Acri. Due ordinanze vietano il conferimento dei rifiuti nella giornata di sabato. Comprensibile il motivo: domenica non c'è il servizio e la spazzatura resterebbe in brutta mostra fino a domenica sera. Ma, ripeto, lo vietano due ordinanze, che da un anno e mezzo sono state portate a conoscenza della popolazione con ogni mezzo, fermo restando che la legge non ammette ignoranza.
Poichè ho molto tempo libero e non mi piace andare in vacanza, ieri sabato 22 agosto ho fatto un giro per controllare i cassonetti ancora esistenti nei quartieri dove non è attiva la raccolta differenziata. La mattina erano stati tutti svuotati dagli operatori del servizio raccolta.
Ieri pomeriggio, verso le 15;00 si presentavano così:
Via Europa. Cassonetti quasi vuoti. C'è sempre il solito imbecille che non solo ignora l'ordinanza, ma trova faticoso scendere dalla macchina e, comodamente, abbandona la busta fuori dal cassonetto.
Via Calamo. Cassonetti vuoti.
Ore 18:30. Sempre perchè non ho nulla da fare tutto il giorno, monto di guardia davanti ai cassonetti di via Calamo, che già a quell'ora sono quasi pieni. Mentre chi è tenuto a far rispettare le ordinanze probabilmente è occupatissimo a non fare niente altrove. E le guardie ambientali sono impegnate in un incontro con il loro presidente nazionale. Ha inizio un afflusso di paesani cadenti dalle nuvole che non sanno che il sabato non si conferisce, alcuni di essi provengono da quartieri dove si effettua la differenziata. Circa una trentina sono costretti a fare dietrofront.
Alle 20:30 rientro alla base per un impegno serale precedentemente preso, se no sarei rimasto fino a mezzanotte, figuriamoci, non mi pagano per questo.
Ore 11:00 di stamattina. Via Europa.
Via Calamo.
Allora grazie gentili paesani, grazie per l'impegno che ci mettete nel rendere bella e decorosa la nostra città, di modo che i turisti che transitano per quelle due vie trafficatissime, possono continuare a pensare e dire che questo paese è una bomboniera.
Tranquilli perchè in consiglio comunale ci sarà sempre chi vi difenderà - tanto può la demagogia - indicando l'amministrazione come sola responsabile, e sui social ci saranno i soliti indignati a fare altrettanto, pronti a postare foto come quelle del giorno dopo.
In attesa di avviare la videosorveglianza, ultimo rimedio per educare all'osservanza delle norme i riottosi, contiamo sull'intelligenza di quelle persone che possono capire che la contrapposizione non è fra amministratori ed amministrati, ma fra cittadini che non rispettano le regole e danneggiano sia l'ambiente che il prossimo, e cittadini dotati di senso civico che, pur con qualche sacrificio, hanno la consapevolezza e la sensibilità necessarie per dare il loro contributo alla civiltà, alla cultura e alla bellezza del nostro territorio.
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