Oggi alle 14:00, TG3
Calabria, lungo servizio sulla visita di Luca Lotti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ricevuto
a Catanzaro dai vertici del PD (Oliverio, Magorno, ecc.) e chiamato per dare la
spallata definitiva al Commissario ad acta Massimo Scura, finito sul banco
degli imputati per le scelte operate con il suo Piano di Rientro Sanitario.
Il vice di Renzi è stato chiaro e lapidario: “Scura
deve ascoltare i cittadini calabresi e poi prendere comunque le sue decisioni.
Di queste decisioni deve poi risponderne non a Lotti, né a Gelli (responsabile
nazionale sanità PD), nè tantomeno a Magorno o a Oliverio, ma al ministro,
perché è il ministro che lo ha nominato.”
Lasciamo i costernati dirigenti PD calabresi e
veniamo a noi.
Ha fatto bene il Sindaco Tenuta a ringraziare il
Commissario Scura per aver ascoltato e recepito tutte le richieste dei
cittadini di Acri, rappresentati dai loro Amministratori, che pur non avendo
supposti potenti partiti alle spalle, hanno conseguito un risultato che solo
chi è in malafede o disinformato non riesce a vedere. Cercherò di spiegarlo.
Subito dopo la nomina del Commissario ad Acta,
avvenuta il 23 marzo 2015, il sindaco di Acri, Nicola Tenuta, richiese un
incontro urgente a Scura, che ebbe luogo dopo appena una settimana dalla sua
nomina.
Il Sindaco di Acri, alla presenza dei sindaci dei
Comuni limitrofi, illustrò al Commissario l'avvilente stato di depauperamento in cui era stato ridotto il nostro Ospedale dalla demenziale trovata elettorale dello Spoke con Castrovillari, ed espose, nello stesso tempo, una serie di
richieste finalizzate al potenziamento del nosocomio.
Nel corso dell’anno il Commissario si vide costretto
ad abbandonare il vecchio Decreto 9 e
a prepararne uno nuovo. L’Amministrazione fu costantemente a contatto con
Scura, ricevendone continuamente rassicurazione.
Per farla breve, il Commissario il 3 marzo 2016 firma questo fatidico Decreto n° 30 che
vede accolte tutte le richieste dell’Amministrazione e offre qualcosa in più.
Il Commissario Scura per mantenere le promesse di
potenziamento del nostro ospedale ed evitarne la chiusura, si è inventato una
nuova tipologia di ospedale. L’Ospedale
di zona disagiata.
Infatti secondo il Regolamento sugli standard ospedalieri di cui all’intesa Stato-Regioni
e le Direttive ministeriali, non potevano esistere ospedali per un
territorio che conta una popolazione inferiore agli 80.000 abitanti.
Se il tuo territorio ha una popolazione fra 80.000 e
150.000 ab. può avere un Ospedale Generale. Poi, per popolazioni superiori, ci
sono gli Spoke e poi ancora gli Hub.
A fronte di un ospedale destinato alla chiusura,
abbiamo ottenuto più di quello che l’Amministrazione di Acri aveva chiesto a
Scura.
Il nostro ospedale sarà potenziato in numero di
posti letto, di medici e di nuove attività che vanno tutti a migliorare il
quadro asfittico della condizione attuale, ridotto in tale stato dai politici che ci hanno preceduto.
In sintesi, citando i Servizi più significativi, sarà
dotato di:
·
Un’Unità Complessa di Medicina Generale.
·
Un Pronto Soccorso presidiato da un
organico medico dedicato all’Emergenza-Urgenza.
·
Una Chirurgia Generale (5 medici 16
ore x 7 gg la settimana + reperibilità notturna) che effettua interventi in Day
Surgery con copertura in pronta disponibilità, per il restante orario.
·
la Radiologia
(con la Risonanza Magnetica)
·
Il Laboratorio d’Analisi.
·
Il Servizio Dialisi, che passa da 8
a 12 posti letto, potenziamento che solo i tanti dializzati possono
comprenderne appieno il significato.
·
Un Ambulatorio di Oncologia, per cui
decine e decine di pazienti di un territorio come il nostro funestato dalla
piaga dei tumori, non saranno più costretti a subire i disagi di recarsi a
Cosenza o Castrovillari o Paola per i controlli oncologici.
·
Un Ambulatorio di Ginecologia, per
il Percorso Nascita.
·
Un Punto di Primo Intervento con
forte presidio del 118.
·
Un’Emoteca. · Un’Area elisoccorso.
Il decreto inoltre dice che dovranno poi essere
predisposti dei protocolli che disciplineranno molte delle cose scritte.
Ecco, forse su quello bisognerebbe poi vigilare ed
eventualmente per le vie istituzionali, come finora è stato fatto, ottenere
ulteriori risultati.
Intanto quello ottenuto, rappresenta un risultato conseguito e perseguito con tenace
perseveranza dall’Amministrazione Tenuta alla luce del sole, senza padrini,
senza “potere contrattuale”, per vie istituzionali e senza sommosse.
Un risultato che va a favore della cittadinanza
acrese e che ha visto il malcelato disimpegno di chi pensa solo agli interessi
della propria parrocchietta anche se dice che bisogna essere uniti per il bene della città.
C’è chi parla di rimodulazione anche se ammette che
qualcosa di positivo nel decreto c’è. Un colpo al cerchio e uno alla botte
nella guerra tutta PD fra Oliverio e Scura.
C’è chi dice che va cambiato lo Spoke di riferimento
di Corigliano-Rossano con l’Hub di Cosenza perché più vicino (infatti
Corigliano dista 26 km, Rossano 33 e Cosenza 41) e magari gli andavano bene i 70
km di Castrovillati al tempo del fantomatico Spoke trematerrestre. Gente che
non ha avuto mai la sfortuna di capitare nell’intasatissimo Pronto Soccorso di
Cosenza.
Poi ci sono gli strillatori ad oltranza antiScura e
antiTenuta che non intendono sentir ragione, con le loro critiche inconsistenti
e immotivate al decreto 30 e con le loro sparate, a cominciare dai
grillini redivivi: “Scura abusivo vai via”, per finire ad un consigliere di maggioranza, fedele al “mio sindaco” che scrive: “Scura ha preso in giro i cittadini acresi”. Giusto per rendere le idee ancor più confuse, se mai ce ne fosse bisogno, al povero
cittadino che vorrebbe capirci qualcosa.
Ci sarebbero ancora molte cose serie da dire sul
decreto, ma credo di aver annoiato abbastanza chi è riuscito a leggermi fino
alla fine.
Salvis Iuribus.
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