione formata dal Ministero dell’Ambiente, dal Corpo Forestale dello Stato e dal coordinatore del progetto, nonché direttore del Parco, dott. Michele Laudati.
La Riserva della Biosfera della Sila include il Parco Nazionale, come aree “core” e “buffer” del sito UNESCO (290.000 ha), e si estende al di fuori del Parco nell’area di “cooperazione”, non sottoposta a vincoli e volta invece a dimostrare il rapporto equilibrato tra attività umane e natura, per un totale complessivo di circa 400.000 ha.
Con la decisione odierna arriva il primo riconoscimento UNESCO  alla Calabria, dovuto all’ampia varietà di ambienti naturali e agli habitat che fanno della Sila un hot-spot di primo rilievo nella Regione biogeografica mediterranea e luogo selezionato da IUCN e WWF come centro di diversità vegetale mondiale.
I rappresentanti degli Stati intervenuti alla sessione di lavoro svedese hanno espresso il loro forte apprezzamento, all’unanimità, per il lavoro preparatorio alla candidatura svolto dal parco, soprattutto per l’ampio processo di coinvolgimento degli stakeholder pubblici e privati, per la qualità delle produzioni locali e del turismo, nonché per il partenariato promosso tra tutte le Autorità responsabili per la gestione e la promozione di azioni e progetti di sviluppo sostenibile per l’intera comunità silana.
Il riconoscimento Unesco dimostra che il Parco della Sila, con il suo preziosissimo patrimonio paesaggistico e di biodiversità, ha tutte le carte in regola per essere promosso al meglio nei circuiti internazionali del turismo naturalistico.
Il Parco potrà quindi rafforzarsi nel suo ruolo di forte attrattore turistico, da cui partire alla scoperta delle ricchezze della Calabria, dalla montagna al mare, ai borghi, agli straordinari tesori artistici, storici e culturali, alle eccellenze enogastronomiche.
Il riconoscimento Unesco rappresenta una vittoria importante per la Calabria ed anche per l’intera Italia, che dimostra l’ottimo livello del lavoro svolto in questi anni per l’ottenimento dell’ambizioso riconoscimento Unesco.
Essere inseriti nella rete Mab dell’Unesco, se da un lato vuol dire che la Sila rappresenta concretamente un luogo di pregio e di eccellenza dal punto di vista ambientale, ci deve però responsabilizzare tutti.
Ciò significa che da oggi il nostro impegno deve essere ancor maggiore per quanto attiene la tutela e la salvaguardia del territorio, soprattutto è necessaria una vigilanza istituzionale e civile nei confronti di chi deturpa le nostre bellezze, o peggio ancora, distrugge i nostri boschi, compiendo dei veri e propri crimini ambientali.
Ma il lavoro non finisce qua per quanto riguarda i riconoscimenti Unesco.
Infatti in questi giorni è attiva la campagna di web marketing per raccogliere le adesioni di sostegno alla pratica di riconoscimento del Parco Nazionale della Sila per la “World Heritage List” dell’Unesco, quale patrimonio dell’umanità, i cui risultati si conosceranno nella primavera del prossimo anno.

Finalmente una grandiosa notizia di un risultato eccellente che riscatta Acri e la Calabria dal quotidiano bollettino di fatti nefasti ed avvilenti per le nostre popolazioni. 


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