Al Portavoce del Sindaco
nonchè Redattore di Acrinrete
Roberto Saporito
Egregio Dr. Saporito,
in merito all’articolo “Palazzo
Falcone: un gruppo di cittadini mette in atto una protesta contro la gestione
della città”, firmato
Redazione, pubblicato su Acrinrete, e di cui sei redattore, Ti comunico quanto
segue, affinchè Ti faccia latore della mia smentita delle false dichiarazioni contenute
nell’articolo.
Evito volutamente di entrare nel merito delle “problematiche” di cui il gruppo
di persone autoconvocatesi in palazzo Falcone Sanseverino avrebbero voluto
discorrere con l’Amministrazione, peraltro non invitata.
Mi limito a mettere in evidenza le affermazioni mendaci che la Redazione
riporta probabilmente dal riferito di chi era presente.
“Cio'
non e' accaduto in quanto l'assessore contattato”… Nessun assessore è stato contattato dal
gruppo, né tantomeno me sottoscritto
a cui è destinato chiaramente il riferimento. Sono stato chiamato per telefono
da un dipendente del museo Maca, che con toni allarmati mi annunciava che delle
persone avevano occupato il Museo e che avevano manifestato l’intenzione di
restare oltre l’orario di chiusura. A domanda non sapeva rispondermi né chi
fossero, né cosa chiedessero.
“…anziché recarsi a dialogare con il
gruppo ha preferito contattare i carabinieri”. “…i protestanti hanno rimproverato
l'inadeguatezza della segnalazione ai carabinieri da parte dell'assessore
contattato.”
Reiterata invenzione sia quella del contatto che nessuno può provare di aver cercato, sia quella secondo la quale io avrei chiamato i Carabinieri, come può risultare facilmente verificabile chiedendo ai Carabinieri medesimi. Subito dopo la telefonata ricevuta chiamavo il comandante della Polizia Municipale, Responsabile di Settore del Comune, perché andasse a verificare lo stato delle cose. Avvisavo il Sindaco. E inviavo a Roberto Saporito il seguente messaggio: “C’è un gruppo di persone non meglio identificate, dall’impiegato Maca, che hanno occupato il Museo”.
Reiterata invenzione sia quella del contatto che nessuno può provare di aver cercato, sia quella secondo la quale io avrei chiamato i Carabinieri, come può risultare facilmente verificabile chiedendo ai Carabinieri medesimi. Subito dopo la telefonata ricevuta chiamavo il comandante della Polizia Municipale, Responsabile di Settore del Comune, perché andasse a verificare lo stato delle cose. Avvisavo il Sindaco. E inviavo a Roberto Saporito il seguente messaggio: “C’è un gruppo di persone non meglio identificate, dall’impiegato Maca, che hanno occupato il Museo”.
Non potevo recarmi personalmente, benchè
non invitato, solo perché occupato nella mia attività professionale, dopo aver
trascorso la mattinata a Catanzaro, sede della Regione, - ed essere rientrato
alle 14:30 - ove è stato dibattuto il grave problema dell’amianto presente sul
nostro territorio.
Non ho mai temuto il confronto con
chicchessia su qualsivoglia argomento (ripeto, il confronto, dialettico, perché
alle calunnie e agli insulti ho smesso di rispondere da un pezzo) né tantomeno
chicchessia mi fa paura, come qualcuno scrive sulla propria social page. Lo dimostrano i temi spinosi
che denuncio da anni, quali la devastazione selvaggia e criminale dei nostri
boschi o l’alta incidenza delle malattie tumorali causata dall’avvelenamento
altrettanto criminale del suolo e delle acque, temi che nessun giornalista o
redattore o blogger ha mai avuto il coraggio di affrontare.
Tengo a precisare infine che la mia mente
libera non può che compiacersi ‘che dei cittadini, finalmente sotto questa
Amministrazione, si siano svegliati dal torpore decennale che non ha permesso
loro di manifestare il disappunto contro una gestione poco condivisa, soprattutto nel nefasto triennio del Sacco di Acri, quando la nostra città
veniva espropriata, senza clamore, dei beni
e dei servizi pubblici.
Assessore Salvatore Ferraro
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