QUELLI CHE HANNO IL CORAGGIO
Ecco, queste immagini non sono riferite ad una
scuola rumena dell’era Ceausescu, bensì alla scuola materna “Croce di Baffi”,
dell’Istituto Comprensivo S. Giacomo-La Mucone. Subito dopo il suo
insediamento, l’Amministrazione Tenuta ha effettuato, con i tecnici dell’Ufficio
Lavori Pubblici, un sopralluogo in tutti gli istituti scolastici di proprietà
del Comune e si è imbattuta in questa scuola: Croce di Baffi. Con ordinanza del
16 settembre 2013 il Sindaco ne disponeva l’immediata chiusura, dandone
comunicazione al Dirigente, dr. Franco Murano, secondo la regolare procedura.
Poiché “la direzione di marcia” dell’Amministrazione
non è quella dello “scontro
istituzionale” pomposamente lamentato nella filippica pubblicata su Acrinrete
dal Dirigente, a quella chiusura non seguì il benchè minimo accenno all’ingiustificata
irresponsabilità del medesimo Dirigente che “in tutta coscienza”, in quel caso,
poteva tranquillamente aspettare che si “verificasse un crollo” sulla testa di
adulti e piccini che frequentavano quella scuola, peraltro sfornita di
agibilità. Il Dirigente che ha “il coraggio di mettere la sicurezza degli
alunni al primo posto”, si è ricordato di essere in possesso di questa virtù, quando, la mattina del 13 novembre, “alunni,
genitori e docenti” della scuola di S.Giacomo-Colle d’Urso, gli facevano notare
delle lesioni sul pavimento della scuola e decideva, repentinamente, di disporne
la chiusura. Lesioni esistenti da decenni, come gli faceva notare il geometra Terranova
che veniva preceduto dalla “raccomandata consegnata a mano” di chiusura, prima
che giungesse al Comune per riferire del sopralluogo. Inutile attardarsi sull’inesistenza
di verifiche del responsabile della sicurezza Ing. Cerlino, e di altri patetici
tentativi di arrampicarsi sugli specchi per distogliere l’attenzione dalla
palese sconsideratezza di aver compiuto atti penalmente rilevanti. Egregio Dr.
Murano, Dirigente dell’Istituto Comprensivo S.Giacomo-La Mucone, nel mio precedente
scritto io ho fatto riferimento ad atti ed a fatti e non ho assolutamente dato
giudizi alla Sua persona. Se occupa quel posto sicuramente ne ha i titoli e le
competenze, a dispetto di qualche lacuna nelle conoscenze procedurali. Ho semplicemente commentato il fatto che si è appropriato le
competenze del Sindaco e tutto quello che ne è seguito ricade sotto la Sua
personale responsabilità. Per tale motivo invece, Lei ha dispensato la patente
di bugiardo al sottoscritto, insulto sprovvisto del quod erat ad demostrandum. Mi lasci passare la battuta. Se, “in
tutta coscienza” era così allarmato per “un
imminente crollo”, come mai nella Sua “ordinanza” ha inibito l’ingresso a scuola
agli alunni ed ha dimenticato di farlo per gli insegnanti, fra i quali la Sua gentile consorte, nonchè vicepreside? Si è trattato forse di una paraprassia,
un atto mancato freudiano liberatorio?
Nessun commento:
Posta un commento