FONDI EUROPEI - REGIONE CALABRIA
Intervista a un
Esperto che per motivi di riservatezza chiede di non farsi riconoscere.
Domanda: Onorevole…. Pardon, Signor Esperto,
innanzitutto la ringraziamo per aver accettato di rispondere alle nostre
domande. Passiamo alla prima. Secondo lei, perché dei 49,5 miliardi di euro dei fondi strutturali europei per il
2007-2013 destinati all'Italia, sono stati spesi solo 18,2 miliardi, cioè nemmeno
il 40%. Mentre di quelli assegnati alla Calabria, 4,5 miliardi, ne sono stati
utilizzati solo il 7%, cioè 315 milioni di euro. Più di 4 miliardi torneranno
indietro perché non utilizzati proprio dalla regione che più ne avrebbe
bisogno.
Risposta: Io penso che il primo responsabile sia il Ministero
per la Coesione Territoriale che detta le linee guida e programma i piani
operativi nazionali. Un esempio. Un miliardo di quei 4,5 che citava lei, erano
destinati agli “attrattori culturali”. Non è stato speso neanche un centesimo.
Tutti tornati indietro. La Calabria ha vocazioni agricole e turistiche. Cosa mi
imponi un miliardo, peccateddio, per la cultura?! Con gli imprenditori agricoli
ci si mette d’accordo più facilmente, voglio dire è gente che capisce a volo.
Con i professori è dura, molto dura… non so se mi capisci?
Domanda: Poco.
Ma vada avanti…
Risposta: Altro problema è che chi propone dei progetti si
mantiene troppo basso… Mi spiego. Migliaia di microprogetti, sui quali si
suddivide un’enorme massa di denaro, peccateddio, come fai a seguirli tutti? E
sui grossi progetti che si guadagna qualcosina. Ad esempio: i 9.994,70 euro
andati alla «Giostra del castrato» di Longobucco del 2009. Ma manco le spese
della benzina per mandare qualcuno a recuperare le spettanze. Non ci sono solo
i politici. Ci sono funzionari, impiegati, portaborse, che non si accontentano
di poco.
Domanda: Mi
scusi, ma ci sono molte cose che non ho ben capito…
Risposta: Come sarebbe a dire che non ha capito… la
selezione deve avvenire su grossi progetti. Almeno devono partire dal milione
in su. E ci deve essere un filtro. Passano solo i progetti che si ci guadagna
qualcosa. Almeno il 30 - 40%, tu che vuoi realizzare un grosso capannone per la
tua azienda agricola, lo devi lasciare.
Domanda: Ma io
come faccio a realizzare il mio progetto se devo rendicontare poi le spese. Non
ci rientro…
Risposta: Ti via fissa! Ti viene spiegato bene dal
funzionario prima di approvare la pratica. Mettiamo che il tuo finanziamento ha
un importo di 1 milione di € e tu devi costruire un capannone, fare recinzioni,
costruire una serra, ecc.. Di questo milione il 70% è a fondo perduto. Il 30 lo
dovrai restituire in 10 anni. In teoria, se parti da zero, e confidi solo nel
finanziamento, hai poche possibilità di fare un affare. Devi fare conto che ti
verranno assegnate 3 tranche di 330mila euro. La prima è destinata pari pari a
chi ha seguito l’iter e ti ha fatto ottenere il finanziamento. Devi farcela con
il resto. Se non ce la fai, i funzionari ti spiegheranno anche come rimediare. Realizzi
con la seconda tranche il capannone che ti serve per la rendicontazione per
ottenere la terza tranche. Ottenuta quella, la intaschi e lassi ‘u munnu com’è.
Domanda: Si ma
poi non rivogliono i soldi indietro?
Risposta: Ho una laurea in giurisprudenza, se permetti.
Con mio figlio …. Volevo dire, con una persona che conosco abbiamo fatto così. Due miliardi di euro, mica noccioline! Sono 10
anni che la procura cerca di capire dove sono finiti quei soldi. Poi lasceranno
perdere. Cadrà tutto in prescrizione e nel dimenticatoio. Male che va ti
daranno un paio di anni con la condizionale. Ma intanto hai risolto i tuoi problemi
economici per sempre.
Domanda: Ma
dico, ma funziona ancora oggi così?
Risposta: Caspita! Più si va avanti e più ci si
specializza. Fatti un giro nella zona industriale, che ne so, di Bisignano o
Corigliano. E conta i capannoni abbandonati. Poi, il grosso problema per noi calabresi, è che ci sono un sacco di persone che presentano progetti e non
si vogliono mettere d’accordo. E il progetto non viene approvato. Per cui,
ritornando alla sua prima domanda, la principale responsabilità del dietrofront
di questa massa di danaro che proviene dalla UE e da addebitare a tutta questa
gente che non conosce o non accetta le procedure, ed è perciò… inaffidabile. I
progetti che presentano il requisito dell’inaffidabilità, come prescrive l’Europa,
non passano.
Domanda: Mille
ringraziamenti, signor Esperto.
Risposta: Sempre a disposizione.
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