giovedì 10 marzo 2016

PRESIDIANTI IN SONNO AI TEMPI DEL SACCO DI ACRI





Al Portavoce del Sindaco
nonchè Redattore di Acrinrete
Roberto Saporito
Egregio Dr. Saporito,
in merito all’articolo “Palazzo Falcone: un gruppo di cittadini mette in atto una protesta contro la gestione della città”, firmato Redazione, pubblicato su Acrinrete,  e di cui sei redattore, Ti comunico quanto segue, affinchè Ti faccia latore della mia  smentita delle false dichiarazioni contenute nell’articolo.
Evito volutamente di entrare nel merito delle “problematiche” di cui il gruppo di persone autoconvocatesi in palazzo Falcone Sanseverino avrebbero voluto discorrere con l’Amministrazione, peraltro non invitata.
Mi limito a mettere in evidenza le affermazioni mendaci che la Redazione riporta probabilmente dal riferito di chi era presente.
“Cio' non e' accaduto in quanto l'assessore contattato”… Nessun assessore è stato contattato dal gruppo, né tantomeno me sottoscritto a cui è destinato chiaramente il riferimento. Sono stato chiamato per telefono da un dipendente del museo Maca, che con toni allarmati mi annunciava che delle persone avevano occupato il Museo e che avevano manifestato l’intenzione di restare oltre l’orario di chiusura. A domanda non sapeva rispondermi né chi fossero, né cosa chiedessero.
“…anziché recarsi a dialogare con il gruppo ha preferito contattare i carabinieri”. “…i protestanti hanno rimproverato l'inadeguatezza della segnalazione ai carabinieri da parte dell'assessore contattato.”
Reiterata invenzione sia quella del contatto che nessuno può provare di aver cercato, sia quella secondo la quale io avrei chiamato i Carabinieri, come può risultare facilmente verificabile chiedendo ai Carabinieri medesimi.
Subito dopo la telefonata ricevuta chiamavo il comandante della Polizia Municipale, Responsabile di Settore del Comune, perché andasse a verificare lo stato delle cose. Avvisavo il Sindaco. E inviavo a Roberto Saporito il seguente messaggio: “C’è un gruppo di persone non meglio identificate, dall’impiegato Maca, che hanno occupato il Museo”.
Non potevo recarmi personalmente, benchè non invitato, solo perché occupato nella mia attività professionale, dopo aver trascorso la mattinata a Catanzaro, sede della Regione, - ed essere rientrato alle 14:30 - ove è stato dibattuto il grave problema dell’amianto presente sul nostro territorio.
Non ho mai temuto il confronto con chicchessia su qualsivoglia argomento  (ripeto, il confronto, dialettico, perché alle calunnie e agli insulti ho smesso di rispondere da un pezzo) né tantomeno chicchessia mi fa paura, come qualcuno scrive sulla propria social page. Lo dimostrano i temi spinosi che denuncio da anni, quali la devastazione selvaggia e criminale dei nostri boschi o l’alta incidenza delle malattie tumorali causata dall’avvelenamento altrettanto criminale del suolo e delle acque, temi che nessun giornalista o redattore o blogger ha mai avuto il coraggio di affrontare.
Tengo a precisare infine che la mia mente libera non può che compiacersi ‘che dei cittadini, finalmente sotto questa Amministrazione, si siano svegliati dal torpore decennale che non ha permesso loro di manifestare il disappunto contro una gestione poco condivisa, soprattutto nel nefasto triennio del Sacco di Acri, quando la nostra città veniva espropriata, senza clamore, dei beni e dei servizi pubblici.

Assessore Salvatore Ferraro 

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