Comunicato Stampa Amministrazione Comunale
(6 novembre 2014)
Notizie di stampa di questi giorni riportano il
quadro catastrofico del sistema rifiuti calabrese ormai al collasso. La Regione non paga le ditte che
gestiscono gli impianti di smaltimento - che ormai vantano un credito di circa
10 milioni di euro e che hanno chiuso i battenti - e ne addebita
la responsabilità ai Comuni che, a loro volta, non hanno pagato alla Regione i
tributi dovuti per lo smaltimento. Il loro debito ammonterebbe addirittura
a circa 121 milioni.
Alcuni giornali, riportano poi la notizia che fra i Comuni morosi, vi è anche Acri il cui debito ammonterebbe
addirittura a 1.444.000 €. Non
sappiamo ancora se sia stato il Dipartimento Ambiente regionale a fornire
questi dati ma, per quanto riguarda Acri la
notizia è falsa, e a tale riguardo è necessario fare alcune precisazioni.
In primo luogo occorre evidenziare che nell’anno
2013 il nostro Ente veniva “obbligato” dalla Corte dei Conti alla dichiarazione
del dissesto finanziario. Tale
procedura veniva impugnata ed il ricorso trovava accoglimento con conseguente
ammissione alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.
Il Comune di Acri, inoltre, avanzava richiesta, ai
sensi dell’articolo 32 del DL 66/2014, di anticipazione
di liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti per l’estinzione dei debiti
compresi nel Piano.
Ottenuta l’anticipazione, gli uffici finanziari del Comune hanno estinto tutti i debiti esistenti,
compreso quello nei confronti della Regione, alla quale sono stati pagati per gli anni pregressi 1.764.937 €.
Quindi il Comune
di Acri alla data del 31/12/2013 nulla
deve all’Ente Regionale. Per il 2014 sono stati liquidati due pagamenti: 222.962 € per il primo quadrimestre e 258.369 € per il secondo quadrimestre. Per
cui nei confronti del nostro Comune la “Regione” non può addurre alibi di
morosità.
Inoltre facciamo chiarezza, evitando scaricabarili, sulla situazione emergenziale che da settimane attanaglia la nostra città.
Bisogna premettere che la chiusura delle discariche pubbliche
e la conseguente emergenza rifiuti della scorsa primavera in Calabria è frutto
di una gestione regionale dilettantesca
e dissennata, per generale ammissione, anche di chi ha governato. Sono
state chiuse discariche pubbliche, ancora utilizzabili, come la nostra di
contrada Manzi, per favorirne poche private, senza aver prima preparato un
serio Piano Regionale che rendesse efficiente ed efficace il sistema rifiuti.
La nostra Amministrazione, che si è vista chiudere
la discarica il giorno del suo insediamento, ha subito cercato di fronteggiare
la paventata emergenza prima con disposizioni
sindacali volte a ridurre la produzione di spazzatura da inviare in
discarica, e poi con un bando di gara per l’affidamento della raccolta differenziata porta a porta.
Nel mese di agosto di quest’anno l’Amministrazione
ha fatto stampare e diffuso un manifesto
che sintetizzava le regole contenute nelle ordinanze, chiedendo la collaborazione dei cittadini, perché si rischiava di ripiombare
nell’emergenza a causa della chiusura degli impianti di smaltimento. Così
come di fatto è avvenuto.
Il rispetto di quelle regole avrebbe fatto scendere
la produzione giornaliera dei rifiuti sotto le 5 tonnellate, e ci avrebbe messo al riparo da situazioni di
accumulo disastrose. Invece ancora troppa gente ha continuato a buttare nei
cassonetti cartone, vetro, ingombranti e ogni altro tipo di materiale non
permesso, facendo restare a 30
tonnellate la quantità quotidiana di spazzatura che deve andare in
discarica.
Gli
impianti di smaltimento sono chiusi dal 21 ottobre
e ci ritroviamo con circa 700 tonnellate
di rifiuti sparsi su tutto il territorio.
In data 28/10/2014
il Sindaco ha inviato un fax al Prefetto e ai responsabili regionali
chiedendo un immediato intervento
per la risoluzione del gravissimo problema del mancato conferimento che sta
arrecando enormi danni all’ambiente,
alla salute dei cittadini e all’immagine della città.
Intanto Sindaco e Assessori si sono attivati presso
il Dipartimento Ambiente della Regione e da oggi, 6 novembre, sono ripartiti i
nostri autocompattatori, anche se a ritmo ridotto.
In merito alla raccolta
differenziata porta a porta, gli uffici sono giunti alla definizione del contratto che a giorni sarà firmato
dalla dittà E-log e dal Sindaco.
Ma anche quando sarà avviata la raccolta
differenziata sarà fondamentale la
collaborazione di tutti i cittadini, ai quali ci appelliamo, ancora una
volta, perché nel frattempo rispettino le modalità di conferimento e riducano
il più possibile la produzione di rifiuti. Ricordiamo in particolare che la
frazione umida si conferisce domenica, lunedì, martedì, giovedì e venerdì,
mentre la frazione secca solo il mercoledì. In ogni caso, preghiamo la
cittadinanza di attenersi strettamente alle regole riportate nei manifesti. Dal
30 ottobre è stato modificato l’orario di conferimento serale che parte dalle
16:30.
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