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Il Presidente della Regione Calabria Scopelliti, insediatosi da più di un anno, è ospite in questi giorni di giornali e televisioni ed è additato come il presidente che ha iniziato a sforbiciare i costi della politica.
La giunta di centrosinistra che lo ha preceduto, in cinque anni ha moltiplicato le voci delle spese, molte delle quali frutto di una fervida fantasia.
Solo pochi addetti ai lavori conoscono l’entità dello sperpero di danaro pubblico del carrozzone Regione Calabria, un megasperpero che fa dei politici calabresi un branco di lupi affamati di prebende.
L’indennità netta di un semplice consigliere è di 11.316,80 euro. In assoluto, la più alta indennità d’Italia. Ma non è tutta qua.
La legge regionale consente a partiti ed eletti al consiglio regionale di percepire indennità di carica e gettoni di presenza.
Il fondo concesso ammonta a 444.497 euro per ogni gruppo, più 144.497 euro per l'attività di gruppo.
Il risultato di tutto ciò è che, sotto la presidenza Loiero, i consiglieri dell'Ulivo, della Margherita e dell'UDEUR si sono costituiti in 12 sottogruppi, molti dei quali avevano un solo consigliere e hanno incamerato, oltre agli stipendi altissimi, anche un extra pari a 1 miliardo di vecchie lire per il loro «gruppo».
Attualmente in consiglio regionale vi sono 9 gruppi consiliari. Ogni anno ad ogni gruppo consiliare toccano, per lo stesso motivo, 588.995 euro.
Vanno meglio i gruppi piccoli. Meglio di tutti il gruppo Insieme per la Calabria che è formato da 2 consiglieri. In questo caso il consigliere oltre agli 11.316 euro arraffa anche 14.724 al mese.
Tutti i 9 gruppi ogni anno divorano 7.067.940 di euro.
Su questa cifra, Scopelliti ha abbattuto la sua scure, sottraendo ai famelici il 10%. Che dolore! Il povero consigliere Serra anziché 26.040 euro percepirà solo 24.568 euro.
Ma siamo solo all’inizio.
I Consiglieri regionali Calabresi percepiscono anche una cifra annuale che nel 2010 è stata di 6.000.000 di euro per rimborsi delle spese di trasporto sostenute per lo svolgimento dei compiti e delle funzioni correlati al loro mandato. 6 milioni di euro che divisi per i 50 consiglieri fanno 120.000 cocuzze a testa. Sarebbe a dire altri 10 mila euro al mese.
Su questa cifra altra sforbiciata di Scopelliti del 25%.
Per cui il povero consigliere calabrese deve aggiungere ai suoi 24.568 euro soltanto altri 7.500 euro.
Siamo solo all’inizio, ma il consigliere regionale calabrese ha superato abbondantemente i 30 mila euro mensili.
E i “tagli” si sono fermati qui.
Ora c’è da considerare che:
Il bilancio calabrese per l’anno 2010 prevedeva un totale di spesa pari a 95.385.500,00 euro.
Epurando tale importo da partite di giro (17.410.500 euro) e spese compensative varie (475.000 euro), l’ammontare delle spese correnti risulta essere pari a 77.500.000 euro; un importo spropositato se confrontato con le spese correnti dell’Emilia-Romagna, regione simile per composizione dell’organo legislativo. Ecco i numeri.
Ogni anno per i 50 consiglieri regionali la Calabria spende 77.500.000; l’Emilia Romagna con lo stesso numero di consiglieri, cinquanta, (forse perchè meno efficienti?) 37.734.610,64, ovvero meno del 51 per cento di spesa.
E 77.500.000 diviso 50 fa 1.550.000 a testa all’anno.
E diviso dodici, fa 129.166 a testa al mese.
Ripeto. La Regione Calabria spende per ogni consigliere 129.166 euro al mese.
Ma eravamo rimasti a 30.000 al mese per consigliere.
Scopelliti poteva operare un taglio più allargato sulle indennità di cui sopra ma, se avesse voluto frenare l'immoralità manifesta di questo gigantesco magna magna, poteva prendere in considerazione una lunga serie di sperperi:
Spese di rappresentanza 2.000.000 di euro all’anno
Le spese del personale addetto al consiglio 34.385.000.
Per telefonare, documentarsi, resocontare 8.870.000
Per studi conoscitivi e ricerche: 6.910.000
Le voci relative a Irap 1.200.000 euro, Diaria 1.750.000 euro, Reversibilità assegno Vitalizio 1.063.000 euro sono presenti solo nel bilancio del consiglio calabrese.
Per gli stessi motivi dal bilancio dell’Emilia Romagna sono state eliminate le voci relative a: Indennità di funzione 611.500 euro e Formazione 25.000 euro.
la Calabria spende poi 600.000 euro per attività promozionali
e per il cerimoniale
Alcune figure che non esistono in nessun’altra regione, come quella dei collaboratori della rivista “Calabria” (40mila euro)
e neanche ci sono i contratti con le società interinali (costo salatissimo, 450mila euro l’anno).
La Calabria ha anche una convenzione con la Corte dei Conti (sic!!!) 350mila euro.
Certo ci sono dei costi di “base”, che probabilmene non si possono tagliare, come quello della manutenzione, della gestione e dell’ammodernamento della sede del consiglio regionale che è pari a 1.770mila euro,
a cui si aggiungono le spese di pulizia 850mila euro l’anno,
quelle di vigilanza 800mila l’anno
e c’è un’altra voce che indica gli uffici decentrati quelli che, sulla carta, sono in ogni capoluogo di provincia, ma in alcune realtà è difficile raggiungere, ebbene per mantenere in piedi tale strutture si spendono ogni anno 250mila euro.
Ma una spesa che sicuramente si poteva tagliare è quella esilarante che nel bilancio corrisponde alla voce data all’associazione degli ex consiglieri (sembra incredibile, ma è così!), ebbene per loro sono riversati 105mila euro l’anno.
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